9 MDXSl, MARZO. 10 et si concluderà a Roma, però la Signoria mandi commission al suo Orator in corte; con altre parole sicome in ditte lelere si contici] ; il sumario scriverò di sotto. Dii signor Thodaro Triulzi, obsequentissimo servitor, governador Metterai nostro, date a . .. a dì.. Come, zonto a Nlilan, non liessendo li monsignor di Lutrech qual era andato a Gambalo a far volar i falconi, esso Governador andò a trovar soa signoria per consultar insieme. Et liessendo parlilo, vene a Pavia per trovarlo, demun lo Irovoe in dillo loco do ...., et scrive coloquii auti insieme zércha la forlificalion di Milau, et quello si babbi a far volendo venir la Cesarea Maestà con arme in Italia; che bisogna esser in ordine, et la Chrislianissima Maestà voi far un numero bon di fanti eie. Poi parlono zercha la molion di fanli spagnoli vien verso il Papa, che soa sigooria fa poco caso ; et altre particularità, ut in eis. Scrive altri coloquii auti, come dirò nel sumario di dille letere ; et avisa ebe, havendo mandato dito monsignor a . . , sora Po uno doclor con alcuni fanti per prender et aver ne le man erano li . . ., il qual loco era dii conte Cliristoforo Palavicino ; unde dicto dolor poi parlasse molto allamenle contra il prefato signor, per il che esso signor lo fece prender et lo fece apicar, il che inteso da monsignor di Lutrech, con colora mandò alcune zente lì et fece prender ditto signor Christoforo Palavicino et lo fece meter et condur in castello di Milan. Scrive, dito Governador aver ricevuto le nostre lelere di venir preslo via per andar a Padoa con li deputali ; cussi farà et exequirà. 3 Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consulen-dum zercha scriver in Franza in risposta di la liga trina voi far il Re, et scriver a Roma ; et sopra questo li Savii non sono d’acordo, ma son di do opinion, et doman in Pregadi si expedirà. A dì 5. La matina, non fo alcuna letera da conto. Fo parlalo di far Pregadi, e terminato indusiar se venisse qualeossa da Roma. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ; fono sopra li capitoli di Cipro. A dì 6. La matina etiam non fo lelere da conto, et alcuni di Colegio volevano far Pregadi per risponder in Franza et scriver a Roma in materia di la liga trina voi far Franza, et la più parte dii Colegio voi ozi scriver per il Consejo di X, et risponder in questa materia ; altri voi venir al Pregadi. Da poi disnar adunca fo Consejo di X con la Zonla, et fu terminato non venir ancora al Pregadi con queste letere di far liga trina, ma aspelar li ca- pitoli prima, et scrisseno a Roma et in Franza per dillo Consejo. Nolo. Eri fo expedito in Quarantia Novissima e . falla bona una scntentia lata per li olim Avogadori exlraordinarii conira alcuni signori di le Cazude, quali si hanno pagalo di danari contadi, videlicet sier Piero Grifi qu. sier Lorenzo, sier Lunardo Ve-nier qu. sier Bernardo, sier Piero Balbi qu. sier Be-neto, qual è consier in Cipro, e alcuni altri, videlicet che li restituiscano con la pena. A dì 7. La matina, non fo letere da conio. Vene 3 * il Legato dii Papa e ave audientia con li Cai di X; et monstrò uno brieve dii Papa in maleria di exequir la scomunica conira li capi di creditori dii banco di Augustiui per li danari non pagali al signor Hercule da la cha’ di Esle creditor etc., quali per la Rota erano slà zà excomunicati, e fo suspesa etc. Hor il Principe e il Colegio mandono per sier Alvise Mali-piero et sier Bortolamio Contarmi capi predicti, dicendo facesse pro visione. Loro disseno aver le sen-lenlie fate per li X Savii e non poter mandarle ad execulion, maxime conira sier Ma fio Bernardo qu. sier Benelo debitor di ducali ... Hor fo mandà per li capitani et ordinatoli, per il Doxe, venisseno a Rialto et si facesse omnino pagar. Et cussi andati, vedendo diio sier Mafio non poler far altramente, fece una partida in banco di Pixani con certe con-dition. Da poi disnar, fo Pregadi per lezer molte lelere el expedir pártesele non da conto, et cussi fo ordinalo farlo. Io non vi fui per esser amalato et tagliatomi la galla. Vene il Serenissimo Principe nostro in Pregadi, che, per la egritudine auta, zà più di et mexi non è stalo. Fo lede molle lelere di Roma, Napoli, Franza, Milan, Germania el altrove; il sumario scriverò qui avanti. Fo publichà, tutti chi voi esser nominati Savii ai ordeni si vadino a dar in noia, perchè il primo Pregadi si farà. Di Boma fo letere, questa matina, di VOrator nostro, di 2, et di Napoli, di. . ., il sumario dirò di solo. Et per letere particular, di 2, di sier Hironi-mo Lipomano, di Boma, vidi come il Papa a dì primo ritornò di la Magnana in Roma, et ozi è siala signatura. Li fanti spagnoli, si dice, tornano verso Napoli, el si parla a mile modi ; el li sguizari 6000 vengono. 11 Papa dice li fa venir per averli zà dalo paga per Ire mexi. Doman si aspeta lì a Roma el