381 MCCCCCVI, LUGLIO. 38-2 tanto di le galie bastarde, et sier Abnorò Pixani, soracomito, vice capetanio al colfo. Come, juxta i mandati, in Alexio smontali, feno intender a quelli l’opinion di la Signoria di dar quel loco dii signor turco; e ihoro si voleano difender. A la (in, levalo l’artilarie, e Ihoro brusono il loco lutto, e li habitanti si feno, parte condur a Dulzigno, e parte altrove e in Puia, sì che il loco fo brusato e disabitato ; cl si aspelava il messo dii turco. Era etiam lì una altra galia, soracomito sier Sabastian Foscarini, fo Dandola. Fo posto, per li savij, atento le zente d’arme non erano pagate da le camere, di suspender tulli i pagamenti fin septernbrio, e tulli i danari si pagi le zenle d’arme; fu presa. A dì 28. Fo pregadi. Et fo leto le infrascrite letere: T)i Provenza, di sier Cabrici Moro, orator. Come è stato dove era il barzoto dii Prioli, prese quel corsaro Jopes ; e fo nel barzoto, fenzando esser mercadante. perchè andò lì col secretario incognito; et ave in nota le robe, per valuta ducati X milia, li panni di seda mal condilionati, e invidò a disnar a l’hostaria con lui; poi andò da li jurati, acciò li re-tinisse, et indusiò; a la matina fo scoperta la cossa, nihil fecit et viale fecit. Da Milan, di Nicolò Stella, secretario. Dii zonzer suo lì, et honori fatoli ne l’intrar. Di Ruma. 0 da conto. In conclusion, il papa non voi 0 di benefìcij dii Cardinal Euna (sic), morto, a niun di nostri. Di Zara, di rectori, Zercha il caso di la galia presa per turchi, e scapolata da la galia Simitecola. Item, hanno aviso di la morte dii signor turco, ut in litteris. Fu posto, per li savij, scriver al re di Chastiglia, e al re di Ragona, e ralegrarssi di l’acordo fato, et sopra questo scriver. Sier Marin Zustignan, savio a terra ferma, non volea certa parola, et parlò, tamen non ave nisuna balota ; e non li fo risposo. Fo scrito al re di romani, et al re di Hongaria, ralegrandossi di lo acordo e dii nasser dii fio etc. Fu fato scurtinio di baylo a Constantinopoli, con ducati 100 al mexe, juxta la parte presa, sier Bortolo Contarini, fo consolo a Damasco, quondam sier Pollo, qual domenega rimase di la zonta, et refudò poi. Scurtinio di baylo a Constantinopoli. 177 Sier Hironimo Baffo, é ai X savij, quondam sier Maphio, . (57.105 Sier Piero Sagredo, fo conte a Zara, quondam sier Alvixe, 38.134 Sier Jacomo Trivixam, fo podestà a Ravena, quondam sier Silvestro . * . . . 69.101 Sier Hironimo Liom, el grando, quondam sier Andrea . . 33.138 Rimasto f Sier Bortolo Contarini, fo consolo a Damasco, quondam sier Polo......127. 40 Sier Andrea Foscolo, è ai X savij, quondam sier Hironimo, 68.102 Sier Michiel Salamoi), fo podestà e capitanio a Treviso, quondam sier Nicolò . . 72.100 Sier Domenego Capello, fo capitanio di le galie di Barbaria, quondam sier Carlo . 52.116 Sier Bernardini Loredan, fo governador a 'Frani, quondam sier Piero .... 89. 76 Non. Sier Francesco Contarini, quondam sier Luca .......... Non. Sier Carlo Contarini, quondam sier Jacomo da San Agustin.....: ....... A dì 29. Fo consejo di X. A dì 30. Fo colegio, et la Signoria dete audien-tia. Fo una nova, la qual non fu vera, che Camalli, con velie 20, era verso il Monte di l’Anzolo in colfo, et havia smonta in terra con 60 cavali, e fato damno, tamen non fu vero. A dì 31. Fo consejo di X. E fo letere di Ferara, di sier Sabastian Zustignan, cl cavalier, vicedomino, di 29. Come il reverendo domino Zuan Lucha era stato lì, a comunicarli, da parte dii signor ducha, aver scoperto una eonjuralion di alcuni, nominali di sotto, i qual volevano amazàrlo, o ver tosegarlo : videlicet suo fradello, don Ferante, item, suo fradelo bastardo, don Julio, il conte Albedini dal Boschelò, capetanio di le zente d’ arme dii signor, di anni 65, e suo zenero, Girardo di Ruberti, et uno Hironimo, favorito di don Julio, e uno cantatore, et alcuni altri; et che il signor ha auto le cosse chiare; et perchè don Julio è fuzito a Mantoa, et il signor ha