333 MDSXI, GIUGNO. 334 alcuno tal summa ili danari, poi apellarsi a quel Conseglio è apresso il Re, e quello per el ditto Con-scglio è terminalo è fermo, nè più si poi apellar, nè alcun è superior a ditta sentcntia salvo la persona dii Re, che alcune fiate per via di grazia se impaza; ma rare fiate per non romper li ordeni dii regno. Questo, Serenissimo Principe, è quanto ho possulo intender di le cosse dii regno di (¡bastiglia in el tempo vi sou stato ; et benché poco se possi dir de li regni de Aragon, Calhelogna et Valentia, perché sono privilegiati de sorte che ’1 Re in quelli ha poca auclorilà, nè de mirata li poi disponer di uno ducato a l’anno se non quanto li donano per volutila sua ogni tre anni per conto di servilio; il qual con certa forma de agravii avanti che ge ’I conciedano ge ’1 fanno manzar nel suo paexe; sicliè si poi dir Sua Maestà (labbia pochissima utilità di questi Ire regni. Nei qual sono tre archiepiscopali, che valeno ducati 10 milia fin 12 milia. Apresso vi sono 10 episcopali, che valeno da ducali 2000 fin 4000 l’uno. Sono poi molti nobeli che hanno tilulo di duchi el conli, et questi hanno da ducali 2000 fin 5000 de mirata per uno. Li duchi sono l’infante Forlunio et suo fiol duca di Segovia, qual ha da 15 milia ducati di inira ta ; li è poi el duca di Cardona, etiam lui ha du-200* cali 12 milia fin 15 milia; el duca di Gandia, qual ha ducali 14 milia, et molti altri signori, i quali sono tanto privilegiali, che ’1 Re ha poco poder sopra di loro salvo in caso di rebelione. Le inlrade de questi regni sono tutte obligate a li consali, che a modo nostro chiamamo monti, quali danno cinque per 100 di utilità, per modo che ’I Re non ha cossa alcuna de inlrata. Vero è che quando si fa guerra sono obligali darli lauti bomeni d’arme et tanti fanti pagati a sue spexe, i quali sono obligali servir per G mexi a spexe di le cilade, nè ad allro sono obligali. A li 20 de Mazo dii ... , Principe Serenissimo, la Maestà Cesarea el Calholica se imbarcò in le Cru-gne con zerca 40 nave, e passò el mar di Spagna, el a li 27 smontò a Dobla sopra l’ixola de Ingaltera, dove se veleno con quella Maestà, come per mie di quel tempo la Serenità Vostra ne fo avisata, et partili conveniente dir una parola sì di la persona dii Re, come dii suo governo di Ingaltera, per la informa-lione bo possulo haver in quelli pochi giorni vi son stato. Questo regno d’Ingaltera è nettissimo e grande, posto in ixola da ogni canto, et da la parte verso tramontana lieti el regno di Scozia conzonto in modo, che quando le aque sono basse se possono trapassar a piedi da l’un a l’altro. Da la parte de maestro tien la ixola de Ibernia, una zornata lunlan da la costa. Questa ixola di Ingaltera è partita in (re parte, zoè Anglia, Vualia et Cornovalia, et ciasclta-durta di queste parte ha una lengua lauto separata e contraria di l’altra, che li popoli non se intendono l' uno con l’altro; nel (piai regno poleno esser da zerca 22 cità et da cerca 50 (erre murale, tra pizole et grande, el da zercha 1300 villazi, ne li qual lochi se poneno da cerca 230 milia fuogi, i quali al presente sono pacificamente sugeti al re de Ingaltera. Qual è di anni zerca 30, belissimo di fazia et ben proporzionalo di corpo, savio, virtuoso, humano et adotato di ogni excelenle virtù, el ha una sola Cola di zerca anni 5, qual è mandata nel Dolfin di Pranza fiol dii re Christianissimo. Al governo è unico el reverendissimo cardenal Eboracense, di età di zercha anni 45 in 50, prosperoso et di bona effigie, ma superbo e molto colerico, il qual ha il governo di luto quel regno ne le mano, et puossi reputar lui Re. Quanto al governo, la inlrada ordinaria di questo Re, computando li dacii et altre cosse pertinente a la corona, è da zerca 500 fin G00 milia ducati; ha poi la decima dii clero, che ogni tre anni la pone, et poi le spoglie di prelati, che vanno a la corona, el la custodia di pupilli, che tutto poi ascender da 150 201 milia ducati. Oltra questo, galde le intrale de molti signori che ’1 padre feze morir: dicono esser stati da 14, che sariano da zerca ducali 500 milia d’inlrada a l’anno ; sichè tulio poi asumer da zerca un milion et 200 milia ducati in 300 milia. La spexa che dicono farsi per il Re predillo, sì ne la caxa sua, come di guardo, zenle d’arme, et tulio, dicono esser da cerca 500 milia ducati. Meleno poi per altre spexe exlra-ordinarie et piaceri soi da cercha ducali 200 milia; sichè li veria avanzar più di ducali 500 milia a l’anno; per il che si judica che ’1 sia molto rico di danari, et che più presto l’habia augumenlato quello li lassò il padre, ancor che in la guerra corilra il re di Franza si dice el spendesse Ire milioni d’oro, el hora in questa vista con dita Chrislianissima Maestà à speso molli danari ; tamen, è judicalo el più rico principe de’ chrisliani de denari contadi. Ha questo Re sotto di sé da cercha 20 signori, duchi, conti, marchesi et principi, i quali erano molto più, ma il padre per asegurarsi dii regno ne feze morir molti ; tulli questi pono haver inlrada da cerca 400 milia ducali. Li più hanno da zerca 30 milia a l’anno, li menor da zerca 10 milia. Ha etiam do archiepiscopati et zerca 20 episcopali, i quali tutti sono conferiti per Sua Maestà, et li miglior valeno ducati 30 milia, li mediocri 20 milia, li menor ducali 7000; sichè fra tutti hanno da zerca ducali 200 milia. Ha etiam mona-