313 HDXXI, GIUGNO. 314 nonlio et per uno frate di Sao Francesco venuto dì Bossina, partì a dì 23 Marzo, come se diceva quel sanzacho si partiva de li etc. Scrive, de li schiavi menati per Charamamuth corsaro non potè mai recuperarli, perchè diceano il Signor averli dato la fede, et li bassà non li volse dar una scritura di questo al Signor, et a lui Baylo non parse mandarla per altra via per non iritar essi bassà. Scrive pur, per via di elemosine et colimo, etiam li danari di la Signoria noo pasaodo ducati do et tre per uno, alcuni è stà recuperali, i quali il forzo gran boni marinari et artesani; sichè lien la Signoria sarà contenta di far tal bona opera. Scrive e prega si ex-pedissa il suo successor eie. Dii dito, pur ultimo di Aprii. Come non poi scriver quello babbi a far il Signor ; tulio è in ordine per andar in campo, et ha mandalo uno zaus hi Persia per veder quello si fa, e datoli termine andar e tornar zorni 30; e secondo il referirà, si governerà. Le vinti gaiìe per mandar fuora si va lavorando, ma sarano tarde; di quelle altre andò in la Soria, do si rupe et una si perse. Scrive, le sede di azimini il Signor molte à liberato et etiam lasali di deslreta diti azamini, e cussi si va fazan-do. Scrive, Mustafà bassà voria robe varie per valuta di ducati 2000 e più, di le qual lui parte si à oferlo farlo servir; et voria 20 razi, di qual lui ne feze portar 4, che il costo con spese montava ducali 34, et li mandoe. Ma parlando con Alibeì dragomán che non li havia dà il coslo, disse sarìa vergogna a dimandar diti danari; sichè in lui à speso zerca ducali 110. El parlando con dito Muslafà, disse di le 4 fuste, e si non era lui si haria fato dii mal assai contra nostri. Scrive, il Signor à licenliato molli surgoni azamini di quelli di le sede erano qui, e a la zornala ne va licenliando. 189* Di Germania, di sier Gasparo Contarmi orator nostro, date a Vormatia a dì 28 Mazo. Come monsignor di Chievers questa note, a hore 2, era morto. È voce habbi lassato a la Cesarea Maestà da ducati 500 milia; tamen parlò al Gran canzelier, qual dice, per il testamento fato zà assa’ tempo e per il codicilo, non (rova il Re sia insliluido herede. Questo à vadagnalo assa’ danari in Spagna, et spagnoli dicono mal di lui, el cussi ncapolitani; sichè è morto con mala fama. Ha uno suo zerman, qual andò con lo illustrissimo Infante et è rimasto infermo a......; et ha uno nepote fradelo fo dii cardinal de Croy qual è in Fiandra etiam lui amaialo. Scrive, per quesla morte monsignor Gran canzelier el monsignor di Brexa barano gran cargo. Scrive, quesla Maestà partirà di qui il di drio il Corpo di Chrislo, che sarà Venere ; va per aqua fino a Colo-gna, poi de li, per terra, in Fiandra, poi si lien pa-serà in Spagna, maxime adesso eh’ è morto monsignor di Chievers, che lo disuadeva a passar, sicome dicono spagnoli. Scrive aver visitalo l’oralor di Ingiltera, el bona verba hinc inde dieta. 11 qual oralor lo lauda assai, et è bon francese e sa la len-gua. Scrive aver parlato con 1’ orator dii re diri-svanissimo restalo, il qual dice è quello fu a far la conclusion di le viste tra questo Re suo el la Chri-slianissima Maestà ; al qual il re Christianissimo li donò una credenziera di arzenti. Qual oralor li disse, il suo Re desiderava pace Ira li principi cliri-sliani. Scrive, li edili regi conira Martin Lulherio è siali posti de li in valvis eeelesice, el è stà danaio come heretico, et è slà brusà assa’ di le sue opere in piaza ; et cussi si farà per la Germania. Di Anglia, dii Surian orator, date a Londra a dì 11 Mazo. Como li do oratori, uno a la Cesarea Maestà, l’altro al Christianissimo re, lutti do sono parlili de lì; etiam li mandano per dechiarir il tralalo conira Sua Maestà ordinato per il ducila di Buchingen. Questo perchè por la Brabantia e Fiandra bisogna per alcune constilulion dii regno quella Maestà intendi il tulio; etiam che '1 Chrislia-nissimo re lo intendi per la vicinità sua. Il qual Du-cha aspirava la corona ; e si quesla causa non era, dilli do oratori non erano slà mandali. Scrive de la cosa contra fra’ Marlin Lulherio et publicarlo per heretico e brusarli le opere sue, et fin qui è slà sen-tenlialo el etiam è venuto a l’ultima sententia da esser exequita. Et Domenica, questo reverendissimo 190 Cardinal Eboraccnse publicherà per li concilii Calur-biriense et Oxomiense ditto fra’ Marlin sia conda-danato per heretico, el brusalo tulli li soi libri solo pena di excomunicalione, jusla il breve dii Papa. Scrive, P oralor di Franza, è li averli diio le noze di la sorella dii re Catholico nel re di Hongaria non seguirà, e il re Christianissimo Irala darli madama Zenevre soa cugnala, overo una fia dii re di Na-vara. Dii dito, di 13. Come, justa l’ordine, in quesla malina, Domenica, fu exequilo la condanalion per herelico di fra’ Marlin Lulherio, et prima il Re e il Cardinal con li oratori e altri andono al palazo regio a Santo Paulo, et eravi questi oratori : Papa, Cesareo e lui nostro, non vi fu quello dii re Christianissimo: lien per causa di precedentia tra loro. Et come fu a la porla di la chiesia di San Paulo, vene dillo reverendissimo Cardinal con molti episcopi aparali et