341 MDXXr, GIUGNO. zercha 450 milia ducati. La inlrada veramente dii Ducha è molto poca per l’ordenario, perchè non a-sende a ducati 100 milia; ma hanno, come ho ditto, sotto nome di domandar ajuto a li populi, che l’hano posto in rendeda, et pagano da ducati 350 milia a l’anno, ancor che prima la poneseno per sei anni so-lum ducati 75 milia, bora l’hanno posla in questi ducali 350 milia, et olirà questi li danno per laspe-xa facla per l’imperio ducati 500 milia, per modo che quel se soleva domandar in ajuto per la spexa dii signor, hora è poslo in inlrada ordenaria; tamcn è forzo che lui in persona la domanda a li Sladi. Et se ’1 dillo signor volesse perficer una guerra con sa-lisfazion di loro populi, olirà el ditto ajuto li dariano quanto el dilto signor li domandasse. Le inlrate di le terre a lui sugette, sono grande et mal se possono saper; pur, per quello ho inteso, questa cita di Anversa, per la gran mercadantia si fa, essendo do fiere franche, hannode inlrada da ducali 200 milia, il forzo è nel dazio dii vino et bira. Bruzes dà zerca ducati 100 milia. Guanto dà ducati 100 milia. Bruselle dà 30 milia. Molines dà 40 milia. Loven dà 20 milia. Olanda con 20 terre a lei sugette dà zerca 100 milia. Dii resto di tulio el paese Irazeno da zerca 150 milia ducati : li qual tulli poleno esser un milion di ducati. Le qual tutte terre hanno obligalione ogni anno dar contadi al signor, sì de le inlrade, come di la spexa; il che fu instituito per li duchi di Borgogna, et contentato per li principal di le terre, per poter partecipar et l’uno et li altri di ditta intrata. Tamen, da 205 poi fo instituito che li Duchi non potesseno haverde ditta intrata ordenariamente cossa alcuna, e queslo perchè i scosseno el suo Ducha, che fu fato prexon da’ francesi, con el suo danaro proprio, et fono quelli di Barbante et Fiandra; per la qual causa restarono liberi et franchi de ogni angaria. Et non solum queste, ma tutte le altre provinlie che sono venule solo la caxa di Bergogna cum la medesima condilione. 20G1; Copia di una letera di Lodovico Spineti secretano di l’Orator nostro in Angtia, data a Londra a dì là Mazo 1521, tenuta fin a dì 17 dito. Come Domenica passata, a dì 12, conduli li oratori, videlicei- pontificio, cesareo et veneto, in uno palazo di la Serenissima Regina, dove per due bore expectorono questo reverendissimo cardenal Ebo-raeense legalo, qual con grande comitiva de signori (lj La carta 205* è bianca. vene. E zonto chc’l fu a cavalo, lutti per ordine an-dorono a Santo Paulo, che è la chiesa calhedral, dove smontali, processionai iter incontrati dal decano et canonici vestili de piviali, andorno a l'altargrande, et sua signoria reverendissima sodo una ombrella, eli’ è cosa inusitata. Deinde, facta la oratione, dele la benedictione. Da poi queslo ordinatamente tulli ussirono del tempio nel cimitero, dove era uno loco eminente, et qui ascendessemo con grande confusione ; et sopra questo soler era una cathedra alquanto eminente cum el suo baldachino di soprarizo, dove se pose il prefato reverendissimo Cardenal, et de man destra il nunlio pontificio cum una parte de li episcopi di questo regno, a la sinistra li Oratori cesareo et veneto cum il resto de li episcopi ; nel mezo prelati et laici, signori el plebei indifferenter. Poslo che si hebbe a seder il reverendissimo Cardinal e gli altri, il reverendo episcopo Kofense ascese uno pulpito che ivi era, et habuit orationem in suo idiomate per due ore conira fra’ Marlino Lu-therio; la qual finita et molto comendata dal reverendissimo Cardinal, ipsepostea, pur anglico, parlò alta voce cum excomunicar et maledir dicto Marlino et suo’ scguazi. El dum hi sermones haberentur, interim opera lutheriana combusta fuere. His fnitis, sua signoria reverendissima omnibus cir-cumstantibus dele la benedictione, et omnes ad propria redierunt; et ita ha terminato la festa del Lutero. A la qual celebratione inlervene homi-nes utriusque sexus da 30 milia in suso. Li Oratori poi acompagnorono il prefato Cardinal reverendissimo a casa, e con soa signoria furono in prandio. L’oralor dii Cbristianissimo re non fu chiamato per le diflcrcntie vertiscono con il re Catholico dii pre-cieder. Prceterea, el zorno seguente, che fu a dì 13, a hore 8, il ducha di Buchingamia fu tratto di questa Torre et conduto per la Thamisa, che passa per questa cilà, a Vas Monestiero al Judio, cum una grandissima guardia di homeni armati con le sue alabarde, per dubito non fusse tolto di le man per lo grande 20G * seguilo ha ditto Ducha in questa terra ; et la sera poi fu iterum riposto ne la Torre al loco solilo, conduto per mezo la terra a piedi con la aceta inanti, cum el taglio verso lui, che indicava morte secundo la consuetudine di questo regno. Il qual Ducha, per quanto ne è stà referilo, parlò in sua defensione per una hora tanlo elegantemente, confutando le obietion fateli, che li judici erano comossi, per tal modo che nomo audebat prof erre sententiam; unde dillo Ducha, vedendo tale silenlio et susuralione, li exortò a-voler dir, cum aflirmarli saperla inente di questa