15 MDXXI, MARZO. 16 solum sier Anzolo Guoro, è a la Camera d’impresiedi, electo Provedador zeneral in Dalmalia et aee-toe; qual, havendo la cassa di Monte Nuovo e molto intacato, et volendo dal Colegio alcune cosse per tal sua andata, che non parse al Colegio, videlicet provederli poi li 4 me’xi dove doveri aver li soi danari di ducali 50 al mexe, unde refudoe et voi continuar l’ofìcio, licet sia zà electo il suo successor. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta per la materia di strigoni di brexana, et introno. Fo gran disputation, ma non compiteno la materia, et fo remessa a uno altro Consejo. Et in questa sera, per esser l’anniversario oclavo compito de la creation dii Papa, in tal zorno il Legato episcopo di Puola fece festa qui a la caxa dove abita, fo dii duca di Ferara et per questo Papa a lui donala, con trar artellarie, rocbete et far gran luminarie atorno caxa, e far sonar ozi campano per le chie-xie di questa terra. 7 * Adì 12, fo letere di Franza, di V Orator nostro, di Celes a dì 27, et altre drizate a li Cai di X di Anglia, dii Surian orator nostro, di.. di Milan, dii Secretar io, di 9, è letere drizate a li Cai di X. Come sguizari non si leve-rano se non per tutto il mexe, e altre particularità; et che monsignor di Lutreeh solicita l’andata lì di sier Andrea Grifi procuralor. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e Savii per lezer li capitoli, per expedir li oratori di Cypro el primo Pregadi. A dì 13, la malina, fo letere di Germania, dii Corner orator nostro, date a Vormes a dì; el sumario dirò di soto. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. 8 Adì 14. La malina fo termenato far ozi Pregadi per mandar sier Andrea Griti procuralor a Milan, rechiesto da monsignor di Lutreeh con grandissima instantia, e alcuni di Colegio non sente di mandarlo. Item, parte dii Colegio voleno suspender il mandar di cavali lizieri in Dalmalia, atenlo non è più bisogno in quelle parie. E fo letere di Roma, di 10. Da poi disnar aduncha, fo Pregadi, et fo il Principe, et Io non ne putì esser per esser amalato, e fo leto queste letere : Di Franza, di Celes, di 27. Di coloquii auti col re Chrislianissimo, qual li Ini dillo il Grifi et il Governador doveriano andar a li confini et esser a parlamento con Lutreeh, et di garbugli sono in Spagna; et che l’arziveseoado di Toledo l’hanno dato a quel episcopo di Zamora è capitanio nel campo di la sanla Gionla. Item, di cerio duca de Virtumberg venuto lì a la corte etc. Di Milan, dii secretarlo Marin. Come Lu-trech solicita la venuta dii Griti, et il Governador è lì, nè lo voi lassar partir fino non vengi il Griti, dicendo che bisogna qui consejar. L’è sta ordenà in Franza che ’1 Griti vegni, la Signoria doveria mandarlo. Di Anglia, di sier Antonio Surian dotor e cavalier, orator nostro, date a Londra a dì... Fevrer. Coloquii col cardenal Eboracense zercha la venuta dii re Christianissimo in Italia; qual a lui non piace el vegni, dicendo, in Franza si dice la Signoria lo fa venir in Italia. Scrive di una nave fa il Re di 4000 bole, chiamata la chiaranla Sanla Maria, la qual............... Li Germania, dii Corner orator nostro, 8* date a Vormes, a dì 25, 28 Fevrer et 3 dii presente.............. Di Hongaria, di sier Lorenzo Orio dotor, 9 orator nostro, date a Buda a dì 13, 16, 17 Fevrer. Scrive di quelle occorenlie...... Li Boma, di V Orator nostro, di 10, venute 9 * questa mftina............. Fu posto, per i Savii dii Consejo e Terra ferma, 10 excepto sier Antonio Grimani procuralor e sier Lu-nardo Mocenigo savii dii Consejo, scriver in Franza in risposla di soe, di 27, di l’Orator nostro zerca il mandar di sier Andrea Griti procurator a Milan, come el mandemo et zà è andato il Governador nostro, con altre parole ; e da mo’ sia preso, che ’1 dito sier Andrea Griti vadi con 15 cavali, uno secretano col so’ famejo, 2 stafieri, et ducati 150 per spexe al mese. Et andava la parte, ni niun parlava. Et sier Andrea Griti procurator andò in renga, contradicendo a questa opinion, dicendo non fa per schifar fatica, come sempre ha fato a beneficio di questo Slado; ma non lauda far el vadi a Milan, che saria far che dir al mondo et principio di Iratar nove imprese, e non fa per nui, havendo l’Imperador cussi propinquo; con altre parole. Et venuto zoso, il Grimani et Mocenigo messeno indusiar a Luni. Andò in renga sier Alvise di Prioli savio dii Consejo, et parlò in favor di la lelera, dicendo bisogna mandarlo perchè el re di Franza voi che ’1 vadi et non polemo contrastar. E venuto zoso, fu conlento il Colegio indusiar a Luni, et comandato di ciò grandissima credenza.