157 MDXXI, APRILE. 158 Exemplum. Ancora che la presente materia, proposta tre volte a questo excellenlissimo Consejo, di far li Avo-gadori per scurtinio, et per Mi contradita do Gate, sia sta repudiada da le vostre Excellentissime signorie, nondimeno a quesla terza, Serenissima Signoria, gravissimo et excellentissimo Consejo, mi à parso di non taser per le infinite ubligation ho con le Excellentissime signorie vostre, et per servar la promessa ch’io li ho fato che in qualunque Consejo Mi atrovi, dove si trati parte contra le leze, contra la dignità e libertà di questo Excellentissimo Mazor Consejo, el parte che, per opinion mia, come mostrerò, è di niun fruto e non da esser aprovada da le Exce-lenlie Vostre; et forsi ad alcun parerà non si conveniva a Mi parlar in materia de’ Avogadori, desiderando più questo magistrato che cossa potesse sperar da le vostre Excellentissime signorie, et si potria dir che Io parli ad altro effecto che al ben publico, lo chiamerò lo immenso Creator, al qual non è ascoso ogni action humana, che ad altro fin non sono mosso di contradiría se non per debito di conscien-tia, come Io feci nel Consejo di Pregadi tratandosi di far Avogadori exlraordinarii, nel numero di qual mi pareva, per gratia di le Excellentissime signorie vostre, poteva esser assumpto et posto. Poi presa di farli per li signori Consieri certa dechiaration a la parte, Io la contradixi e persuasi il revocar di la parte di elezerli, per le raxon che ’1 Nostro Signor Dio mi subministrò. Et disputata la materia, parse a missier Alvixe Baxadona cao di XL, di meter di revochar dita parte, e cussi fu preso; sichè non avi rispetto ad alcun mio particular desiderio, ma so-lum al ben di la República nostra, come è noto, e a le vostre Excelentie che più volle mi ha udito, et nel Consejo di Pregadi, dove per gratia di quelle mi alrovo. Et cussi in questa materia, a mio judicio, importantissima per le raxon eh’ Io mostrerò a le vostre Excellentie, digo parle, o signori, da non darli balota; el Mi se poiria dir: Essendo dii Consejo di Pregadi, qual causa è slà non l’habi conlra-dila? Confesso ingenuamente, è sta per doy respeli: l’uno per esser ii< fin di la parie che questa fusse di niun valor si la non era aprovada in questo Excellentissimo Mazor Consejo, dove mi ho resalvato a parlar, e dove senza alcuna passion vostre signorie vorà il ben publico et servar la libertà, dignità e autorità vostra, come sempre l’ha fato. (1) La carta 90* è bianca, L’altra, perchè si havesse parlalo, poco frullo aria fato, come fu di Censori, che, per opinion mia, voleva fusse pretermesso dito oficio et cometer il dardi sacramente li Avogadori, sparagnava la spesa, nè leva elezer in dito oficio quelli che conira sua voglia vien clecli; per il che seguita il poco frullo che fa la elelion dii prefalo oficio. Fu posta la mia opinion per missier Francesco da Canal cao di XL, la persi; che si a questo Consejo fusse slà proposta, era vinla. E1 vien messo aduncha una parte presa in Pregadi per questi signori Consieri, non havendola voluta meter alcun Savio dii Colegio et solo un Cao di XL, cli’ò di far i Avogadori di Comun con nova forma di eletion per scurtinio, per via di boletini, con pena ducali 500 olirà tulle pene, slagino 1(5 mexi, possino esser electi di ogni loco et oficio e non di Consieri, et siano electi per via di boletini, 97 * come vostre signorie ha inteso. Quesla parie, signori, si le vostre Excellentissime signorie si degnerà prestarmi la sua benigna audienlia, come sempre li ha fato, li monslrerò largamente in ogni parie non meritar aver balota, per le raxon che a parie a parie opponerò a quella. Questa parte non è altro che principio de tuor la libertà vostra, ritornar le voxe a farsi per scrutinio, come prima si feva, sforzar le Excellentie vostre ad elezer uno di electi facendosi per scuriimo, come sempre si fa, et privar quello di la so’ bona et opti-ma deliberation fatta, che quando alcun vien eleclo, che non sia di primarii di la terra, ha mala opinion. Ma chi dicesse che lo Excellenlissimo Consejo di X non fusse di sublimi, diria contra la verità ; e tamen dii 1501 fu posto in questo Excellentissimo Consejo di far quelli dii Consejo di X ordinarii et exlraordinarii per scurlinio et quatro man di elelion, et posta a tempo assa’ offici e rezirnenti si feva per scurlinio, tamen senza esser conlradita non fu presa ; et che ’1 sia il vero, vien qui et lezi in Stella a carte 123. Et acciò vostre Excellentissime signorie, et maxime questi mii signori venuti da 7 anni in qua in questo Consejo, dii 1514 fu preso prima nel Senato, poi in queslo Consejo di levar le voxe di scurtinii, excepto A cosse ne lo excepluado : Avogadori imo voleno più non si facesse quelli per scurtinio, la qual parte dice mosse da molli convenienti, imo necessarii respeti, ave 983 di si, 123 di no, et fu posla per qualcheun di Consieri, che hora la voi revocar ; lezi a carte 96. Poi dii 1515 fu posto, per li Consieri e Cai di