299 MDXXI, GIUGNO. 300 Dii dito, di 28. Corno il Vicario predilo si ila-via scusalo non poterli risponder se prima non l'acino i loro Consegli, qual farano ozi; sichè l’andata in Franza di Lulrech à diferilo partir poi domai). Scrive, cavalcando ozi per la terra con monsignor di Lutrecli, soa signoria disse al conte Alexandro Triulzi : « Questi non volcno ajutar il Re per poter pagar sguizari ». Et lui Secretano, vedendo intrar in tal ragionamenti, non volse esservi et se ritrase, acciò ditto Lutrecli non li dicesse alcuna cossa, zoè dimandar la Signoria ctiam ajulasse il Re a pagar ditti sguizari. Scrive mandar lelere di Franza eie. Di Germania, di sier Gasparo Contarmi orator nostro, date a Vormatia a dì 12 Mazo. Come il Re, de li dolori scrisse stava bene; li fo dato una medicina e lo fe’ andar dii corpo, adeo li cessò 180 li dolori et era quasi varilo. La dieta non è risolta, ma si reduse a tratar le sue cose. À inteso da uno dolor, chiamato....., persona docla, qual à piacer di studii di bumanilà, et intra in la dieta per nome di 29 terre franche; qual l’ha menato a pranso con lui. Et dimandatoli destro modo dii sussidio li dano a la Cesarea Maestà, li ha dito cerio sono fanti 4000 et cavali 4000 ; ma non li disse nè il tempo, nè per quanto. Et cussi l’orator dii re Christianissi-mo, col qual ha conferito, dice è tanto numero ; ma non li promeleno dar si non di Avosto 1522 in là. Scrive dii venir teiere di lioma, di 11, di domino Raphael di Medici al Noneio pontificio. Coinè il Papa è restà ben satisfato di questa Maestà, et manda uno breve a l’imperador, riiigratiando de quello à fato contra fra’ Martin Lulhero, pregandolo vogli perseverar conira di lui come heretico e nimico di la Santa Chiesia ; el qual breve l’Imperador foce lezer publice a li Eleclori et altri, et ordinato letere per tutla la Germania di questo. Scrive, come si aspetava uno orator dii re di lngaltera nominalo domino Corado......; e per cerlificbarsi mandò da l’altro orator è qui, a dir spazava a Venecia, si ’1 volea scriver; e li dele alcune letere, et disse di la venula dii dito oralor novo, qual era zà zonto a Cologna. Di le cosse di Spagna niente si poi intender per esser le letere relenule su la Franza, nè lassano passar alcuno. L’orator dii re Chrislianissi- mo è qui, monsignor de_____ è stato da la Cesarea Maestà el dimandato licentia di partirsi, poiché ’1 suo star qui non poi obtenir nulla. L’imperador era con il Gran canzelicr, monsignor di Presi, et lo e-piscopo di Legre. Li disse doman ge responderia. Dito orator tien habbi fato questo per esser prima con li Electori, et voler in soa presenlia aldirlo et dargela. Monsignor di Chievers sta a l’usalo; li medici tien il caso suo mollo pericoloso ; lo ha comunicato, et tengono non potrà scampar. Solum un medico todesco la brava clic ’1 varirà. Dii dito, di 24, hore 21. Come monsignor di Chievers questa matina havia tolto la extrema un-lion ; sta ne le man di Dio, perchè per medici non vi è speranza. L’orator di Franza ozi andato da i’ Impcrador, dove erano reduti li Electori e altri principi, questa matina li fece dir, per il Gran can-zelier, si ’1 volea dir altro o desfidarlo a la guera, perchè li dava licenlia di partirsi e salvocondulo, come l’ha richiesto. Lui rispose non havia a dir altro; sichè partirà fin 2 zorni. À inleso, lo arziepi-scopo Maguntino, Elector Cardinal, par parlasse altamente che il Chrislianissimo re non havia guera con 180* la Cesarea Maestà sola, ma con tutto l’Imperio; ta-mcn mandò a saper si era vero questo dal prefato orator. Li mandò a dir, che niun di Electori parloe, imo lui havia fato a saper a tutti il suo Re voi esser bon amico loro come re di Pranza, et come duca di Milan voi esser vasallo di l’imperio. Scrive dii zon-zer di quel orator anglico senza alcuna pompa, nè alcun li andò contra ; e subito zonto che fu, eri sera andò a parlar al Re, dove stele per più di una bora. À inteso è venuto per veder di aquietar queste dif-ferontie con Franza. Scrive, à inteso di novo dal doctor intra in la dieta, com’è il sussidio e il numero prefixo, e sarà da Avosto 1522 in là, et sarà pagali per mexi G, zoè li fanti et cavalli, et non in danari, dicendo tien, si ’1 Re li vorà avanti, che avanti ge lo darano purché tre mexi avanti lo fazi intender; et che pareva questa Maestà volesse per Marzo proxi-mo. Et scrive, questi signori Eleclori hanno a mal di le novità fa il re Chrislianissimo conira questa Maestà. La dieia va pur drio e se reduse per cose loro. Scrive altre cose, ut in litteris. Et come fin quella bora 23, monsignor di Chievers pareva fusse mioralo, pur sta in grandissimo pericolo di la vita. Dii dito, di 26. Come questa malina, la Cesarea Maestà andò in la dieia, la qual eri fo fenila dii tutto, per ringratiarla dii sussidio promesso darli. Era sopra una mulla, vestito di restagno d’arzenlo, con do araldi avanti et.......con la spada nuda in mano, come é il consueto quando va questa Maestà da Imperador a far alcun atto cerimonioso; et era con Soa Maestà di soi spagnoli el inglesi. Et nitrato, reduti tulli, Soa Maestà li ringratiò etc. ; et cussi fo compila la dita dieta. Soa Maestà partirà per Fiandra, va per aqua a Cologna; volea partir Marti, ma per far il zorno dii Corpo di Chrislo, tien