393 mcccccvi, agosto» 394 A dì 19. Fo conscio di X con zonta. El in questi consegij ili X fu preso Ire parte: la prima, che de estero niun possi dimandar di grafia a la Signoria, ni al conseio di X, danari dii sai, ni per incendio ni altro; et fu presa, soto grandissime pene, chi melerà parie in contrario. Item, che si trazi di aprii uno palio di schiopeti in questa terra, per usar li homeni a tal exercitio, et sia el dì di San Marco, et precio; al qual vallino li deputati a Lio, come a li altri palij. Item, fu preso, che di danari dii consejo di X, siano dati ducati 300 al mexe, a l’arsenal, per compir tutto quello bisogna per armar 25 galie, li qual 181 armizi, e tutte altre arme, bisogna a tal effecto siano poste in terra nuova, in li magazeni dii consejo di X, dove sono alcune artilarie. ltrm, zercha le zur-me etc. fu provisto. La cossa fu presa, fu secreta; unum est, il consejo di X voi aver 25 galie in ordine a ogni suo bon piacer. in questa sera vene nova, come a Concordia era morto domino Leonello Chieregato, vicentino, episcopo, homo doto et cortesano, alias operato per il papa Alexandro per orator al re di Romani. Val dito episcopato ducati 1200 a temperai et spiritual etc. Fo espedito letere a Roma per I’ Arzentino, per il Zustignan, fo di sier Unfre’, et per altri nostri. Et in questa terra 4 procuraveno la nomination, che se dia far im pregadi, videlicet el Foscarini, episcopo di Cita Nuova, domino Cristofolo Marzello, protho-notario, domino Ilironimo Zustignan, prothonotario, et................, tamen non fu lato, come di soto dirò più diffuse. A dì 20. Fo pregadi. Leto molle letere, questo è il sumario : Di Hongaria, dii secretorio, date a Buda. Come il corpo di la serenissima regina fu posto in uno deposito, in una chiesia, ni fato altro funere, dicendo volerlo mandar in Alba Regai, dove è le se-pulture de li re. Item, suo fradello naturai, era con lei, ave per avanti certo stato in Transilvana. Item, il re à ’buto grandissimo dolor di la morte predilla, et sempre che l’è nominata, lacrima. Et il secretano ricevete letere di la Signoria, drizate al re, et a la rezina, congratulatorie dii fiol nato, et al re ili l’acordo fato col re di romani ol qual consultò col Cardinal yslrigoniense quello 1’ havesse a far. E inteso il re l’havia letere, lo fesse introdur in ca-stelo ; el fo date le letere al valandinense, qual le lexe pianamente, et il re lacritnavit a una Canestra etc. Item, il re non ha voluto comunichar 0 al secretano di l’acordo con Maximiano, perchè aspeta alcuni signori per comunicharli prima, e poi lo dirà a esso secretarlo, videlicet le conditione. Item, il re è in gran dolor, e tutta la corte in panni lugubri. Et è nova, suo fradello, re di Poiana, era indisposto et con febre ; la qual nova dispiaceva al re fusse in queste turbulentie. Di Franza, da Tors, letere di l’orator nostro, 0 da conto; et che, venendo il re di romani in Italia, sarà in bordine; et voi esser a ogni fortuna con la Signoria nostra. Di Elemania, date..........Come il re certissimo vien in Italia, e le zente havìate prima; e l’orator Io siegue et cavalcha con gran furia; ha7000fanti, 2000 cavali. Et soa majestà li ha dito voler tre cosse ili la Signoria : la prima uno salvo conduto, come za per corier a posta l’à mandato a dimandar; item, il resto ili danari el dia aver, quando el vene in Ita- 181 * lia, zoè ducati l(i milia; et che la Signoria lo serva in questo bisogno; item, una galia per condur le so robe et artilarie per mar da Trieste lino........; dicendo, lui con le zente voi venir per terra per la via