551 UDXVII, AU0ST0. 552 per il Cdlegio, far dir al conte Clirisloforo scrivi a suo padre li fazi bona compagnia, come la Signoria fa a lui. Et è da saper : il conte Bernardin Frangipani liavia auto un nostro zenlilhomo presoli, sier Alexan Irò Marzelo di sier Zuane, fo podestà a Murali, il qual pregato da molti nostri, dito conte Cri -sloforo pregò suo padre fusse lassato, e cussi fo lassà, et è venulo in questa terra zà rnexi tre, ut dicunl; che non si sapeva tal liberation, et ozi il Colegio la intese. Poi il Colegio fu con sier Nicolò Vendramin, fo podestà et capitanio a Treviso, sopra modelli di Treviso per le fabriclie si fa, et sopra le lelere serite per sier Polo Nani podestà et capitanio, che fo lede in Pregadi, che non è danari; et il Colegio siete longa-nienle suso su questa materia. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, la parte presa in Pregadi di far castelan a Brexa, et fo balolà do volte, perchè la prima non fu inlesa: et fu presa. Ave la prima volta: 519, 23, 14; la seconda: 890, 5(J et 14. Fu fato eletion di capitanio a Brexa sier Lorenzo Capello, fo savio a terra ferma, qu. sier Michiel, di largo da sier Andrea Foscolo, fo savio a terra ferma: sier Piero da dia’ da Pexaro, fo Cao di X, et sier Gabriel Moro el cavalier, è di la Zonta, andò malissimo. Patron a l’Arsenal niun passoe. Signor di note di Canarejo, et videticetAì Pregadi vechi, el eazele luti quelli liannn prestado, imo andò mal, e tra i altri sier Nicolò Vendramin, fo podestà e capitanio a Treviso, sier Francesco Foscari, fo Cao di X, qu. sier Nicolò, i qual però passono, el sier Dome-nego Capelo, fo Cao di X, qu. sier Nicolò non passoe. Sieliè a questo modo vien pagà i meriti di chi à pre-slado, hanno inzegno et merita esser dii Senato. Et non vojo laser, che sier Nicolò Vendramin è venulo con oplima fama di Treviso, et ha inzegno e gran paren là et cazele. Noto. Ozi, il conte Alexandro Donado di sier Piero, fa il mestier di le arme, vene a Consejo el falite in la prima eledione. A dì 10, fo San Lorenzo. Vene l’oralor di Ferara con li Cai di X in Colegio ; nescio quello trala. Credo sia, dubita dii Papa non li toy e) Stado, et Irata su questo. Vene in Colegio quel Francesco da Cole di Co-nejan, dicendo pur, con li Cai di X, aver scrito al Curzense suo patron, al bisogno, e lui starà in que-sta terra per veder di trovar le segurtà, justa la deliberatimi fata, aziò dito conte Christoforo sia slargato de dove el si ritrova. Da Ragusi fo lelere, di ultimo Lujo, in Nicolò Aurelio, scrive quel Jacomo di Fabián. Esser zonto uno de lì, parli a dì 3 Lujo di Conslanli-nopoli, come de lì si feva presto 100 galie, qual si armava ; che le dovea ussir per esser venuto uno altro comandamento dii Signor. Di questo, ni dii Baylo nostro, fo letera alcuna. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savii, et vene letere Di Milan, di sier Francesco Corner, va ora-tor al re Cattolico, di 7, hore 23, qual lauda mollo il Carolilo secretario de lì. Diman si partirà per seguir il suo viazo ; ha ricevuto la sua comissione. Di sguizari, el signor Zuan Jacomo li ha mandato a dir come il cardinal Sedunense ha ’uto salvoconduto di Lucerna, et li era stà preparalo le habitazion ; il qual saria de lì a la (in dii mexe. Scrive che domino Zuan Baptista da ..regio consiliario, li havia dito come li grisoni, havendo voluto ruinar Chiavena, qual per li capitoli fati con la Chrislianissima Maestà doveva renderla a questa Maestà, per esser dizion di questo Stado, e che per il Senato li havia persuaso a essi grisoni non volesseno minarla ; el che ancora non era venula la risposta. Item, di Romagna nulla si ha di novo. Dii Caroldo secretario, di 8. Come in quella malina il darissimo oralor Corner è partito de lì, e 10 lauda summamenle ; qual è stà molto honorato e acarezalo ; ha con sì G mulli di cariazo. Scrive, il cardinal Sedunense ave il salvoconduto et dia esser a Santa Maria de Gualdo, Iodio deputato ad udir le diferentie ha con domino Zorzi Soprasaxo. sicome 11 ha ditto el signor Zuan Jacomo, et a di 5 dieno far una dieta e deliberar si dieno dar ajulo al Papa, et par veglino venir 10 rnilia e aver 3 page olirà la pensión. Unum est, fin qui non è mosso sguizari ancora. Item, di Romagna, si ha2000 sguizari, erano 312 alozali in borgo di Arimano, sono sia assaltati da le zente di Francesco Maria ; è stà morto uno capitanio di la guardia dii Papa tra li nitri ; et che francesi si relrazeno verso Ravena ; et che ’1 campo dii Papa non poi star per inanellarli vituarie el biave e strami, e sopra tutto non hanno danari. Cussi scrive monsignor di la Mola da Forlimpuovolo. E comedi Roma hanno, il Papa era butato al lelo pieno di Iravaje. Item, manda letere di Franza. Di Pranza, dii ISadoer orator nostro, date a Iìoan a dì ultimo Lujo. Come era zonlo de lì et ricevete eri nostre, di 7, 13 et 15, e assa’ lelere drízate a 1’ Orator nostro in Anglia, con le qual, letere dii cardinal Iladriano, qual, per messo a posta,