MDXV11, .MAKZO. perchè quelli Ire Cantoni di sguizari voleno alcuni lochi dii Stato di Milan, dicendo è jurisdition di castelli tieneno, et etiam li grisoni voi di Vallo- 30 lina ; sichè va per adalar queste diferentie et esser super loco con diti sguizari; et che monsignor di Lutrech andava etiam lui a Vegevene. Scrive, Io episcopo di Aste averli dito, che Lutrech havia auto licentia de andar in Pranza, ma il He lo pregava stesse fin vedesse la fin di queste cosse di Romagna. Scrive, à visitato il zeneral di Landriano, ch’è suo amico a tempo fo con sguizari, qual li à dito è servitor di la Signoria nostra et molto aficionato. Item, manda una letera da Paris, di Polonio Triulzi, di primo. Scrive al signor Zuan Jacomo l’aviso si ha di 27 di Cairibrai, come dirò di solo. Item, uno altro capitolo di uno li scrive, di i Marzo, non dice dove, come sguizari è in confusion tra loro, et lo episcopo de Valese voi il quarto di danari, e questi non li voi dar nulla. Agnelina di sora voi danari, Agnelina di solo non li voi, sichè verano tra loro a le armi; et in quelle parte è più confusion che non è in Lombardia. Di Franga, dii Badoer orator nostro, di Paris, di ultimo. Come, a di 25, il Re (ornò de lì al tardi. Il di seguente, esso oralor andò da Soa Maestà, qual aidiva li do oratori sguizari ferialmente. Come li disse il Gran canzelier, hanno solttm portato li capitoli sigilati e sotoscriti. Erano lì in la sala monsignor di Bajus orator pontificio, quello di Fiorenza, quello dì Ferara et lui; i quali niun vi andono a tal audientìa. Item, lo agente di Gel-dria à ditto le zenle dii Catholico re esser mirali per le giaze nel porlo, che il mar era agiazato, a uno castcl chiamato Ulichevi, over .... con scale, over scalalo le mure, e in quello intralo e prese quelli erano dentro con occision di alcuni, e brusii le nave erano nel porto; perchè il Christianissimo re à scrilo al re Catolico è conira li capitoli questo, e fazi relasar i presoni e restituir il tolto, c punissa quelli hanno fato il danno facendoli pagar eie. Item, scrive, monsignor di Vandomo et il fradelo è restati ad alcuni soi lochi, nè è venuti col Re, unde ha esso orator mostralo la letera di Roma al suo agente; dissestava in bona forma, et voler la copia. Eri malina, ricevete barili 8 di malvasia con le letcre di la Signoria di 28 Otobre, e di Milan 5 Dezembrio, dii segretario Rosso. Ozi li hanno apresentà al Christianissimo re, dicendo non si vardasse al presente, ma al sincero animo de chi donava. Ringraziò molto, dicendo si farà bona ciera. Poi li domandò quando saria lo abochamento. Soa Maestà disse aspetava letere dii Gran maislro, de l’hordene posto, che non poteva star a zonzer. Item, scrive zercha letere di Lion di Bonvisi, per 31 pagar li scudi 15 milia et 500 per resto di 20 milia et manda la dita letera, qual li scrive Lodovico Bonvisi e Bonaventura Michieli e compagni in risposta di soe; e come il primo thesorier voleva li dilli scudi dal sol la Domenica, et concluse il Luni volerne 6000, e cussi li hanno dati; il resto daria de subito. Dicono li pagamenti è stadi e di contadi a partia di bancho a 6 per 100. Dii dito, di primo. Come ozi à ìito una letera di Cambrai, di Hironimo Bonvisin, qual manda la copia. Lo abochamenlo di tre reali sarà a dì 20; et che lui oralor domandò al Gran canzelier quando el saria. Li disse fin do over 4 zorni saperà la verità, ma non sa il zorno certo quando Tabi ad esser; et questo ¡stesso li disse monsignor Villarosa secretano regio. Scrive, è stato a visitation da la illustrissima Madama, qual, parlando di questo abochamento, disse il He farà per le cose di la Signoria come si fusse sue proprie in questo tratamenlo e con l’Imperator e in quello col Papa. Scrive, dito abochamento va in longo, et ha vendo auto la le-lera va al Catholico re per il salvoconduto per le galie di Barberia el suspension di le represaje, non sa come far: si la manda a Bonvisi, lui non è a la corte; si manda uno homo aposta, si anderà spesa, però la Signoria ordeni quanto l’habi a far; e la Maestà Regìa laudò la dita lelera e sì toj el salvo-condulo. Scrive, domali si parli de qui domino Latino nonlio pontificio, e torna a Roma. Item, la fiola, fo dii ducha Valentino, sta con la Raina over con Madama, neza di la duchessa di Ferara, è ma-ridata in monsignor di la Trimolia, qual è richo e di nobele sangue, ma poria esser tre volte suo padre. Item, ozi il Christianissimo re ha dato l’or-dene di San Michiel al Gran bastardo di Savoja. Di Cambrai scrive Hironimo Bonvisin, di 27, a Vorator nostro in Franza. Come ricevete le sue di 25. Questi signori di continuo sono stali insieme da malina e da sera ed in secreto. Quello ballino Iratalo e tralano non sì sa. Bora Clevers vien dal Gran maistro; hora il Gran maislro va da Clevers; il qual Clevers è parlilo per Bruxelles a trovar l’Imperador e il re Catholico per poter meglio lui, viva voce, farli condescender, et si è concluso di abocharsì li reali a di 20 Marzo, zoè Christianissimo re Verà a San Quintili, l’imperador e il re Catholico qui in Cambrai, et in campagna sì troverano insieme, abocandosi. È cose di gran ini-