643 MDXVII, SETTEMBRE. 644 rola a zente dii Ile di romani, et è aiutato dal conte Palatino et Ruberto di la Marchia etc. Di Napoli, di Lunardo Anseimi consolo, di 19. Come li oratori di quel regno, è a la corte dii re Catholico, non hanno auto licenlia ancora, imo volendo il Re li oficiali dii regno siano forestieri, la terra l’lianilo auto a mal; et scriveno diti oratori il Re era per passar in Spagna; il Viceré è pur a l’Aquila. Di Sicilia le cosse par non sia aquielade; ogni dì vien stal'ele lì a Napoli dii Viceré, et de qui si manda bregantìni in Sicilia. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, non fu il Principe. Fu fato gralic a molli, suspension di le 30 et 40 per 100. Da Milan, Pranza e Ingaltera fo teiere, qual è queste : Da Milan, dii Secretano, di 7. Come mandava le dite letere di Pranza, e avisa il capitanio Soprasaxo insieme con Vàlesi erano su le arme et potenti, per il che il cardenal de Syon è fuzito e salvatosi per una montagna mollo arida, et capitò Atlof, da i qual domandò ajulo di zente. Non li volseno dar zente, linde lui volse passar a Suich ; è sol uni con 16 cavali. Il Soprasaxo va conira li soi seguazi. 11 signor Zuan Jacoino li ha dito non seguirà lo acordo fato di spagnoli con il Papa, e il Papa convegnirà seguir la guera e la spesa ; et par el ducha Lorenzo habi auto a dir questi spagnoli sono traditori etc. ; et che i lanzinech, guasconi e laliani sono in uno con 364 Francesco Maria, e bon numero di cavali lizieri. Et manda dito Secretano la copia di una letera scrive monsignor di Scut, data in Forlì a dì 3 Septembrio al signor Zuan Jacomo, sotoscrita Thomas de Foys. Come à ’ulo letere di Roma, di Vorator dii Roy, di 22, che dubita el Papa sia acordato con la liga d’Ingaltera; e il cardenal di Syon, ch’ò apresso sguizari, sotto specie, di cose l’ha da far con il Soprasaxo, trama di haver sguizari col Papa ; et che a rnczo Avoslo doveano esser li danari dii re d’Ingaltera a Costanza, manda a’ sguizari, ch’è tre page per nome del Papa, et questo fa per levarli di la Chrislianissima Maestà. Però scrive esso signor Zuan Jacomo slagi ben avellilo, che dubita si Irati di mandar el Roy fuora de Italia ; e l’orator dii Papa à dato ducati 70 milia fin qui a’ sguizari. Di Pranza, dii Badocr orator nostro, date a Roan a dì 28. Come ha ricevuto letere di 14, di la Signoria nostra, zerea li danari eie., con l’altra dii alarissimo Pixani di scudi 8000 a Lion a li Bonvisi, il resto si pagherà a Milan. Parloe al zene-ral di Beuna ; li ha dato li ordeni a chi dia far dar, ut in litteris. Scrive, esser ritornati li do oratori andono a’ sguizari per il Christianissimo re, nominali in le letere li nomi loro. Riportano diti cantoni esser ben edificati con Soa Maestà, et il capitanio Alberto voi licenlia poter andar a servir il conte Pala-din et il ducha di Vertimberg contra l’Imperador. Item, di le discordie dii Cardinal Syon con il Soprasaxo eie. Scrive il Roy à mandalo a intimar la guera al ducha di Savoia, et voi il conta di Niza e la cilà di Chier, ofercndoli darli li danari, per li qual l’ave in pegno li soi ; per il che li ha mandato uno araldo nominato in lo lelere; e questa causa è perchè dito Ducha non voi asentir il matrimonio di soa sorela in monsignor di Lulrech, et par la voy dar al re di Portogallo e luor una soa fiola di dito Re per uno suo fiol ; tamen par si pratichi uno altro para di noze con la duchessa di Bari in lui e la fia per il suo secondogenito. 11 Re à trovalo un milion e mezo di franchi, e tocha a la Normandia, in la qual è la terra di Roan, 400 milia, et pagerano; ma il Re volea pagaseno etiam 15 milia scudi per la spesa di la cavazion del porto di Onfor, che ’1 Re fa cavar; ma loro ricuseno; pur contribuirano qualche parte. Scrive, aver auto letere di l’oràtor nostro Corner, di 23, da Milan, qual doveva venir a Paris, poi qui per esser con questa Maestà. Il Catholico re, per tempi contrarii, che con effeoto à usalo, non è an- 364* cora parlilo per Spagna ; e, si lion non partirà per questo anno, per esser consumato le viluarie erano in la nave, et li marinari non pagali esser parlili. Pur Soa Maestà se ritrova in Zilanda, e il Corner zonzerà a tempo. Nè altro scrive da conto. Fo etiam letere di dito Oralor a li Cai di X drizate. De Ingaltera, dii Justinian orator nostro, di. . . Avosto. Di coloquii auli col Cardinal zerclia i beneficii dii Cardinal Hadriano; il qual li à parlà con colora, alterandosi molto, dicendo la Signoria favo ri za rebelli di la Ciiiesia eie. Altre parlicularità è in dite letere, che imporla ; le qual non fono lete in Pregadi. A dì 11. La malina, il Principe non fo in Cole-gio ; pur sta ben. Di Candia vene uno schierazo con musca-telli, con letere di rectori, di 13 Avosto ; tamen la l’usta non è zonta ancora, vien con le letere di Cypri mollo desiderate. Il patron dice aver lassà la fusta in San Piero in Hieme. Hor per dite letere di Candia, di 19, scrivono come hanno auto letera dal viceconsolo di Syo, qual manda inclusa ; la copia sarà Scripta qui avanti. Item, per un’ altra letera