MDXVll, MANZO. 70 llaxon Yccliie, qu. sicr Polo, è audà a Vicenza con suo fratello; sicr Nicolò Michiel procurator, sier Mallo Alberto, è di Pregadi, è ¡«malati ; sier Zuan Corner, è di Pregadi, de sier Zorzi procurator, è a Padoa; sier Antonio Morexini, è de la zonla, qu. sier Michiel se reseotiva; sier Zuan da Leze, è di Pregadi, è audà a Vicenza; et sier Antonio Corner non era; et sier Nicolò Corner amaialo; sier Thonià Lion, è di la zonta, amatalo ; sier Andrea Gusoni, è di la zonla, è fuori, et sier Fauslin Barbo, l’avogador, è amalato. Stimano di la relation fata per sier Andrea Oriti procurator, venuto provedador zeite- ral, in Pregadi a dì 16 Marzo 1517. Se ben la longeza del tempo e la faticosa e pericolosa legalion, Serenissimo Principe, bisogneria longa naration, pur li convien uarar quello è seguito domente è stato fuora, dicendo come fu mandalo con (re datissimi padri or.dor al Chrislianissimo re, di la qual non dirà alcuna cussa. Soluin etiam a lui Soa Maestà li donò una copa d'oro, qual la presenta a la Signoria, come voi le leze; et cussi la fece portar ai piedi dii Priuci|ie eie. Poi disse, per ordine di questo Senato li fo contesso venisse in campo a la recuperatioii di Brexa. Acelò lai cargo, el vene yisie-me con monsignor di Lutrcch, licei il ducha di Barbon volesse lui tal cargo, el tra loro era gran invidia di liaver questo boitor, come sa domino Andrea Trivixan el cavalier, orator nostro a Milau. Kt prima disse, che ’I vette con dito Lulrech a Louà per andar solo Brexa ; ma inteso l'Imperalor veniva con gran exercito, mai Lulrech si volse mover fin non havesse i nitnici passa l’Adexe. E venuti a Peschiera, si retrasse, credendo si dovesse fermar a Ponte-vico, ma landò a Cremona, el cussi etiam lui provedador col cam|w nostro lo convene seguir. Et li parse meler presidio in Asola, qual messe domino Antonio da Martinengo, Piero di Longena cou loro com|iagnie et Rizin di Axola, qual volentieri introno, con darli licentia luor leni el strame altrove; e questo fu causa di gran ben, |terò che lene Ire di l’exer-cito di l'Intperador occupalo e si difeseno virilmente. Et per premio è sta casso Antonio da Martinengo, ch’é sta inala diliberation, et havia la più bella compagnia fusse in campo, el spende dii suo, e a tal dà 200 ducali; sicliè, replicò, non si dovea cassar per molti rispeti, poi (anta fede el dimostrò. Dicendo l’opiijion di esso Griti el quella dii Trivixan, era oralor a Milan apresso Barbon, era di farsi avanti con li eserciti; ma non volseno, et fo necessario a-retrarsi e lassar l’impresa di Brexa. e quelli (re rimasero) in Axola fu in gran pericolo a tanto exercito li vene adosso. E pur dicendo questo Antonio di Mar-linengo era amatalo, e poi si fe’ portar in Brexa, havia uno suo locoteneute nominalo ..., qual il suo collega Gradenigo, con il qual stete, lauda smuntamente; siehèel mantenir de Axola è stà la salvalion di Milan. Or vene l’Imperador, et quello fece non disse ; ma poi levato di solo Milan, in el qual era l’exereito francese e lui provedador con il nostro, che fu gran aiuto el repulalion al Chrislianissimo re. Et cussi ritornalo di qua di Ada l’imperador con l’esercito, chi voleva andar altrove ; pur terminono andar a Bergamo. El poi levatosi l’Imperador senza saputa e tornò in Alemagna, e cussi fece l'exercito, et con gran slento prima ussiteno di Milan, venendo a le rive di Ada, francesi e li nostri, et poi con monsignor di Lulrech ritornato solo Brexa, havendo prima Lulrech voluto li 10 milia lauti pagi la Signoria, qual fo reduti in G000 a pagar; e questo fece Lutrech per dar a intender al Christianissimo re li volea sparagnar la spesa e Barbon li havia dà dano; perché in queste cose Barbon non -vardò a spesa e spexe un gran oro. Ilor si ave Brexa, come si sa; poi, non si presto, pur si vene a l’impresa di Verona a Gussolengo. Et per l’ussir di lanzinech fuori et di spagnoli, si diceva era dentro da persone 4000, et però Lulrech voleva veder di averla, perchè altro non desidera che di averla, e cussi havia in comandamento dii Ile. Ma vislo slevano saldi et si volca-uo difender, li parse letnporizar et si retrasse a Villafrancha, e volse li 3000 fanti di più; et cussi per la Signoria nostra li fo concesso. E dice, con efeto, cranio pochi fanti, et quando francesi paga 10 milia fanti, non ite hanno 3000. Et cussi si aquielò e tornò solo la terra, facendo la bataria di la sua banda di là di l’Adexe, qual era gajarda, cou pezi____di arici - laria, et baleva in 5 luogi, adeo bulouo zoso di inu-raje di passa 170, et quelli dentro feno repari di fossi eie., e il bastimi era a la [torta di Calzari ; e cussi il nostro Govcruadordi la banda di qua di l’A-dexc con le nostre zelile et il suo colega el cugnado li feva una gran baiaria, adco a la porta dii Vescovo fo bulado zoso di muraja passa ... Ilor intendendo veniva socorso, li parse a esso Lulrech di retrarsi, perchè francesi non volenosbarajar; vanno con il pe’ di piombo. Et cussi se levò di l’impresa, benché li capitani lo confortava a star a la Tomba. Etiam lui provedador inai non volse e andò a Villafrancha, c li si fortificò, che non havia paura di