itìl MDXVII, APRILE. 102 Item, dicono, in la póliza li hanno mandala la Signoria di debitori sono fino di l’anno Hi 5 in qua, cose vechie, che quando voleno veder di scuoder, si scusano non aver di beni di diti zenlilhomeni debitori; nè mancano in usar ogni diligenlia eie. in trovar danari. 91 * Dii dito regimentó, di 15 Marzo. Come, ha-vendo auto letere dii consolo di Dainiata, qual mandano incluse, et per uno gripo venuto di Damiala, è zorni 10 parli, et por esser nove grandissime, hanno examínalo il patron et manda la sua depositione, ut in cis; la qual sarà posta qui avanti. Dii dito, di 16. Come, havendo auto una letera dii baylo di Constanlinopoli, di ultimo Fevrer, la mandano la copia, aziò la Signoria intendi quanto occore. Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo baylo nostro, di ultimo Fevrer, date in Pera, drizate al regimentó di Candia. Come, de li a Constantinopoli l’armata si preparava di vele 100, zoé galie grosse 30, 40 solil, il resto palandarie, qual sono come galie grosse per condur cavali e artela-rie, e monilion ; le qual artelarie cargano suso, et sono bombarde molto grosse per butar zoso muri, e in gran numero e di ogni sorte. È una superba et grossa armada ; ma non hanno homeni da governo. Dicono andar in Soria, ina non è da fidarsi. Item si ha, il Signor turcho esser in Damasco, et do san-zaclii esser stà roti da’ schiavi. Chi dice l’invernerà di li, chi dice l’anderà avanti. Item, dii Sophi, par pur clic.....Scrive esser andato dal capitanio di quella armata per far liberar alcuni navilii erano slà relenuti per cargarli di monizion eie., et cussi ha otenuto la sua liberation. E à inteso dita armata us-sirà per lutto Marzo. E quel capitanio li ha dito scrivi per tutto come con dita armala non farà alcun danno; nè sarà mosso pur una gaiina in li lochi di la Signoria nostra. Et Scrive, è su dita armada 4000 schio-peti et balote 400 india; et il maestro di le artelarie vene dal capitanio, hessendo lui lì, al qual li ordinò desse curazine etc. el compisse il numero di schioppi fin 5000; sichè usano gran soleciludine in expedirla. Va a Cao Malio, e de lì torà il parezo per Alexandria; ma non è da fidarsi. Aricorda se li mandi presenti di rmfresebamenti, zoè pan, malvasie, gaiine, eie. È bon luor quel capitanio con la man destra ; è homo superbo et crudelissimo. Et li avisa scrivano in Cypro questo inslesso fazi quel rezitnen-to. Scrive, al presente, che Parmada sarà parlila, potrano venir navilii di Candia lì, che pur dubitavano prima di venir; però non li ha scrito avanti. / Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXIV. Copia di le letere ser ite per el consolo de Da- 92 miata al ciarissimo regimentó et clarissimo capitanio de Crede (Creta). Laus Deo, 1516 in Damiala. Magnifici et durissimi Domini. L’ultime mie fo per via de Rhodi, et per quelle dissi a vostra magnificenlia. A compimento, questo solo per non inanellar de far intender a vostre ma-gnificcntie come el signor soldán Selim intrò nel Cayro a di 22 dii passalo, et fece gran taglie di ma-maluchi el golemi. El Soldán scampò, dicesi, a la volta di Saiti con una quantità di mamaluclii, et etiam el Gazelin da una altra banda. Altre particularilà non estendo a dir; solo che tulle nation son ben viste cxcelo rhodioli, et venetiani meglio visti che tulli. Non altro. A vostra magnificenlia me ricomando et offerisco. A dì 17 Fevrer. Vostro Hironimo Jova. consolo in Damiata. Queste sono do rclationc di do patroni di gripi fate al prefato regimentó di Crede. Die 14 Marcii 1517. Slamati Magnali patron de gripo, habita qui in Candia et venuto bozi qui de Damiata, chiamato in canzelaria, de mandatu durissimi regiminis et durissimi domini Capitatici, per instruzion de li successi del Signor turcho con el signor Soldán, et dimandalo quanto tempo è che ’I partile dal dito loco de Damiata, dice ozi esser zorni 1G che '1 partite de li. E inlerogato quello el sa zerclia le cose del pre-falo Signor turco et de li progressi del suo exercito, e simelmentc di quelli dii signor Soldán, dice che, atrovandosi lui in dito loco di Damiata nel mexe de Zener proximo pasato, vene nova come, essendosi apresentalo el prefalo Signor turcho con il suo exercito soto el Cajero, et fo a dì 22 del ditto mexe, per il che volendo intender el Signor soldán particularmente la verità del lutto, deliberò di mandar tre de li soi mamaluchi per sopraveder el spiar el campo del prefalo Signor turcho. [Li quali, intrati in dito exercito vestiti con habito turchesco, secondo che aveano habulo comandamento et bordine dal pre- 11