47 UDXVII, MARZO. 48 valuta.......il perpero con.....Poi disse, su- plieha, da parie di quella fidelissima comunità, sia leva il capitolo di le fiere che non possino navigar in Puja, dicendo quelli poi navigar in nome di ragusei con danni di loro eie. . . ......El cussi venne zoso di penga. Et messe, per parie prima, mandar 15 fanli di qui per guardia di la terra in Iodio di 2Q sono, con lire 15 al mexe, quali siano pagali ; e cussi quelli è lì dii dazio dii vin, page 8 a l’anno; e fu presa. Item, messe sia scrito a quel Provedador a Cataro, conzi le mure et vedi di far mover quel fiume, over torenle, core apresso dille mure, el mandi per T inzegner di Corfù, over qualche altro parerà ni Ciliegio, et li sia mandato di qui a questo efl'elo ducati 200, ut in parte ; fu presa. È da saper, voleva rneler certi altri ordeni, levare provision a’ Paslrovichi, far scontri a la camera do con ducati 3 al mexe per uno, cassar bolele ve-chie e altre cose, le qual il Consejo pareva fusse coso di gran consideration. E se l’havesse poste, li voleva conlradir, dicendo saria la mina di Cataro; ma parse al Colegio non motesse altro. Et cussi fo licentialo el Consejo a liore do di note. Scurtinio di do Cassieri. Sier Zuan Antonio Dandolo, fo di Pregadi, qu. sier Francesco. Sier Zuan Miani, fo provedador a le biave, qu. sier Jacomo. Sier Francesco da dia’ da Pexaro, fo di la zonta, qu. sier Ilironimo. Sier Francesco Foscari, fo savio dii Consejo, qu. sier Filippo procurator. Sier Marin Sanudo, fo savio a terra ferma, qu. sier Francesco, f Sier Piero Capello, fo savio dii Consejo, qu. sier Zuan procuralo!’. Sier Piero Badoer, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Alberlin dolor. Sier Alvise di Prioli, fo savio a (erra ferma, qu. sier Piero procurator. Sier Bernardo Donado, fo di la zonta, qu. sier Piero. f Sier Ilironimo da dia’ da Pexaro, fo capitanio a Padoa, qu. sier Benelo procurator. Sier Zaccaria Dollin, fo savio dii Consejo, qu. sier Andrea. Sier Benelo da Mosto, fo savio a terra ferma, qu. sier Jacomo. Sier Balista Enzo, fo Cao dii Consejo di X, qu. Sier Stefano. Non. Sier Lucha Trun, fo savio dii Consejo, qu. sier Antonio, per esser sora le aque. Non. Sier Zuan Venier, fo cassier, qu. sier Francesco, per farsi in loco suo. In questa malina, in Rialto, fo ciiiamà sier Do-nienego Grili qu. sier Nicolò, jusla la parte presa eri in Pregadi, si venga a presentar termine zomi 8, i qual passadi, si procederà conira de lui, la soa ab-' sentia non obstanle ; il qual a tempo si apresenlò e fu posto nel Colegio di le biave, et bulado il Colegio, lochò sier Nicolò Trivixan, sier Lazaro Mocenigo consieri, sier Jacomo Siniilecolo cao di XL, sier Zuan Dollin avogador extraordinario, sier Daniel Barharo et sier Hirouiino Boi) signori di note. A dì 8, Domenega. Da matina, seconda di Qua- 26 resema, nulla fo di novo ; solum zonse uno gripo con salumi, vien di Conslanlinopoli, partì a dì 11 Dezembrio, et portò lelere replicate et vechie dii Baylo nostro. El poi in Colegio referì, a boclia, come havia visto in aqua galie grosse a Constantinopoli 101 e sotil 103, di le qual 60 veniva in armada, e al Tenedo havia visto altre 40 galie et 20 palanda-rie, el a le Fogie era Crustogoli con altra armada ; con altri avisi, qual fo leto in Colegio ma non in Pregadi ; et che la nave di Coresi era slà retenula con altre nave di nostri marchadanli, zoè subdili, per cargarle di viluarie e cose per campo, zoè feri, spironi eie. A dì 9, fo letere di Padoa, di eri, di sier 26 * Andrea Oriti procurator, provedador generai. Avisa il suo zonzer de lì, et come partiria ; domani da malina saria di qui. Il qual voi venir di noie a-ziò niun li vaili contra ; et torna con oplima fama. Et per Colegio subilo li fo rescrilo che ’I vadi fino a Treviso a veder quelle fabriche, e, ben instruttodil tutto, vengi di qui. Fo dito, per uno lioslo di Pexaro conosciuto da domino Gasparo Fidel canzelier dii signor...... dice partì Mercore, a dì 4, di Pexaro, dove erano lì da fanli 3 in 4000 guasconi, lanzinech el sguizari, et vi era alcuni lauti latini ; et li fanli di Fermo, da numero zerclia 3000, che erano homeni comandati di Fermo, Ascole e li intorno, venuti lì con domino Lodovico da Fermo, erano tornati a caxa ; et che questi Sguizari, è in Pexaro, volevano li soi danari. Et uno loro capitanio, nominalo F.mbon, per dubito si era lirato in rocha, dove era il signor Renzo di Zere e Vitello Vitelli al governo di quella terra; i qual sgui-