MCCCCCV[, GIUGNO. 300 si aspelava di di in dì, che erano propinque, con specie . . miera. La qual nova è pessima a questa terra. A dì 26. Fo conscio di X con zonta. A dì 27. Fo pregadi. Fo Iglò assa’ lelere di Roma, che manchava a lezer I’ ultimo pregadi, zercha coloquij col papa, di certo suo rebello è in le nostre terre etc. Item, dii vescoado di Cremona, il papa voria l’inlrade scosse per la Signoria. Item, ili uno à letere di credenza dii re di Chastiglia, el qual in capella el maislro di le cerimonie li dimandò: Si ve-. nisse l’orator di Spagna, qual precederla ? ; li risposo, non si sa chi dia precieder, o ’l re di Chastiglia o quel di Spagna, quasi dicat il locho è suo. Item, è letere di Franza, il roy, sta ben et voi zostrar. Item, di le leste fate a Brazano per le noze di madona Felice, fia dii papa, nel signor Zuan Ordan (sic), Orssini. Di Napoli. Come il gran capitanio à ’uto iterimi mandato di Spagna di partirssi, dice si partirà la setimana futura. Di Franza, da Tors. Come fino a dì 3 zugno il re di Spagna e il re di Cliastiglia non si havevano abochato. IH sier Hironimo Contarini, provedador di V armada, date a Bocha di Cataro. Come è ve- 165 nuto in colfo con 3 galie, per le l'usle, lassato do galie a la bocha di collo, et le do galie mandò im Puja per riviera, qual levono il duca di Ferara ; e cargo assai essi soracomiti, dicendo haveano mandato di trovar le fuste; sì che esso provedador è venuto fino a San Piero in Jeme; si porta benissimo, el fo laudato assai. Di sier Domenego Dolfim capitanio di le galie bastarde, date in galia, a presso Recha-nati. Come à inteso di le 4 fuste, qual è mia 50 de lì, si lieva per andarle a trovar. Di Sibinico, di sier Marin Moro, conte e capitanio, di 22. Come turchi, cavalli 200, veneno, perchè li villani er. no ussiti con scorta di slratioti, le guardie disseno 0 veder, adeo fonno essi stratioti asaltati, preso 20 homeni et 15 cavalli, e podio manche che Bernardin da Nona non l'usse preso, et fenno certa preda et andono via. Da Roma. Fo leto do brevi, uno dii papa, l’altro dii colegio di cardinali, che prega la Signoria dagi il possesso di l’abatia di le Carzere al Cardinal Grimani, tamen li frati di San Michel è im possesso. Et volendo alcuni consieri meter la parie, sier Antonio Trun, consier, che non voi la vadi in comenda, ma sia de essi frati, come la raxon voi, volendo contradir, fo rimessa a un altro consejo. Fono fati 3 savij dii consejo: sier Domenego Trivixan, cavalier, procurator, sier Alvise Venier, sier Zorzi Corner, el cavalier ; et do savij a terra ferma : sier Hironimo Capello et sier Marco Dandolo, dolor et cavalier, di una balota da sier Hironimo Querini, fo savio a lerra ferma. El qual non anderà in pregadi fino la zonta. Fu posto, per li savij, certe cassation di leture a Padoa, ut in parte. Item, quelle leture, haveano auto augumento, siano ritornale juxta i statuii. Item, che li medici non possino più venir in quesla terra, si non per parte presa im pregadi; e altre particularità zercha il studio di Padoa. Fu presa. Fu poslo, per li savij, non si tragi cavali, Gii di lanza, e piati, di le terre e lochi nostri, sub poena, senza licentia........Item, non si vadi in Puja a trar cavali, senza segurlà de condurli de qui, con altre particularità, ut in ea ; presa. Fu posto, per tulli li savij, cerga (sic) Cerigo, taia (sic) una termenation fata per sier Cosma Pa-squaligo, zercha li charati di l’intrada perlinente a sier Zuan Francesco Venier; et che se incanti la parte di la Signoria per 1’ oficio di le raxon vechie, ut in ea; presa. Fu posto alcuni capitoli a Napoli di Romania, ex-pedition di oratori, fato exenti di tutte terre nostre, excepto Veniexia, per anni 15, e altre cosse ; ad vota expediti, presi. Fu poslo, che alcuni soldati, qualli per impolenlia fono a le moslre cassi, habbino le tanse da li villani, fino siano messi a porte, juxta la parte; et fu presa. Fu posto, che le daye soto Citadela, de ccetero, 165 * cussi contentando l’ajente dii signor Pandolfo di Citadella, siano scosse per lo exator di Padoa, ita che ’l signor habi a l’anno lire 2350, et di altro non se impazi ; presa. Fo letere di Antona, di primo zugno, di sier Vincenzo Capello, capitanio di le galie di Fiandra. Come è stato in Fiandra, haverà 700 baioni di lana, 800 peze di stagni, 1500 pani, tra colorati e bianchi; conforta si meta le galie per Fiandra. A dì 28. Fo gran consejo. Vene uno dotor nuovo, vestito di scarlato, si ha doloralo a Roma, sier Hironimo da cha’ Taiapiera, quondam sier Quinlin. Fo fato podestà a Verona, et niun non passò. Fo publicà, per Zuan Jacopo, secretano dii conscio di X, cerla condanason fata per il patriarcha, in-ternendo (sic) li cai dii conseio di X, conira pre’ Piero di Castel Zufrè, perchè, quando Sonzin Benzon fo re tenuto, era cao di X sier Piero Capello, el qual prete dimandò ducati 120 a li soi dii Sonzin, disse