049 MDXVH, SETTEMBRE. 650 a! governador di slratioli etiam vengi de lì. Et venuto con li stratioti, è terminato far intrar le fuste con dito ambasador nel porlo per farli più honor; però bisognava fusse zelile e altro lì in Famagosla aziò non paresse fosse nuda ; el hanno fato esser de lì e retenule 5 nostre nave erano per partir per Ve-necia. Scrive, voria fusse sta mandati li fanti li fo promesso di mandar, el per tanto spaza una barella in Candia con letere di sier Almorò di Prioli, di Damasco, particular. Dii Signor turco, si ha esser pacifico signor dii Cayro. E da Tripoli si ha aviso esser da turchi 30 milia ai confini dii Sophì, e aver preso una terra nominala Caisini, et vi è per capitanio Achmat Carzego, qual tute gente è per ob-star al Sophì quando volesse venir a darli fastidio. Dii dito Capitanio, dìi Lujo. Come, havendo importunato al reziinenlo di Nichosia vengi de lì, a la fin, a dì ultimo dii passato, da inalimi, el clarissi-mo domino Donado Marcelo loeotenente et li consieri con altri cavalieri e citadini zonseno de lì, i quali veteno molto volentieri, nè voleano star più a 367 zonzer; et poi, la sera, gionseno le 4 fuste con l’am-basador dii Signor lurco lì al porto ; il qual ambasador è il prothojero di. . . , homo di condizion, et bon aspeto di homo. Et a l’mirar in porlo dii diio, li feno grandissimo honor et segno di alegreza con trar artelarie eie. Et venuto insieme nel palazo, apresentò uno comandamento del Signor suo drizalo al loeotenente di Cypri, il qual manda incluso, e la copia sarà posta qui avanti. Tolseno tempo il dì se-quente a risponder. Il qual oralor feva gran instanzia di esserli risposto presto, dicendo non poter star qui se non tre zorni. Et volse tornar ne la sua fusla, né li valse pregarlo volesse restar, perchè li era preparato il lutto; non volse, dicendo aver cussi in comandamento dal Signor e ordine di restar in fasta. Hor visto per loro la conlincntia dii •comandamento, qual era che dimandava 5 tributi passati con grande inslanzia, che è ducali 40 milia di zecha, feno Ira loro varii discorsi e terminono far risposta a la letera dii Signor, qual etiam manda inclusa, scusandosi non aver auto ambasador honoralo da mandar a sua excelentissima signoria con li tributi, e di questo haveano scrito a la Signoria ordinasse chi dovesseno mandar con li diti tributi. E parlato con dito ambasador zerca questo tributo, scusando, ut supra, e dicendo si soleva darli in robe, l’ambassador disse il suo Signor non feva stima del tributo, e quando si havesse mandà alcun a far la dunosirazion bisognava far a tanta viloria auta, di questo tributo si saria sta asolli, perchè ¡1 suo Signor amava la Signoria, e si dovesse lenir modi possibeli di manlenir l’amistà, perchè le cose di signori è come li fiumi, che quando hanno tolto il corso di andar l’aqua, è mal farla ritornar, nè si poi ritrazer. Il qual oralor monslra esser amico di la Signoria nostra, e ama molto il datissimo domino Andrea Grili, qual à laudato assai. Hor di 5 tributi, il prelato ambasador contentò, per adesso, se ne mandasse 4. E volendo esser spazato presto e 367 ' loro non havendo il modo, Irovono questo expe-dienle, di parer etiam di dito ambassador, che si scrivesse al Signor come se li manderà le 4 page e tributi per adesso in danari o ili tante robe solite, e lui manderà una sua ("usta in Damiata con dila lete-ra, con la qual, per dubito di corsari, voi vadi una di le do galie sono de lì, e lui ambassador resterà di qui per 8 zorni fin torni la risposta. El cussi, da malina, dita fusla si parte insieme con la galia soraco-mito sier Nicolò Trivixan ; linde, per la expedition dii dito Iributo, esso luogotenente sier Donado Mar-zclo et sier Alvise Corner consier sono parliti eri matina e vanno a Nicosia a proveder, et hanno ben peze 1200 di zambeloti salvali a questo efelo, e di altre robe speravano poterle comprar da le nave veniva, et danari non é in camera, et voleno recuperar danari a imprestedo e poner una tansa zeneral in tanto bisogno, da esserli poi restiluidi de li danari de le inlrade si trarà da questo regno di Cipri. Chi dia portar dito presente, ancora non è stà terminato. Lui Capitanio si duo!; fin 8 zorni partirà dito ambasador con il tributo, voria restasse de lì almen per do mexi eie. La letera dii Signor turco, poi li titoli si dà, par sia scrita a di 14 Zugno in . . . Scrive aver trovalo ne li libri di soldan Cauri quel regno esserli debitori di 5 tributi, eh’è ducati 40 milia di zecha, per anni cinque, e havendo per avanti mandalo soi schiavi a dimandar dito tributo, come era il dover di mandarlo, fin hora non li è slà mandato; per tanlo manda il presente protojero di.. ., al qual li dagi diti ducali 40 milia di zecha. E in fin di la letera dice: « Guardale non fale altramente ». Et è drizala a sier Donado Marcelo luogotenente. La risposta si fa al Signor turco. Poi li gran titoli datoli, scrivono aver ricevuto lo suo comandamento c visto ì’ambasador suo mollo alegramenlo, e honorato come si convien a tanto Signor ; per il qual si domanda lì tributi di 5 anni si soleva dar al Soldan di zerchassi. Et si scusano non li liaver mandali prima quando vene l’altro suo ambasador, perché non havevano niun de lì fusse degno di portarli