377 MDXVII. GIUGNO. 378 Di Palermo, di sier Peìegrin Fenier, di 19 Mazo. Come a dì 3 scrìsse, come domino Hugo di Monchada havia falo le robe, erano a Messina, l’usseno reslituile etc. Poi è venuto una letera di una represaja in favor dii castelan di Caste! Novo dì Napoli contra la Signoria nostra, per la qual voleva in-tromcler e luor le dite robe; ma quelli jurali non hanno voluto, dicendo haver prima aulo ordene dal He siano consígnate etc., perchè è boi) mandarle a levar presto ; e sopra questo scrive longo. Item, è letere di 27, di corte. Come domino Hugo da Monchada vien per capilanio zeneral, e à scrito sia messo il suo ben in ordene. Item, de qui questo conte di Monte Lion ha posto questo regno ¡in gran quiete. Vi sono ancora a la corte il conte di Conversano e il conte .... Scrive zercha tormenti etc., e li vechii ne sono in gran summa. Item, è sta conduli 4 na-vilii presi in spiaza romana cargi di panni et altro. In questo Consejo di X fono ....... A dì 20, Sabado. Io in Quaranlia civil al terzo Consejo, conira ogni raxon. Parloe per mi domino Borlolamio da Fin, el li rispose domino Higo Antonio. Persi la causa con sier Zuan Soranzo publico usuraro, e fo fata bona la sentenlia: 17, 8 taja, 6 non sincere. Da poi disnar, fo Pregadi. Non vi fu el Principe Et lelo assa’ letere, che lo tediose, et si fa gran mal a star tanto a far Pregadi, che poi si leze lanle lele-re che non se intende nulla, zoè : Di Corphh, di sier Alvise di Garzoni bailo, sier Sebastian Venier e sier Sebastian Pisani consieri, di 2 Zugno. Come Alcuni zimarioli posti a danizar nostri, per numero 22, di quali ne hanno fato prender 5 di 22 che erano al scojo del Fami, et quelli examinati, come hanno preso navilii e fato gran danni eie.; de che a dì 27 dii passalo lì feno apiear, et atendono aver il resto ne le mano. Scriverlo di la-penuria di quella camera, dove è provisionali de la Zefalonia per mozeli G000 al mese di Sai. Al presente, che quella isola è ridia el è bona camera, saria bon levar dite provision eli Corfú, e meterle a esser pagale a la Zefalonia. Item, al castello dii Bulintrò è minata la mior torre, adeo sora una cisterna di aqua, ch’è slà gran danno. Hanno mandalo a veder per refarla, e ordinalo si fazi lì uno fornazoto di calzine. Item, il Provedador di l’armada, venuto di Candia eri, zonse qui con G galie, et torà una di quelle per mandar a tajar legnami per le arlellarie da esser mandati in Cypro. Item, scrivono che de le robe di la nave Contarina, per avanti sentenliono uno Michali Aurami ducali 500 per averle auto, bora avisa per dito ¡steso caso averlosenientiatoaltri ducati 500; il qual è absenlado. Di novo nulla zè da conto, solum per queste marine si fa mal concelo dii Signor lurcho, qual conquistò il Cayro. Dii dito redimento, di 8. Dii zonzer lì con una fusla di Rodi domino Zuan Baplista dì Nabra non-tio dii Gran maislro di Rodi, va al Papa per nome di monsignor Gran maistro a dirli nove di grande importanza, le qual lo hanno fato dìponer e mandano inclusa; et per barella a posta indrizano diti a visi al conte di Curzola le mandi a Liesna, el po’ de lì a Zara di Iodio in Iodio. Item, manda una letera li hanno scrito al Gran maislro di Rodi. Nola. La dila depositimi e letera dii Gran maislro di Rodi e altri avisi, per averli notadi più avanti, non scriverò qui al presente. Di sier Sebastian Moro provedador di l’armada, date in Candia a dì 25 Aprii, zoè in galia in porto. Come, a dì 3 di questo mese dii Zanle scrissi dove si lovoe la medesima note, et a dì 7 arivoe a la Cania, e de li cavoe la galia Pagana deputata armar in quel luogo, quale non si aria potuto aver cussi presto se non si afirmava de li ; che fo solum a tal effedo. E scorendo, incontrò do altre galie Querina e Bona, qual tulle tre volse reslaseno di fuora por esser de l’isola ; clic se fosseno mirale in porto, senza dubio si aria auto faticha a far redur le zurme. E stando a li scogli hanno palmato e si vanno asciando; si va preparando lo altre Ire galie con diligentia. Lauda quel rezimcnto di soliciludiue, e si poi dir esser expedite ; et per 5 galie si hanno auto li fornimenti, ma il palamento è scarso e tristo, nè le vele e armizi sono troppo boni ; la sexta galia si con -zi, tua resta nuda, e a trarla fuora è forzo aspelar li fornimenti la Signoria nostra dia mandar, che non si ha nova alcuna de epsi, el non è galia non le manchino remi. Scrive, daquel rezimcnlo è slà aliegra-mente veduto e da tutta la nobiltà et populo, parendoli esser confortati per il suspolo haveano di Tarmala turchesca di vele 130 in zercha che era ussita per passar in Alexandria, qual, per camino, dice voler meter a Cao Salamoi) di questa insula. Et lia-vendo lui la cura di assicurar la galia di Alexandria, procurò fusse subilo mandato uno gripo presto in Alexandria a quel capilanio di dila galia con letere modificate, che per dubito di corsari ponentini, dovesse deviar dii solito camiti dentro Cavo Salamoi), ma far il transito di ritorno a questa isola a la banda di ostro più verso ponente il potrà ; et per homo mandato a posta, li sarà dechiarito più particolarmente quel che non potrà scriver di 1’ armata di