53 UOXVII, UAItZO. 54 etiam il zollerai di Laiidriano, et steteno in consulto sopra questa materia. Scrive aver parlalo al signor /.uati Jacoino, justa le letere scritoli, di l'abalia di Gualdo ; è satisfato eie. In questo zorno, fo dito esser nove di Cipro, di 7 Zencr, et di Tripoli, di sier Piero Morexini di sier Batista, di 27 Dezembrio. Come il Signor turco era partilo da Costantinopoli, non con molta zelile, per andar verso Gazare ; et altro no fo dito da conto. Di Chiosa, di sier Andrea Lion podestà, di 8, hore 21. Come era zonto questa sera, a bore 23, li una barca, patron Silvestro dal Mejo, parti cri mulina da Castel de Mezo, lontaii di Pexaro mia 6, qual ha conduto li a Cliioza uno sier Francesco di Za-nelo ciladin di dito loco fuzito con le sue robe, qual esaminato, dice el magnifico Lorenzo lui tulle le zente sue in Rimano, cl la sua persona, el a Sinigaja, Pexaro e Fan; et che eri adite, essendo li a Castel di Mezo, dovea calar le zelile di Rimano per unirse con quelle erano in Pexaro; et poi imbarcalo a bora di terza, senti gran strepilo de arlellarie: judica siano posti a camino. Dice, in Pexaro esser bon numero di fanti e il signor Renzo, et haver eazato fuora di la terra molte persone, et li soldati havea fato ruinc incredibile. El Ducba vechio era con parte de le zente sopra quel di Pexaro a li confini, el nel suo ducalo a li alozamenti con il reslo ; si stima fin pochi zorni una parte et l’altra si melerà in campagna. Dice clic in mar non vi è nessuna fusti o altro legno armalo de lì via sopra quella riviera, se non una barca di nave grossa, la qual acompagna da Ancona a Pexaro vituarie. Letera dii dito, di IO. Come a di... uno parli cri di Ravena, qual li par homo assa’ discreto, qual dice mal se intende li andamenti di queste guerre per esser custoditi li passi, et non si poi andar ili venir e non vi è alcun legno ; el è zonta una barella, parti da Pexaro Venere, su la qual li era uno soldato di nalion albanese, qual referisse esser in Pexaro el signor Renzo e il signor Vitello et uno monsignor Carbon francese, Uniti vasconi et lanzinech e alcuni italiani, ma pochi, da zercha 5000, come loro fanti dicono; Dia lui non crede. E le zente dii Duca vechio è alozale su quel di Pexaro, zoè li fanti spagnoli in parte sopra il ducalo di Urbiu; el che per Pexaro se diceva cl dito Duca havea mandato a dir a quelli dentro venisseno a la campagna. Item, dice è stà parlato di una fusta dii Dueha, qual era stà vista in mar, ma non sa se non di una barella picola, qual era per scorta di le vituarie. Item, scrive dito po- destà, come questa note passò de lì, imbarcati per Ravena, da fanti più di 50 stali con la Signoria nostra, il forzo sono con Zuan Albanese, qual va con la compagnia a la ventura. A dì 12. La malina el Principe non fu in Co- 30 legio; lì duol la gamba. Di Padoa, dii provedador Oriti, di 11, hore una di note. Come è resta lì, dì voler di quelli rectori, per nieler ordene a una materia fastidiosa zercha il far dii Consejo ; et hanno trovato il modo, sicome li rectori scriveno. Da inalimi, Deo dante, si partirà per Treviso, justa i mandali di la Signoria nostra. È zonto uno homo dii signor Governador, di Verona, con una sua letera, li lazi preparar aloza-mento per 100 cavali, voi venir a Venetia, si partirà Veuere, over Sabado, di Verona. È bon farli honor; e si scrivi a li rectori quanto habino a far ; et cussi si è a proposito farli ogni honor in questa terra, perchè lo merita. Item, scrivo voi far alozar 50 bo* meni d’arme di la compagnia di dito Governador li ili padoana, li qual fo mandali alozar a la montagna dii carbon in veronese, non per poder star, ma aziò fosseno più pronti a dar li danari di la taja, come hanno facto; ma, scrive, non si poi farli alozar su quel di Esle e di Montagnana per esser paexe exau-sto per queste guerre, e non li esser strame, c con-tribuirano in danari el dopio di quello è l’bordello di la baucha. Di Milan, dii sccreiario, di 8. Come manda letere di l’orator nostro in Franza, e de Ingallcra. Scrive, è stà con monsignor dì Terbe sccreiario di Lulrech. Li disse esser di Franza, da Paris, di primo, come li oratori sguizari haveano dati li capitoli jurali al Chrìslianissimo re, cl che a dì 24 seguiria certo lo abochamento dì tre reali ; el clic monsignor di Clevers era parlilo da Cambrai c andato a Bruxelles da l’Imperador e re Catolìco, et dovea subilo ritornar; cl che il Re à scrilo a monsignor illustrissimo, qual manderà a comunicharli a la Signoria, ma ancora non è fermo dìi dillo a-bochamento, licei le letere lo digì; dicendo non sa quello seguiria, e bisogna star oculati e forlifichar Milan, come questi voleno far per ogni bon rispelo. Item, di Romagna si ha, Francesco Maria esser deslozato de dove era prima. Item, scrive aver parlato con il signor Zuan Jacomo, qual li ha diio sguizari Ira loro non sono ben d’acordo, et che il Papa e il re d’ingallera ha fato il tulio con l’im-perador non fazi l’acordo ; cl li monslrò alcuni capitoli di nove di sguizari, qual manda incluso. Esso signor Zuan Jacomo si parte e va verso Como,