07 MDXVII, MARZO. 08 dena e Rezo, e di questo à scrito a l’orator suo a Roma parli al Papa; e sono imiti li oratori di Ferara o di Lucha insieme, dubitando queste zente in Ro-magna redute, espedito barano Francesco Maria di Romagna, non si voltino contra di loro. 37 DU dito, di 5. Come manda una letera aula di Ilironimo Bonvixi, qual è col Gran maislro, et ha visto le. ter e di Cantimi, di 8. Come il conto di Potentia era partito da Bruxelles, mandato dal re Catolico in rèame per esser capo di 300 lanze dieno andar in favor dii Papa. Domino Latino, nontio pontifìcio, partì eri; il Ite li ha donato scudi 500. Scrive, la illustrissima Madama è indisposta ; non però l’abi mal da conto. Di Hironimo Bonvixi, data a Crevacuor a dì ultimo Fevrer, drizata a I’ Orator nostro in Pranza. Come questa matina partì da Cambrai monsignor di Clevers per andar a Bruxelles da l’Im-perador e re Catolico per ultimar li tratamenti hanno fato con monsignor Gran maislro, olirà la com-mission l’havea; starà 5 zorni a tornar. E cussi monsignor el Gran maislro etiam lui è partido; poi disnar è venuto qui do lige lontan a cazar e oxelar fin el torni. È restato in Cambrai monsignor il Gran canzelier el il presidente Olivier. Si dice vanno a tratar le cosse dii reame di Napoli per li foraussiti, perchè il resto sono d’acordo. Si dice, a Bruxelles sono oratori dii re di Portogallo, quali tratano noze di darli una dona con assa’ danari in dote, e al fìol madama Lionora senza dota alcuna. È contento quel Re di luor. Sichè questo si dice de lì. Di Milan, dii secretano, venute l’altro zor-no et qui poste, di 12. Come ricevete letere di 15, zercha scudi 6500 esser slit mandati a Brexa con ordene siano ad ogni requisition di monsignor di Lutrech a conto di ducati 12 milia e 500, zoè scudi, si dia dar questa Pasqua, el etiam di Brexa si averi il resto; unde lo disse al thesorier Magret, e cussi a monsignor illustrissimo, qual hanno aulo a piacer siano preparati. Domali soa signoria va a Vegevene e lui secretario va con lui. Item, à ’ulo li sumarii di Cipri ; li ha comunichati, e cussi al signor Zuan Jacomo; et hanno dito haveano de qui il contrario, et li piacque assai intenderli, pregando si continui. Item, il quadro, disse, era in camino, el ringratiò ; ma quello si fa con li tre santi, San Michiel, San Zorzi e San Thodaro, solicita sia fato compir presto. Il conte Francesco Torello, havia col re Chrislianissimo 50 lanze, di ordene di Sua Maestà li è sta casso 25 ; el qual voria venir a servir la Signoria. Dice, il Papa li voi dar condilione, ma più presto serviria la Signoria, et lo lauda assai ; à bona fama. Dii dito secretario, di 12, date a Gambalò. Come ha ricevuto nostre, di 7, zercha la richiesta di domino Latino e la proposta e la risposta fatali, qual conumichò a monsignor di Lutrech. Soa si- 37 * gnoria non dice altro;solum a quel punto « olim duella di Urbin» dimandò quel voler dir quel olim. Li dechiarite, ni altro disse. Poi intrò sul Carissimo Grili, dimandando si l’era zonlo ancora a Venecia, parlando di le cosse quando erano a Villafrancha, e di la gran fazion el fazeva. Item, manda letere de. Pranza. Eri monsignor di Lutrech partì di Milan per venir a Vegevene, alozò a Bia’ Grassa e questa matina. a disnar qui a Gravalon : stari fuora 3 zorni a vena-tion. Scrive aver parlato a monsignor di Terbe, qual li disse aver aviso di Franza esser sia concluso il parlamento di tre reali si fazi a di 24, et monsignor di Clevers tornò di Bruxelles a Cambrai ; poi confìrmato l’ordene, lutti erano partili; et le cosse dii Papa nulla sa. Et disse che ’1 voleva veder di aver aulo l’abazia di Chiaravalle quando l’intese el cardenal Vincola stava malissimo; ma sapendo la dava a so’ nepote cardenal di Medici, non ha voluto perder il scriver. Item, scrive Milan si fortifieha tu-tavia, e a questo effetto poneri un tajon universal a tutti dii Stado, e voleno meter dentro lutti li bor-gi excepto doi, quello di porta Romana e porta Verzelina, quali restano di fuora. Voi far atorno di borgi do bastioni fortissimi et forlifìchar il castello, etiam Lodi, Pavia el Cremona, et a questo sono intenti. Item, scrive il zeneral di Benna li ha dito si mandi a tuor li scudi 12 milia 500 dal sol; e cussi ha scrito a Brexa li mandi. Di Cliioza, di sier Andrea Lion podestà, di 15, hore 17. Come non vien barche; ma per uno Clirisloloro da Lodi parli eri da Ravena, ha inleso che le zente di ambidoi campi scaramuzando insieme, par che li guasconi, erano in campo del ducila Lorenzo, siano partiti e venuti in campo del ducha Francesco Maria con 9 pezi di artellaria. Item, a-spela il ritorno dii suo exploralor ha mandato; et si va ctim dificultà, perchè non lassano passar. Da poi disnar, fo Pregadi per aldir la relatione dii clarisimo Grili, el cussi il Pregadi fo ben in ordene et fossemo numero 220 a una balolation, ca-zadi li parenti di sier Andrea Grili procuralor e lui, che sono zercha . . . Sichè tulli chi potè venir vi vene, et non manchò solum sier Marco Bolani pro-curator, sier Antonio Grimani procuralor, sier Ve-tor Pixani governador. Sier Andrea Trivixan, è a le