17 MDXVtl, MARZO. 18 manda inclusa, per la qual dimanda moza 20 mila biava, zoè orzo, a la mesura di Conslantinopoli, ebe saria moza 28 rnilia, benché loro dicono assa’ più ; castroni 10 milia, bovi 1000 per il bisogno dii suo esercito, pagando però tulio. Li hanno risposto, in l’isola esser pochi bovi, non obslante el semenar; sichè è resta salisfalo. Di castroni esserne pochissimi, e se li darà da li 800 in 1000; et di orzi si scusono averne manda a Venecia bona summa per li eserciti ha convenuto lenir la Signoria nostra con Ira li soi ni-mici, pur si sforzarano servirlo da 15 in 20 milia moza, et hanno ordenà li siano dali a raxon di moza 11 al ducato venetian, el cussi esso orator ha coati li danari lutti in sarafi ; sichè è restà ben salislulo, et hanno nolizà la nave patron Piero de fìarlole, per condurli in Soria. Jtetn, manda una letera dii con-sejo di Damasco, li scrive in questa materia etc. ; il qual ambasador ha donalo a lui luogotenente e uno ramin e una bacineta d’arzento di peso marche 4,... 7 uno tapedo di ducali 5, et una peza di zambelolo di 7 ducali ti. LI li cinque soi è con lui, li hanno donalo una tazela d’arzento, el a li cousieri l’ambasador ha donato meza peza di zambelolo per uno, et al capi-tanio di Famagosla donoe tre lazele d’arzenlo, uno fcltron da terra el braza 7 di atalaso; le qual tutte cosse si manderà a la Signoria nostra ; e si convieu pagarli 1' usura per il presente li converano far a P incontro etc. Sichè partirà benissimo salisfalo. Scriveno, haver nove di 10 di questo, per do jani-zari zenoesi quali parlino a di 7 di Damasco. Dicono |wrle de le zenle dii Signor turco erano zonte a Gazare, dove trovono certo numero di schiavi e fono a le man combalendo insieme ; poi trovono 5000 arabi, quali amazono li turchi eie. Item, hanno »viso, il Signor turco ussite a di 15 di Damasco per andar in persona con il resto dii suo exercito a la volta di Gazara, et mori, zoè schiavi, a l’incontro si fanno polenti con aiuto di arabi; sichè, si lien tra loro Tarano zornata si non questa luna sarà l’altra. Ad ogni modo, dicono il Signor turco non haver con lui ho-meni da fati 28 milia, viti elìce t janizari 6000, e questo per aver mandato zenle contra il Sophi, eh’è bona parte dii suo exercito ; e che le carete in tutto sono da numero 30 di arlelarie con li soi fornimenti, ma erano falconeli picoli ; sichè le cose dii Signor turco sla in gran pericolo, che Dio fazi quel sia meglio per la chrislianilà. Item, hanno, per via di Rodi, di 5, esser zonto li uno orator dii signor Soldan ricevuto da quel Gran maistro con grande honor, qual Ita voluto el fiol fo di Giem stiltan, che era sopra l’isola in uno castello ; el qual fo menato in Rodi I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXIV. con grande alegreza, sbarando arlelarie eie., il qual orator rechiedeva al Gran maistro fazi armada contra quella dii Turco, promelendoli danari etc., et che doveva zonzer uno altro orator dii Soldan, qual portava li danari per far Parmada. Item, scriveno zercha apalli hanno fato de lì in Cypro, cresuti più di Panno passato ducali 3195, et hanno afilà el bay-lazo di . .. ducati 750 a Panno, con dar ducati 1000 avanti trato a uno.....Sanalricho et Jacomo Ne- gron e compagni. Atendeno a voler vender i caxali; ma non trovano compradori a loro modo. È slato pioze; sichè barano bona saxon di biave. Si atenderà a extirparsi le cavalete, et usar il novo modo di arar. Item, mandano inclusa la letera dii Signor turco; la copia sarà qui avanti posta. Dii dito resimento, di 27 Dezembrìo. Come 7* hanno auto una letera di sier Zuan Antonio Contar ini patron di una fi alia di Alexandria, di 2i, da Limissò, qual lì scrìve esser capitato de lì con la so’ galìa per fortuna aula grandissima nel parizo Ira Candìa et Alexandria, et che la galia sua conserva era restata con gran fortuna aula il dì di San Thomado da garbin, et etiam la so’ galìa, mal condìtionala. Hanno provìslode mandarli quanto bisogna etc. Scrive sier Zuan Antonio Contarmi patron, ut supra, di 24, da Limissò, al luogotenente di Cgpri, come la vezilia di San Tornio, a mezodì, navigando verso Alexandria, parse vento dì garbin, e durò il dì seguente, e a bore 2 di note non veleno più la conserva ; unde li fo forzo venir su questa ìxola, et la soa galìa è mal condìtionala etc. Dii dito rezimento, di 30 dito. Come, a dì 22 le galie di Baruto arivono in Famagosla. Scrive la nova aula dii naufragio di la galia Magna di Alexandria, qual per fortuna molò aqua e si aperse in tre parte, e in una barella zonta a P ìxola su la qual mon-tono 83 homeni, videlicet il patron, sier Nicolò Bragadin andava consolo in Alexandria ; di qual ne peri 30, il reslo zonti miraculose a Pisola. E olirà questi do, è scapolà do nobeli, il Soranzo di la Ma-donadi Miracoli et uno Badoer; il resto di homeni erano su dite barche, stati 8 in 9 dì in mar, è morti da fredo et fame. La causa di questo naufragio, perchè la galia era marza. Di sier Vicenzo Capelo capitanio di Fama-gosta, date a dì 30. Scrive il zonzer de li a ... . la barella con li homeni scapolati di la galia Magna dì Alexandria, et alcuni homeni esser venuti de lì a Famagosla, unde subito mandono cari e drapi |>er rìcovrar li dili et farli condur a la terra. Dicono, la 2