3ul MDXVII, GIUGNO. 362 clarissimo Griti; le qual fabriche, a veder quelle rason hanno stenla, si fa per Piovego, et si chiama quelle imposition una eharatn, et a questo tenivano tanti libri, sono numero 21 libri, di qual non hanno potuto veder solimi 10. Recuperano lì alcuni danari, zercha ducati 200, e li mandò a la Signoria. Lauda sier Nicolò Vendramin podestà, che in queste fabriche usa gran diligentia. Item, aveno letere di la Signoria nostra che li cometeva andaseno a Conejan per certe diferentie di la comunità con il massaro; fono et quietò eie. Poi andono a Cividal di Belun, dove trovono molti baveano tochà danari da li comuni per gua-stadori, e tamen non andati ; et fati debitori si scoderà. Item, hanno posto in el flisco una possession di valor ducati 300 di certi rebelli e insieme con certi altri campi afìtada a ben di la Signoria etc. Item, hanno trova uno libro sul qual la comunilà di Cividal è debitora di la Signoria nostra per le colle di Treviso, avanti la guera, lire 11 inilia; e fato exami-•nalion, con efeto non li hanno pagato, chiamono li citadini, i quali recusavano; pur a la (in sarano debitori di la Signoria nostra etiam de le 30 et 40 per 100; e dii censo danno annuatìm al Doxe restano debilori. ^ Item, disse, per la intrada di Treviso ducali 32 milia di dacii, e di corbe ducati 12 milia; in tutto 44 milia; la spesa ducati 10 inilia 800, resta ducati . .. milia. 207 Item, disse poi andono a Brexa, laudando molto quella terra, è un regno, par non sia stà mai sachizata, è molto richa e di gran fede verso la Signoria nostra. Et soleva dir spagnoli, come brexani à le so’ intrade do anni, si poi sachizarli; siche è richa di fede. L’è vero che a la risposta prima di capitoli fata per questo Senato si resenlino molto, come scrisseno a’ soi parenti, credendo li rectori scrivesse a la Signoria; ma poi conzi èrestàsatisfati, et è bon che diebano liberamente hanno trovà brexani liberi nel parlar, ma fidelissimi di la Signoria nostra. Et che in questa guera, quando era soto francesi, 108 citadini feno Consejo a . .., e promesseno tra loro ducati 10 milia, di quali deteno a sier Lunardo Emo provedador ducati 7100; e al tempo era sotto spagnoli, per Axola ducati 22 milia, laudando molto quelli citadini ; è bon lenirli ben edificali, perchè sono signori di li populi, sono richi, hanno i'amegii, ragazi etc. Item, li scrisseno di qui per aver li conli di campo; non li poteno aver. Zercha questo non dirà altro, laudando molto sier Lunardo Emo fo provedador in quel teritorio; era fama di lui, lo hanno trovalo lietissimo. Il qual, quando sier Chri-stolal Moro e sier Polo Capelo provedadori passono di qua da Po fuzendo sguizari, dito sier Lunardo Emo vene a Pontevigo con bon numero di brexani, e si portò ben; fo gran gloria di la Signoria nostra. Hora Brexa era solimi 4 libri, do in la camera in un bancho et do loro hanno trovato, sopra li qual erano debitori di dacii al tempo era quel dominio solo altri, videlicet 12, 13, 14, 15, su le qual erano no-tade le intrade di Brexa; et le valade erano debitore di taje da ducali 3G milia. À fati li debitori ; bisognerà liquidarli. Hanno pagalo da ducali 400, i quali hanno portà qui e dadi a sier Ferigo Morexini patron a l’Arsenal. L’è vero che alcune valade e brexani hanno patido assai; bisognerà con deslreza compartir etc. Dii subsidio dato a’ brexani, restano a pagar ducati 1800, di quali la comunità non ha scosso 350, nè hanno voluto dargeli. 11 teritorio tocha ducali 3000, scossi 1500. L’exator bavia in le man ducali 350, li hanno aulì et mandati a la Signoria. Concludendo, Brexa è degnissima, richissima et fidelissima. È slà mollo tumorali lì, laudandoli molto. Poi andono da Brexa a Crema. Laudoe sier Nicolò da Pexaro, sier Borlolamio Coniarmi fono re-tori de li, e sier Zacharia Loredan, è al presente, ma supra modo il Contarini è slà al tempo di guerra, peste, in gran pericolo, et li vene uno schiopelo de’ a una fenestra, le sehienze li andò a la faza. 1 libri di quella camera fo brusati, pur ne hanno trovà uno, era stà scoso, del 1508, dove la comunità è debilrìce di la Signoria nostra ducati 17 milia. Man-dono per quelli capi, negavano; pur sarano debitori. Hanno fato examination e trovato con efeto sono debitori ; si potrà scuoderli. E molli creditori poveri, chi de un ducato, chi più e chi mancho, dadi al tempo di missier Borlolamio Contarini; li richi è stà pagali, li poveri no; li fa gran compa-sion. Et li hanno dito mandino uno per loro de qui, sarà satisfati. La intrada ducali GG00, la spesa ducati 4400, resta ducati 2200; si trazeva d’intrada ducali .... È stà asolli li Ire dacii; la masena era ducati 10 milia; la fiera ducali 900 e la pescason è di loro eie. Itein, disse qui l’intrada di Brexa, non dita al 207* loco suo, è ducati 41 milia di dacii, poi limitazion e taie 24 milia ; soleva esser ducati 70 milia e più. La spesa ducati 17 milia; resta a la Signoria ducati 44 milia. Poi di sali a Brexa si cava a l’anno ducali 30 milia. Disse di Valchamonicha etc. Poi andono a Bergamo. Si trovono, ordene di di lo Excelentissimo Consejo di X, a far il suo Con-