389 MDXVII, GIUGNO. 390 brexan per ducali 300 a l’anno de intrada. Ave 135 de si, 14 di no, 2 non sincere ; fu presa. Fu posto, per li Savii ai Ordeni, confinar sier Piero Micliiel capitanio di le galie di Barbaria in galia a dì 25 di questo, e debbi partir, ut in parte, solo pena etc. ; et fu presa. Et sier Stefano Contarini, sier Alvise di Prioii provedadori sora l’Arsenal, andono a la Signoria per voler meler certa parte per aver danari per l’Arsenal, e li Savii non li lassono metcr con gran mor-moration di Pregadi, che non si atende a le cosse de mar. Poi fo leto li capitoli numero 1G, porli per li oratori di Corphù. Et primo, sia revochi la parte di non poter navegar solo vento presa dii 1514, per le caxon, ut in primo capituìo. Et a questo, per li Savii dii Consejo et sier Piero Trun savio a terra ferma, se li risponde non potemo levar, ma semo contenti le robe venirano in questa terra da Corfù con gripi e navilii corfuoli, pagino per 2 anni la mila di dacii, come è sta preso nel Consejo di X poter conciederli. Et a l’incontro, sier I'ilipo Bernardo, sier Jacomo Dollin, sier Alvise Gradenigo, sier Francesco da Pexaro savii a terra ferma, e li Savii ai ordeni, non era sier Gasparo Contarini, ni sier Luca Trun savio dii Consejo, amalato, che voleno la parte, con questo ctiam sia concesso il poter condur da Napoli di Romania, Zanle e Zefalonia con nave e navilii nostri e de’ nostri subditi con la mila dii dazio, utsupra. Parloe sier Domenego Trivixan el consier, 223 procurator, e ben, per la sua opinion di Savii; li rispose sier Alvise Gradenigo savio a terra ferma, è in selimana. Andò le do opinion : 11 non sincere, 3 di no, 83 di Savii di terra ferma e ordeni, 92 di Savii dii Consejo. Iterum baiolata : 4 non sincere, 89 di Savii di terra ferma, 91 di Savii del Consejo. Iterum balotata : . .. non sincere, 81 di Savii dii’ Consejo, 99 di Savii a terra ferma, e questa fu presa. E fo quelli fono participi di nave che la volseno; et fo mala opinion, e sarà con pocha satisfatione di ora-lori di Corphù. Il resto di capitoli si baloterano un altro Consejo. In questa malina, in Quaranlia criminal, hesscn-do stà questi zorni piacila, per li Avogadori extraor-dinarii, quel Gasparo di Camerlengi fo preso relenir per Pregadi al tempo di sier Zuan Emo, e per parte presa in Pregadi se dia expedir in Quaranlia criminal, e introduse l’altro eri il caso sier Zuan Dolfin Avogador, li rispose domino Pietro di Oxonicha dolor, et eri parloe sier Marco Foscari avogador, li rispose ozi dito domino Piero. Andò la parte di pro- ceder : 7 non sincere, 11 di la parte, 22 di no, e fo preso di no. Et in questo zorno, poi vesporo, fo fato la justicia di 4 scelesti, justa la sentenlia di sier Filippo di Garzoni di sier Francesco el consier, podestà di Caorle, d’uno vechio, qual se impazò conia fìaslra, e quella maridada, tramò con la tìaslra e soa moglie, losegar il marito ma non li valse, e fo con intelligenlia di la moglie madre di dila pula; a la fin con saputa di uno suo compare, in UI19 boscho dito zenero amazoe. Hor presi tulli qualro e sententiati, fono mandati di qui a exequir la sentenlia. Et cussi questi quatro tulli fono menali su una piala, li do homeni sopra uno loco eminente voltati le spalle l’uno a l’altro, e cussi le dono madre e fia, cridando, per li Comandadori, il suo delieto, et poi menati a eoa di cavalo, et li homeni tajà, in mezo le do Colone la testa e poi squartati, e le femene tagliatoli la testa a lutto do et poi brusate. Et achadete che, domente le erano condute sopra la piata ¡11 Canal grando, fo uno temporal grandissimo di pioza e vento, adeo erano tutte bagnato con quelli erano su la piata; et era sì gran temporal, che nui reduti in Pregadi in Gran Consejo, e si le-zeva le lelere, per dubito tutti si levono, tanla fortuna era, et alcuni veneno zoso di Gran Consejo dove si feva il Pregadi, dubitando etc.; ma poi alquanto passò la fortuna e fu fata la juslitia. Questa nota ho voluto far a eterna memoria. Sumario di una letera d’Ingaltera scrita per 224 Nicolò Sagudino secretano di l’ Orator nostro, data a dì 19 Muso 1517, Urinata a sier Alvise Foscari qu. sier Nicolò. Come avisoe, a dì 5 di l’instante quelle popu-lar suscitatione, ma poi è seguito che è stà sumplo suplicio acerbissimo de circa 20 di tal delinquenti, per la qual cosa questi populari, si homeni, come done et puti, manazavano el usavano ctiam de mane injuriosissimamenle, el ferirno, tra li altri, dui de li nostri servilori. Tamen, mediante la summa juslitia et oporlunissime provision necessarissime a la salute nostra di quel serenissimo el umanissimo Re, le cose sono meglio sedale di quello che si pensava ; per modo che non è stà più udito uno excesso; anzi, per quanto aspela a lui, che [tur li convien frequentar li palazi dii reverendissimo Cardinal e signori, li vien fato più honor e datoli più strada clic prima. Non cessa però lo mal animo loro, et sono chi guardano con torvi ochii ; pur spera in Dio non seguirà altro. Lui si guarda di ogni occasion per la qual po-