535 MDXVII, ACOSTO. 536 fiol dii primo homo di Fiandra, qual è govcrnador di la Fiandra, et ha per zenero monsignor di Clevers. Poi lui orator è zovenc, compagno secreto dii re Catholico, però lo honoraasai. Poi pranzo, il He lo menò in camera di la Raina, dove erano molle dame, e si siete sopra piaceri e sonar di musica, maxime dii nostro domino Dionisio Memo; sicliè si siete 4 hore. Poi, a dì 7, fu fato una zoslra con gran sposa. Zostrò il Re con suo cugualo duella di So-folch. Fo belissimo spetaculo : erano 30 giostradori ; non scrive il modo per non tediar. Poi compita, tutti li oratori veneno a caxa sua, e il Re li mandono a chiamar et invidarli a uno bancheto con molte dame. Et scrive il modo dii sentar dii Re apresso la Raina, eia Raina olim di Franz», soa sorella, da l’altra banda ; poi esso orator yspano e una dama ; si-, che era uno homo e una dama. Fu fata una croden-tiera di lavori tulli di oro; fu belissimo preparamento ; durò hore 4 a tavola. Poi si baloe, e sonando musica, representation, ctc. ; sichè si vene a caxa do hore poi mezanote. A dì 8, ¡1 Re pransò con diti oratori yspani ; poi la Raina eri li fe’ pranso sempre con la musicha dii nostro Memo, di la qual il Re fa gran conio. À mandato il secretano suo per voler parlar et visitar diti oratori yspani; inai ha abuto tempo ; è stati sempre ocupati, licet il dì di la zostra con loro fe’ bon ofìeio. È stato etiam per parlar al Cardinal; si ha scusato non poterli atender. Sicliè da lui non mancha solicitar la materia di vini; importunerà eie. per ultimar la cossa, perchè la perseveranti» voi assai. Scrive aver certo il re Catholico esser per passar in Spagna fra 8 zorni ; tamen l’o-rator francese, è lì in Londra, dice non andarà per non trovarsi danari. À inteso, questi oratori francesi 02 praticha far lige con il Re; vederà visitarli doman, si ’1 potrà da lor saper qualcossa di quello tratano ; et quello averà, aviserà subito. Di Milan, dii Caroldo secretano nostro, di 30. Come il signor Zuan Jacomo à ’uto Intere di uno di Berna, di 24. Come sguizari è risolti voler dar 10 milia al Papa; ma prima votano li danari di ; ....lo pension diano aver, et tre page si so diano mover; ; f ol che li comessarii dii Papa è contenti averne 4000 oltra quelli aulì. Item, il Cardinal Sedunense, era in Costanza, havia mandato a la dieta di Bada fata per aver salvoconduto per esser conira domino Zorzi ili Sopra Saxo, e non li hanno voluto farlo ; c che l’Imperador va a Vormantìa, e li Eleclori di l’imperio sono in Magonza. Il qual Imperador à campo di 20 milia persone conira uno Francesco Maria signor di alcuni castelli, ha sasinà certi merchadanti. Item, è letere di monsignor di Scut, di 28, dal Bo-sclicto, qual scrive le sue zelile vadi a trovarlo, nè aspeli sguizari ; sichè il signor Julio di San Severino vi va con dite zelile. Monsignor di Sise, Fochadera sono ritornati con loro zente dii dito campo dii Papa di qua, e dicono Francesco Maria era col campo a Pexaro; c come è in I’cxaro il conte di Potenzia con 400 lanze spagnole et Vitello con allre lanze 1500 in tutto dii Papa ; et che dito Francesco Maria crii levato e andato verso Rimano, dove era intrato il Cardinal legato con 25 cavali; il qual Francesco Maria ha fanti 15 milia et cavali 2000. Item, scrive, ha comunichà lo nove dii Turcho al signor Zuan Jacomo e quelli signori; ringraziano mollo etc. Item, manda lelere di l’Orator nostro in Franza. Di sier Francesco Corner, va orator al re Catholico, date a Brcxa a dì primo. Avisa dii suo zonzer lì ; non ha ’uto ancora la sua comission; doman si parte, va di longo a Milan; in questo mezo forsi la zonzerà. Di Udene, di sier Jacomo Corner luogotenente, di 29 Lujo. Come, ricevute le nostre lelere, scrisse ai comessarii cesarei è in Gorizia, et manda la risposta li hano fato, qual è in sustanlia che non sanno nulla, e di brieve dieno esser li judici deputali a tal Iraclalion a Mantoa, dove si vederà la ri-solution. Dii dito, di 30. Manda uno aviso auto da li predili comessarii cesarei, è in Goricia, che turchi fanno preparation di corer in Friuli ; pertanto avisano come amici, si stagino preparati. A dì 3. La malina, in Colegio veneno molti zìi- 302 ’ dexi di Palazo, dicendo, per il comandamento di sier Zuan Dolfin avogador fato, che li Avochati extraor-dinarii non parlano per le corte, jusla la parte presa in Gran Consejo dii. . ., et diceano non hanno più cause davanti, perché le parlo non votano meter le loro l'acuità in man di Avocali ordenarii inexperti di le cose di Palazo e di raxon. E fo mandato perei dito Avogador e terminato, per la Signoria, che in le cause zà principiate li Avochati exlraordinarii pos-sino parlar. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savii. Et reJuta la Quaranlia criminal per expedir il caso di Zuan di la Vedoa, lìol di Gasparo, nodaro al dazio dii vin, intromesso por li Sindici di Rialto per aver tolto soldi 2 per botala, che non li veniva, et parlò iterum sier Piero Morexini, qu. sier Lorenzo, XL criminal, sìnico di Rialto; et li rispose domino Rigo Antonio dolor, avoehalo. E posto, per dito Sinico o sier Andrea Marzolo qu. sier Marin suo