Gli MDXVII, AGOSTO. bita etiam ¡1 Papa, Francesco Maria non sia sosle-nulo dal re Christianissimo ; sichè è in sospeto eie. Sono zonte lelerc di capitani yspani, quali, zonli da Francesco Maria, e diteli che erano necessitali a levarse con li fanti spagnoli per andar ajutar il suo Re per li rumori di Sicilia e dubito di Napoli, par esso Francesco Maria li dicesse, poiché voleano cussi 10 volesseno acoinpagnar prima nel stato di Urbin suo; e loro non volendo, disse alinen indusiaseno a levarsi il di seguente, perchè si voleva consigliar con 11 conte Federico di Bozolo, eh’ era alozato alquanto lontano. Et cussi dito Francesco Maria chiamò a sé alcuni altri capitani yspani so’ amici, dicendo questi capitani esser sta subornali dal Papa, pregandoli non lo volesse abandonar ; e cussi li prornis-seno di far, adco quelli tre capitani sono fuzili dal Cardinal Legalo, cl Francesco Maria levò il Papa dava li danari per tre page a questi capitani li voleva luor loro persi; sicliè diti spagnoli li hanno zuralo non lo abandonar et difenderlo; sichè l’Auditor restò in campo e non vi anderà più eie. 11 Papa manda a la Signoria uno suo, zoè lo episcopo di Puola, qual è degno prelato, citadin brexano, di Averoldi, qual seguitava il Cardinal San Zorzi. Domino Manilio Iiali è sta contento levar l’interdito di San Polo ; si farà il brieve, e per lo primo lo manderà. Quel Antonio Zenarin era indisposto; non è stalo da lui; vera doman per levar etiam l’inter-dilo di Cliioza. In questo zorno, post prandium, in Quarantia criminal balolono li X cavadi per li XX Savii, uno di qual dia rimanir scrivali a le Cazude in luogo di Alvise di le Carte; et si sagramenlò li XL, servando la leze di le piegierie. Rimase Nicolò Chiario. 345 A dì 27 Avosto. Vene in Colcgio il nonlio dii bassà di la Bossina con 6 di soi, quali porlono questo presente a la Signoria: do peze di zambeloto di vario color; do peze di... . , do archi et do brene di cavalo, et dete una letera scrila in turchescho, qual fo fata Iradur. El disse, era venuto da parte del suo signor a saludar il Doxe, el li mandava questo presente; et che si lezese la letera, che po ritorneria a dir altro. 11 Principe li feze careze. Siete podio e si parli acompagnalo, nel vegnir e ne l’andar, dai Savii ai Ordeni; el a l’hostaria, la Signoria li fa le spexe. Fo consultalo in Colegio con li Cai di X, mandati li altri fuora, scriver ozi in Cipro; qual à retenulo le nave di Soria. Etiam scriverli zerdia il [morto e altre biave etc. Da poi disnar aduncha, fo Consejo di X con la Zonla, el scrisseno in Cypro el in Candia. Et ventili zoso, vene uno gripo di Ragusi con quel nonlio dii Consolo di Damasco, porla lelere di . . . Mazo, zerdia mandar le galie questo Aprii eie. Item, letere di Candia, di 16 Lujo, e di Oratori vanno al Turco, di 5 Lujo, di Candia, et altri avisi da mar, ma cose vechie. A dì 28, fo Santo Agustín. Li 7 Savii fono in contraditorio con li Governadori di l’intrade zer-clia afitar il dazio di la spina, qual è zorni 24 si scuode per San Marco, perchè li Governadori non voi delivrarlo; el parlò sier Matio di Prioli gover-nador, sier Andrea Mozcnigo dotor, è di 7 Savii; sier Luca Trun savio dii Consejo voi si aliti li ma-gazeni di le malvasie. È terminato vengino li 7 Savii con le soe opinion al Pregadi, et etiam ozi, poi Consejo, a lezerle, et cussi fo ordinato expedir tal cossa. Nolo. Il dazio grando dii vin è a ducali 6Ü milia; qual l’anno passalo fo dato per ducati. . .. e si perde ducati 7000. Fo lele le letere da mar vechie, e parlato zercha le galie di Barulo, si le dia andar, over indusiar questo Aprii ; sichè si convegnirà venir al Pregadi a deliberar. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Falo proveda-dor a lo Biave, in loco di sier Antonio Sañudo, compie. Tolti 4, Ira li altri sier Domenego Capello, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Nicolò, e non passò. Item, G di Pregadi vechi ; pur introe sier Nicolò Vendramin, fo podestà e capitanio a Treviso, qu. sier Polo, qu. Serenissimo, mai più rimasto per Gran Consejo in algún locho. Cazeteno do con titolo di Consejo di X : sier Alvise Pasqualigo, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Filippo, et sier Francesco Gontarini, Cao dii Consejo di X, qu. sier Polo, e altri assa’ di questo anno fati per danari, tra li quali fo sier Zuan Antonio Dandolo, è di la Zonta, qu. sier Francesco, qual si afaticha sopra i presoni zà anni.....senza alcun salario. Fu posto concieder licentia a sier Lorenzo Pi-xani podestà di Este, possi venir in questa terra per zorni 8, lasando in loco suo uno zentilhomo con la condizion dii salario. Balolà do volte, fu presa : G58, 93, 7. Poi Gran Consejo, si reduse la Signoria in Colegio di Savii, e vi fu etiam il Principe, per aldir zercha il dazio di la spina. I)i Eavena, fo una letera di uno di Friul, di 2Í dì questo, scrive a sier Lunardo Emo el consier. Come era venuto aviso a quel Governador de lì, che Vilcllo Vitelli con 200 cavali et 3000 fanti era andato per socorer il Borgo, qual da Francesco