165 MCCCCCV maggio. 160 dor in arnia’, havendo arnia la sua galia, e levalo banco, fo confina in galia, et partirà fin do zorni ; el li fo dala la sua commissione. A dì 17. Fo consejo di X, per caxon di le aque, con la zonta. A dì 18. Fo gran consejo, et Jo fui in eleclione. È da saper, in questi zorni era grandissima carestia por tutto, il formento valeva ducati 2 il ster. Erano venuti qui oratori diversi di lo nostre terre por fermenti. Et zonse stera 20 milia formento, che fo una optima nova ; et sier Piero Venier, quondam sier Domenego, lo un mercha’, con la Signoria di slcra 20 milia formento di Cicilia, a lire 5, soldi 10, a darli in li soi tempi ; et fo optimo merchado per la Signoria. A dì 16. Fu in collegio electo uno auditor sopra le diferenlie di madona Fina, in loco di sier Francesco Bragadin, è andà podestà a Brexa, sier Zuan Corner, quondam sier Antonio. 1 * A Verona era grandissima carestia di biave, valeva il formento lire 8 il minai. Veneno oratori a la Signoria, per aver tormenti, Benon dal Ben e Francesco da Branzon, et ne ebeno certa quantità. Item, poi vene il marchexe Lunardo Malaspina e domino Andrea di Pelegrini, doclor, a questo efìeeto, et ne ebeno stera 500. Et a Verona quasi acadete remor per tal penuria, colpa di sier Piero Contarmi, podestà, che ha lassato trar assaissimo biave etc. A Padoa vai il stor padoan uno ducato, ut padoani haveno di la Signoria stera 300; conclusive fu gran carestia universaliter per tutto. E la Signoria nostra fè grandissime provisione ; e il mereba’ fece li Pixani dal bancho, et sier Stefano Contarmi, fu observato ; quello fece sier Hironimo Pizamano. di tormenti di Barbaria, non ave loobo; si non era Cypro e la Cicilia mal si aria facto; et le semole si vendeva soldi 18 il ster ; li villani manzavano erbe. El modo di V audientia, data per il papa a li oratori veneti. A dì 5 mazo fu data audientia publiea a li oratori veneti, quali se conduseno a palazo, con la fa-meglia sua, ben in ordine de vestimenti, et altri ornamenti, adeo che da tutti fu judiebata cossa bellissima ad veder, lntroducti iu concistorio, basorono de more, con grandissima....., i piedi, la mano et la galta a la beatitudine pontificia; reducli poi al loco suo, per domino Hironimo Donato, doclor, de chi fu l’ofitio, cetatis ratione, fu explicata unaoratione latina Amatissima, et de gravità, de sententia, de elo- quentia, et depronuntiatione.acfoo che meglio non se haria potuto desiderar. Finita la oratione, fu resposto, por la sanctità dii pontifice, con grande gravità quanto se conveniva ; et reducli poi a piedi de sua sanctità in corona, fu facta venir la fameglia ad uno ad uno a basarli il piede, che por la numerosità et qualità sua parve a tulli grandissimo ornamento. Hoc facto, fu acompagnala la sua sanctità in camera del papaga’ a despararsi. Portoli la coda domino Bernardo Bembo, doclor et cavalier, ratione cetatis; et havuta la benediclione, da quella preseno licenza. Et acompagn.ito el reverendissimo cardinale Grimani a casa, rimaseno a disnar con la signoria sua, da quella cussi invitati et tenuti, il qual convivio fu lautissimo et sumptuosissimo. A dì 19. Fo consejo di X con zonla di le aque. 72 A dì 20. Fo gran consojo, fato luogotenente... A dì 21. Fo consejo di X, con la zonta di le aque, et fono li XV deputati al colegio di le acque, justa la parte presa 1’ altro eri noi consejo di X, qualli debano andar, con li savij sora le aque, a veder la Brenta, im padoana et mestrjna, et poi in co-tegio di la Signoria, con li savij e li cai di X, debino terminar tal materia, el li XV deputati pono esser tolto di ogni officio, et etiam di quelli dii consejo di X, qualli fonno questi : Sier Domenego Beneto, fo consier, quondam sier Piero, Sier Lunardo Grimani, fo savio dii consejo, quondam sier Piero, Sier Piero Capello, fo cao dii consejo di X, quondam sier Zuan, procurator, Sier Lorenzo di Prioli, fo consier, quondam sier Piero, procurator, Sier Hironimo Morexini, è di la zonta, quondan sier Carlo, Sier Marin Zustignan, fo provedador al sai, quondam sier Pangrati, Sier Hironimo Duodo, fo patron a l’arsenal, quondam sier Piero, Sier Piero Moro, fo patron a l’arsenal, quondam sier Cabriel, Sier Slephano Contarmi, fo cao dii conseio di X, quondam sier Bernardo, Sier Alvixe Arimondo, fo cao dii conseio di X, quondam sier Piero, Sier Luca Querini, fo provedador al sai, quondam sier Marco,