181 MDXVII, APRILE. 182 Tornay. Poi lui Orator parlò zercha li frali di San Spirito per l'abatia di Brondolo, et come il reverendissimo episcopo di Treviso, qual è per diti frati, li havia dato instrulion. Et il Papa disse: « Non sa-pemo nulla ; forsi poria esser sta ben impetrala. Saremo con il Cardinal Santi Quatro. Parlandoli di questa abatia, qual è anni 100 e più che diti monaci la posiedono, e saria luorli il viver etc., il Cardinal disse assà parole, e averla impetrata con raxon » dicendo aver fato uno brievc di quelli frati foraussiti di San Spirilo possano viver su quel di Chioza; da-nando esser sta cazati fuora di dito monasterio di San Spirito; et lui Orator dicendoli pur questa abatia non esser vachada etc., lui Cardinal disse, ad ogni modo i frati ha torto per il breve dii Papa Julio, clic ogni 15 anni dieno pagar la anata e questi non l’hanno pagata, sono caduti dii beneficio; la qual è in lansa ducati 150, sicome li monslrò per uno libro, dicendo : « Son contento, per amor di la Signoria, clezino uno judice di qui in corte, si vedi dejure ma lui voi riservarsi li fruii ctc., dicendo scrivesse a la Signoria di questo, e in hoc interim non innoveria cossa alcuna. Et a la fin, li disse aver fato questo a sugeslion dii prolhonotario Bentivolo, dicendo: «Parlateli vui, domine orator ». Di Romagna, le cosso sta al solilo ; di Francesco Maria nulla si ha ; Zuan Paulo Bajon è partilo, è andato a Perosa. Dii dito, di 17. Come era stalo a visilalion di P orator galico, qual li disse aver lelerc di suo fra-telo Lodeva, di 5, da Paris, che nulla li scriveva, solum del partir di P Imperador, dicendo : « Che homo è questo Imperador ? ». E disse di quello si dicea per Roma, che il Clirislianissimo re preparava guera conira il re d’Ingaltera; e disse quel Re non ha voluto restituir Tornay, clic era uno capitolo, che consumato fusse il matrimonio, li restituirla Tornai, dolendosi ehe’l Papa havia mandalo in Ingaltera quel fra’ Nicolò, ch’è sta per suo nome a la Cesarea Maestà et al re Calholico. Di Romagna, si ha il Duella è fuora di pericolo. Di qui si zercha trovar danari et si opera Gisi, Armelini e altri. Scrive, è letere di campo, come do fanti el dì de Pasqua inlrati in chiesia per comunicharsi, et dimandali si erano con-fesali dal prete, disseno de si el sono comunichali ; uno di qual statini morite, e l’altro diventò come balordo, e ussilo fuora de la chiesia statini morite, * et hessendo voluto portar in chiexia, mai fu possibile Io potesscno portar; per il che il Papa ha mandalo a far processo di questo. Item, scrive è lelerc dii Consolo di Napoli e di uno altro con alcune nove più copiose, vidclicet come 8 dì da poi Pasqua partirano tì oratori, vano al re Calholico, 5 per li sezi et uno per il populo; el come le zente yspane vieneno in ajuto dii Papa, è aviate verso PApruzo, e come il majordomo di monsignor di Clevers, venuto in reame per tuoi- il possesso dii ducalo di Sora, à auto la terra, ma la roeha ancora si tien per Francesco Maria de la Ruvere olim duella di Urbin ; il qual majordomo è lì in Napoli amalato. Etiam il marchese di Pescara, per nome di aragonesi, va al diio re Calholico. Eri inanellò il reverendo episcopo di Malfeta, stato amalato i zorni ; havia fama aver assa’ danari. 11 Papa à trovato ducali 5000. E come il secretano Bembo è stalo a caxa di lui Oralor a dirli il Papa scrive uno breve a maestro Lalino suo et maestro Bernardin Perolo per recuperar certi danari ha inteso esser qui a Venelia in mano di alcuni, pregando la Signoria li dagi ogni favor. Item, il Cardinal Monlibus li à parlato come erano sia trovati in Brexa, unde lui voleva farli dar una indulgentia, et però prega la Signoria li fazi restituirli dove prima erano. Di Napoli, dii Consolo, di 11. Come il conle di Montercal si partì per andar al governo ili Sicilia con le galie, e il marchesa di Pescara va al re Calholico; si parie poi doman. Il signor Prospero Colona è venuto qui a Napoli, sialo a Bari a visitalione di la Duchessa. Item, de lì si parla di le cosse di Romagna eie. Item, è letere di Taratilo e Palermo, il Tureho aver auto il Cayro, e il Soldan con 10 mi-lia mamaluchi esser scampato. Item, come l’armada dii Turco era zonta a Cao Salamon e de lì partita, tolto il parizo per Alexandria. Item scrive, dii suo canonicità, ha inteso il Valier suo adversario essere andato nel domo di Padoa e aver lollo il possesso; si ricomanda. Di Roma, per letere par ticular di 10 et 17, di Riero......da Sihinico, a sier Hironimo Lipo^nano. Come il Cardinal di Ragona andava in Fiandra dal Re per caxon dì cose di reame, e il Papa mandava il Contino col capeio al Cardinal novo in Fiandra. E Lascari non va più al Soldan. Il eardinal Corner à auto dal Papa l’indulto di dar beneiìcii, zoè canonichali, di Padoa, c voi dal Papa, venendo a Venelia, la lcgalion. Il vcscoado di Malfeta, il Papa l’Ita dato a suo nepote Cardinal Cibo, e il Papa averà ducati 10 milia di olicii havea dito Malfeta. In questo zorno, zonse sier Andrea da Molili qu. sier Marin, sier Zuan Nadal qu. sier Bernardo, sier Sebastian Vcnicr qu. sier Thomà, sier Alvise Lore-dan qu. sier Marco et sier Vicenzo Zantam di sier