605 UDXV1I, AGOSTO. 006 dato a chiamar, et se havea principiado a moversi con zenle, ma leniva el non aspelaria el Signor lurcho et scamperia, come 1’ ha falò de le altre volte. L’armata prima di galie e fuste numero 20 con Curtogoli andò verso Alexandria e mirò per la bocha di Roselo, e parte per Damiata su per el Nilo è andata al Cayro; el qual Curtogoli stete zorni 5 in Alexandria. Et scrive, si aspela intender il camin ari fato l’altra armala grande novitcr usila. La galia capitatila di Alexandria era ben carga; e-tiam molli coli su la nave .... patron Nicoleto 340‘ da Liesna, el forzo zetizari, et fino a dì 4 dii presente non era partita, per esser zà molto tempo tulli li navilii retenuti in quel porto di Alexandria. Ma domino Nicolò Bragadin, consolo, era partilo di Alexandria a di 19 dii passalo, et era montato al Cayro a lo illustrissimo Signor lurcho per obtener licenlia di la dita galia. Era sta ben veduto, e, come à inteso dal sopradito e da uno Antonio da Milo abitante in Venelia, qual era sopra el dito galion, che de brieve si aspelava in Alexandria esso Consolo con la licenza. Dii dito capitanici di Famagosta, di ultimo Mazo. Come manda letere dii Consolo di Damasco con uno suo messo, qual è per prolungar la muda de le galie per tutto Aprii, e lauda, perchè venendo avanti, non sarà specie da far el cargo. Per letere di 23, da Baruto, di V instante, si ha nova dii Cayro, come el Signor lurcho, avendo già dato principio ad inviarse per Damasco, per cerle cause che variamente se dice, come il luto a bocha per il lator di le presente s : intenderà, par esso Signor se havea alquanto interleuuto; tamen desidera ritornar a Damasco. Et hanno, di 12, da Damiala, come erano letere di Alexandria, di 9, che la galia capitatila era ancor de li in porto, et il Consolo zà molti zorni era al Cayro, nè havea ancora auto licenlia. ltem, per uno naviglio dii Jova, zonto lì in Damiata, e partito da fresco di Venecia, hanno inteso di brievi erano per expedirsi li Oratori di la Signoria nostra destinali a la presentia de esso Signor lurcho. De qui le campagne in questo regno mostrano questo anno oplinia saxon de biave; ma ultimamente non si crede; ha dato fuora la cavatela e fato danno al fermento e gotoni in molli lochi de l’isola per non esser stà provisto a questo; ben è vero li orzi non hanno auto danno alcuno. Di sier Bortolamio Contarmi e sier Alvise Mozenigo el cavalier, oratori vanno al Signor turco, date in Candía a dì 2 Lujo. Come dii Zaule scrisseno il suo navegar: cri zonseno de lì e parlino immediate. È zonlo uno hregantin di Cv-pro con letere dii Consolo di Damasco, e uno nontio; qual consultato con quel rezimento di Candía, hanno aperte le letere per saper qualcossa di andamenti dii Signor, perchè de lì in Canditi nulla si poi saper di Alexandria per esser stà retenuli tutti navilii e barche mandale; sichè aeelererano la soa navigatimi, partendo de lì a dì 3 per Cypri. Et manda iu nota la depositici) dii nonlio dii prefato Consolo nostro di Damasco. Relatione dii nontio dii Consolo di Damasco. 341 Zacaria di Coleoni nontio dii magnifico Conso- lo di Damasco, parlilo da dito loco a dì 17 di Mazo con letere credenlial di sua magnificentia, di quel zorno, mandato a la Illustrissima Signoria, referise come era venula nova a Damasco che zercha zorni 8 inanzi, el iiul elio fu de isbech Mirchblr, quale era armiragio, et a la presa dii Soldati era fuzito, ritornato con grande numero di arabi al Cayro, havea dato grande rota a’ turchi clic, si atrovavano nel Cayro, adeo che il bassa havea auto fatica di retirarsi in castello. Item, che il Signor turco, quale si atrovava a Saladia, doe giornale Iontan dii Cayro, a la volta di Damasco, dove era voce che l’era per condursi, inteso il caso sopradito, se era levalo et andato al Cayro; et fuora de la terra si havia posto con lo exercilo. Item, che la galia presa di Alexandria fino a’ 12 del predilo mese non era licentiata, et il Consolo non potea aver audien-tia per la liberation de quella. Di Candia, di Oratori, di 2 Lujo, tenute fino a dì 3. Come ho scrito di sopra, avisano il loro zonzer de 11, e insieme con quel rezimento le* xeno ìetere di 8 Mazo, di Damasco, di sier Al-inorò di Frioli, et fono dii Consolo nostro di 7; di Cypro, dii Locotenente et Consieri, di 19, a loro rectori diretive, per le qual avisano el Signor turco esser quieto e pacifico Signor di lo Egyplo e Soria, extiricto ex loto el nome de’ schiavi. Scrivendo, soprazonse Zacaria expedito dal predilo Consolo, con letere di 17 Mazo, et manda la sua relatione. Scriveno, ozi si fornirono e doman si leverano per continuar il viazo. E circha la accusatone di quelli di la Sfachia, hanno auto il processo formato per questo rezimento, et a dì 3, bore 18, si leverano.