183 JIDVXIf, APRILE. 184 Zuanc, stilli a Lordo, parlino a eli 1G de Ancona. Da i qual ¡illesi corne il duella Lorenzo era li alozato in casa del consolo nostro, cl era slà trapanato do volte et steva meglio; sicliè non é vero fusse morto ; e come il campo dii Papa era rotealo verso Pexaro per le molion seguile tra oltramontani fanti e italiani, c die de’ oltramontani ne fo morti assai. Et come Guido Rangon era al governo di Pexaro, dove loro veleno mirar, a di .. , il signor Renzo e il Cardinal Bibicna; e in Fan era il signor Troylo Savello; e come è carestia dii viver. Il campo dii dueba Francesco Maria era verso li monti e gUaza-vano, et liaveva abOndanlia di Viver el una llo-rida zelile, sicome intesene quel dii Papa mal in ordine. A dì 22. La matina, non fu il Doxe in Colegio, videi ice t è varilo, cl si è raso la barba fin 4 zorni ; vera in Colegio. Vencno li Oratori di Bergamo tulli 12, ai qual, hesscndo li Cai di X in Colegio, li fo ledo la dilibe-ration fata eri in dito Consejo di X zercha la soa cxpedilionc. Tamen, ni un ni l’allro si conlentono; pur arano pacienlia cl rilorncrano a caxa loro a exc-quir tal delibòhitioile. Vene domino Latino Jovenal nonlio dii Papa eoil • letere di credenza dii reverendissimo Cardinal Santa Maria in Portico legalo dii Papa. Desiderava esser servito di do barche longe, qual di soi danari vói armarle in questa cita nostra e senza alcuna spesa di la Signoria nostra ; là qual cosa hesscndo servita li sarà mollo a caro. El per sier Francesco di Garzoni consier vlcedóxe, li fo risposto questa cosa per le leze nostre si convlen dar con li Conseghi. Si vederia, e si li risponderla poi. Fo senio a Verona al provedador Gradenigo, clic zonto sia sier Murili Polani camerlengo, qual si parti eri sera, dagi ficòiitia a sier Bendo Marin, fo pa-gador in campo, qiia! è restalo per far l’oficio di Camerlengo. Fò alitilo, per la Signoria, l’abate di San Zorzi con sier Piero Soranzo qu. sier Zuane e sier Ztian Capello' qu. sier Francesco, per certe posscsion eie. 100* Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta per certa materia di presenti, jusla l’aricordo di sier Andrea Grili proeurator savio dii Consejo, qual è in sctimana, clic voria far a molti signori francesi e Clever e Gran maestro e altri ; et fo disputato asai et nihil conclusimi. A dì 23, fo San Zorzi. La matina, il Principe non fo in Colegio. La Signoria alditc l’abate di San Zorzi, per la lite ut stipra. Vencno li Oratori di Bergamo a tuor lieentia ; paflirano. Di Chioza, dii Podestà, di 22, hore 22. Come da terra niun pareva che venisse di Romagna : solum a quella bora era zonto una barella con la mojer di domino Bernardin Pcrolo, vien a stanziar a Vetielia, partì da .... , per la qual si ha inteso le zenle esser a li alozamenti, come scrisse per sue di 1G, le italiane alozalc a Castel di Mezo, le oltramontane a Novelahi. Il Dticha verino alozalo a la Pieve e le Tavarnele eie., e sla su far curane ogni di. Da poi disnar, fo Pregadi ordinato per la Signoria, clic li Savii non voleano venirvi; ma si reduseno in Colegio a consultar li capitoli ili brexaili de. Fi fo leto le lelere venute in questi zorni, et una Di Hong aria, di sier Alvise Boti dotor ora-tor nostro, di 25 Marzo. Come la Maestà regia li ha mandalo a dir et quelli governano, per domino Alberto Duna, come turchi erano corsi su la Dalmata vicino a Spalato facendo molti danni, e dubitavano mollo di perder Glissa, eh’è uh castello di grande imporlantia. Per tanto pregava la Signoria se li desse ogni ajulrt, dillo castello non capitasse in man di turchi. Itcm, quel Re non à risposto ancora al breve li scrisse il Papa in maleria ebristiana, dicendo, questi non usano risponder cussi presto. La dieta è risolta, et l’hanno rimessa a ridursi questa Santa | di Mazo. Fu posto, per li Consieri, poi leto una suplication dii marchese Zuan Filipo e Ilironimo Malaspina cita-dini veronesi: cum sii che dii 1512 seguisse uno atrocissimo caxo, che essendo il qu. suo padre ve-chio ad una villa sul colognese dita Rovere, fo la note da alcuni incogniti trato dii leto, cavatoli li denti, datoli molte ferite et morto, et poi Lutato nel pozo, ut in Suplicatióne. Pertanto voriano li fosse dato laja, *07 óferendosi pagarla loro, lire 2000 a chi acuserà do-mcntc non siano malfatori. Et per li Consicri fu posto la dita laja, ut in parte ; et fu presa. Ave .... Fu poi leto una lctcra di rcctori presenti di Pa-doa.coine hanno trovato uno processo non expedito, formato al tempo di sier Balista Morexini e sier Andrea Trivixan el cavalier loro precessori, eontra uno Matio Vicentin di la villa di Murilo, per la morie in caxa soa di sier Antonio Arimondo qu. sier Nicolò, datoli 14 feridc. E benché non sia procesado, voriano libertà poter quello bandir di Venezia et terre e lòchi di la Signoria da parie di terra con laja lire 1000, ut in litteris. Et per li Consieri fu posto darli lai libertà, e presa.