IC3 MDXVJI, APRILE. 1G4 falò signor Soldan, ol visto cl bene examinato tulio diclo excrcilo, deliberarono non ritornar più ne la 92' terra, quin imo |)er quanto se divulgava, andono a la presentia dii Signor lurcbo, facendoli intender che saria mollo meglio al proposito suo veder de inlrar ne la terra da la parte superior di quella, come parte più debole, per non li esser arlellarie, nè alcuno altro presidio. Dcmum, havendo esso Signor lurcbo ordinalo ......'lo exercilo, posti prima da circba 4000 arabi et da po’ quelli li schiopelicri el arlelarie, etpostrcnmm cl resto de le zentc, et aproximandosi con questo ordine a la terra, si incontrò in li ma-maluchi del signor Soldan, qual erano da 10 milia in zircha. Et essendosi aproximali, li arabi, essendoli cussi ordinato, si abassarono lutti per dar loco a li scliiopctieri cl altre artelarie, con le qual furono investili dicli mamalucbi. Et durata la bataglia per spacio de due bore; faclo gran strage de’ dicli ma-maluehi, el prcfalo Signor turco intrù victorioso ne la terra, ne la qual fu fata grande occision de li mamalucbi restanti, insieme con le femene loro et fioii. Et dopo questo, si dice che ’1 signor Soldan ftizite con zercha Ire in qualro milia mamalucbi; nè si sa dove el sia fuzìto. Subzonzendo questo ex-ponente, dopo la victoria vene voce come el prelato Signor lurcbo era sta morto da alcuni dei sui in una moschea; et per questo, inlesa tal nova, in Damiata fu facle gran fesle; ma questi! fu, per quanto se diceva, simulata invention del prefalo Signor lurcho, ma per qual respclo non si sa. Vero è clic a li 28 del diio mese de Zcner andorono in Damiata 4 turchi con el flamburo del suo Signor, facendoli intender la victoria obtenula ; per il che tulli quelli populi li detono obedientia, et dicli turchi furono acccplali ne la terra de Damiata, dandoli obedientia per nome del dillo Signor tureho. Da poi, a li 8 do Fcvrcr, andò li in Damiata uno subassi acompagnato con altri turchi numero 10, Ira i qual erano qualro janizari, et miralo diclo subassi no la terra, fece far publice proclama de la predilla victoria, comandando che tulli li dovcsscno dar ob-bedientia per nome dii Signor lurcbo. El qual su-bassi fece inlromeler lo armiraglio, tracimai), et dìo-dar de diclo loco de Damiata, imponendoli expresse che immolliate dovesseno andar al Cajero et apre-sentarso a la presentia dii Signor lurcbo. Fece edam proclamar clic ciascuna nalion dovesse securamente praticar et contentar, perchè li sarà faclo bona compagnia. Dimandato come era (radala la nalion veneta: disse esser ben traclata ; subzonzendo che, hessendo lui per parlir de Damiata nauti el zonzer del prefalo subassi, pagò li soi dreli el dadi; ot essendo azonlo 93 cl diclo subassi et volendosi partir, fu iterimi re-chiesli dal cadì dii loco dreli e dacii, el havendoli lui pagali per avanti al figliolo del dito cadì, ave recorso al prelibato subassì, el qual, aldite le raxon sue, deliberò che ’1 fusse absolto, havendo pagato una altra volta. Dimandalo so ’1 tochò Rodi e quanto è che parlile de lì, disse de lì è partilo zà zorni do. Dimandalo che’l sa de l’armala turchescha, dice clic volo numero 30 andorono al Fischo a l’incontro de Rliodi, dove steteno zercha mese uno, et erano vele quare numero 12, galie 10, et lo resto fusle grosse, exìstenle capilanio Curlculli ; et zà zorni 15 se levò dal ditto locho dii Flisco e andorono in cerio porlo de Simìo. Et in el zorno che la dilla armada turchesca se levò dal Fisco, se levò etiam dal porlo de Rhodi vele 17 con intention de andar a investir dieta armada ; de le qual vele erano nave numero 10, galie 4, bregantini 3 ben in ordine de artelarie et homeni. Et cussi ambe dille armale se Irovorono insieme zà zorni 9 in lo aquo de dillo loco de Simìo, et la ditta arma rhodiana era sotovento, el immediate lo do nave, che erano le mazor de la Religion, introno per mezo de l’armata turchesca cornbalendo, et le altre velo rhodiane orano molto lontano da lo soprascrite due nave, dubitando deacoslarse; et tunc una de le galie lurchosche, bastarda, (rase uno colpo de bombarda a raso de aqua et dete a una de dite nave ot subito molò aqua ; dìi che acortosi uno de dieta nave, discese e slropò lì dove molava la dita aqua, et tunc deliberano dì tornar adrìedo diete nave, vedendosi esser in pericolo senza poter far fruclo alcuno. Et ita tutte dite nave rhodiane lornorono adriedo et introno nel porto de Rhodi, el la dita armada lurchescha tornò in diclo porto de Simìe. Et questo è quanlo dice saper del lutto el sucesso. Die 15 suprascripto. Piero de Micono, patron de gripo, liabila qui in Candia, chiamato, ut sapra; et domandalo de donde se parlilo, et quanto tempo è, dice che se parlile de Damiata e andò in Cypro et poi a Rhodi, e da Rhodi qui. Del tempo veramente se partile de Damiata, dice che fo a lì 10 deZenaro proximo pre-torìlo. Dimandato che, sa dir zircha la armala dii Signor lurcho, dice che, trovandose esso constilulo a Rhodi a li 0 dii presente mese, vele dieta armada turchescha, qual era da vele 32, zoè nave numera 8 93*