il MDXVII, MARZO. 42 dì do oratori dii Chrislianissimo re, è in corlc, il Papa ha ’uto letera dii Calholico ro di queslo, qual 10 mandava a’ dilli spagnoli, li quali non l’hatmo voluto veder. Item, «le qui è parlilo domino Camillo Triulzi governador de la compagnia di esso signor Zoin Jacomo, va a Parma sopra quelle zelile, et il conte Hugo di Pepoli locolenenle di la compagnia dii doxe di Zenofl, et li ha dillo si dubita di sguizari, perchè queslo Lulrech 11011 lien con loro eie. Et li Ire Cantoni lieneuo le do (erre di queslo Slado, ha mandato de qui a voler esser restaurali di alcuni lochi erano di quella juridilion ; per il che è sia conienti sia visto di raxon, et è slà manda de qui domino Lion Bolin sopra la diferenlia a veder eie.; ch’è signal non voleno lassar diti lochi eie. IH Verona, dii provedador Gradenigo, di 5. Come ora parlilo de li il suo clarissimo colega Orili per venir a repalriar. Va prima a Lignago. Zercha i darii grandi, non si trova chi li voghilo. Ila scrito a Padova e Vicenza per veder de aver daziari. Item, 11 capitano di Soave è venuto li. Voria levar le soc liolcle a quella camera, come si leva ; aspeta di questo ordene. Da poi disnar adunchi), fo Pregadi et lelo le dile teiere, e di più Di sier Vicemo Coltello, va capitario a Famagosta, date a Rodi a dì 28 Novembrio. Come, essendo con la nave capitato de li in quelli canali, li parse andar iti terra a visitar il Gran maestro, dal qual li fo fato bona ciera ; e scrive coloquii auli insieme. E die le cose del Turco prosperava havendo auto tutta la Soria; et che non lien schiavi siano per ricuperarlo, nè più |»er difendersi al Cairo, ancora clic dicono voler far exercilo; et che I Turco ha mandato a preparar grossa armala a Conslanli-nopoli; et clic lui in Kodi sarà in ordine et in gran * forteza, el havia mandalo a luor hoineni in Pranza et a Napoli, over in Sicilia. Arà una bona armata di nave et galie; sichè non lemcdi lui, dicendoli: « Famagosta so è mal in ordene, ha poca custodia », dicendoli : « Proveditor, provedete. So quello che dico, non vi fidale ; il Turcho dà bone parole per far il falò suo, come fece al Soldati, che lo leniva in parole el feva quello intender al Sophi, poi li ha tolto il Slado; sichè provedè a Famagosta ». Dii dito sier Vicemo Capello capi tauio dii regno di Cypri, date in Famagosta a dì 18 Dezembrio. Come, con durissimo navegar e con gran fatica, tandem zonse a Saline a di 6 di questo, e spazò una barella a Barolo a dinotarli le galie venivano. Andò a Nicosia per esser in consulto con quel rezimento et avanti l’intrasse nel rezi mento; el non feno nulla per la forlifìcalion di Famagosta, aleuto la povertà di quella camera ; et zà 4 mesi che sono tal nove si doveva aver fato qualche provisiot), el aver numero di fanti, per esser quel regno di Cypri di grandissima importanza a le cosso di la Signoria nostra. E lochò le parole dii Gran maislro, li disse : « La Signoria non si fidi del Turcho ». El scrive, a di 13 inlroe nel rezimento el li bisogna assa’ cosse. Manda una poliza; suplicha li gi sia mandà dile monilion el qualche homo da capo. De lì sono fanti ‘250, a li qual ha l'alo le monstre; non bisogna al presente cassar alcun, ma sono forzo clic lavorano et hanno mojer e (ioli; de lì voria altri 300 fatili. In la terra sono da anime 4500, de le qual non si Iroveria 500 da fati, per esserne morii questo anno da 700 per il malajerc; e voria se li mandasse uno inzegner et 8 bombardieri. Scrive, zonse ile lì, subilo nitrato nel rezimento, uno oralor dii Signor turcho con presoni tre homeni da conto, con uno comandamento al locotenenle dii Signor in forma di letera, voi biave, castroni, boi etc. L’ha mandalo in Nicosia ben acompagnato. Si ha aviso di le cose di Soria, di Barulo, di 11; da Tripoli, di IO, come il Signor turco si meteva in ordene per andar con l’esercito verso Gazara, tamen non li crede, per andar poi a luor il Cayro. Si moverà avanti lempo novo. Si dice ha persone 3*2 milia; altri dice 40 milia. Se intende cl signor Soldati novo al Cayro fa etiam lui exercilo di schiavi, et è aeordà con arabi e machademi, e vien verso Gazara per esser a la zornata col Signor turco; qual etiam, per opinion sua, lien non sarà. El se ¡illese le zelile dii Soli aver dato certa rola a le zente del Turco a li confini verso lui. Aspela la barella esso capitanio mandoc a Barulo, di la qual averà aviso vero. Si dico il Turco aver da 8000 janizari con si; et chi dice 16 milia. De qui a Famagosta è colli 1600 speli«, et la galia arà suo cargo ; e se non era una nave zenoese, qual è a Tripoli, ha levalo assa’ colli numero 1000, ariano auto cargo e più dii dovere, ch’è molli anni non saria slà si bona muda. Questi disturbi fa danno; et a Tripoli sono sede some ‘200. Di sier Nicolò Bragadin, va consolo in Ale- 23 xandria, data in Famagosta a dì primo Zener, ricevuto, a dì 5 Marzo 1517, fo leto una lettera, la copia di la qual è questa ad lilleras : Serenissime Princeps et excellentissimc Domine, Domine colendissime eie. Non posso se non con grave cordoglio et ini- i