409 iinvvu, GIUGNO. Sier Toma Coniarmi, fo di la Zonta, qu. sier Micliiel........119. 90 Do deputarti andar a Padoa a examinar dove si habbi a far uno castello, justa la parte. f Sier Andrea Orili procurator, savio dii Consejo.........173. 19 Sier Zorzi Emo procurator, fo savio dii Consejo.........86.107 Sier Andrea Trivixan el cavalier, fo ea-pilanio a Padoa, qu. sier Toma procuralo!' .........96. 82 f Sier Zorzi Corner el cavalier, procurator 124. 57 Sier Lunardo Mocenigo, fo savio dii Consejo, qu. Serenissimo. . . . 70.102 Sier Christofal Moro, fo podestà a Padoa, qu. sier Lorenzo.....48.131 Sier Antonio Trun procurator . . . 59.128 Sier Antonio Condolmer, fo savio a terra ferma, qu. sier Bernardo . . 37.147 Sier Domenego Trivixan, el cavalier, procurator, savio dii Consejo . . 107. 72 Sier Polo Capelo el cavalier, savio dii Consejo, qu. sier Vetor .... 105. 73 Sier Hironimo Justinian procurator . 75.109 Sier Hironimo da cha’ da Pexaro, fo ca-pitanio a Padoa, qu. sierBeneto pro- curator.........83. 89 Sier Lunardo Emo el consier, qu. sier Zuan el cavalier.......69.113 Sier Ludia Trun, savio dii Consejo, qu. sier Antonio........58.121 Et fo licentiato il Pregadi a hore 23 senza far altro. È da saper, che se intese questa malina che à Piove di Sacho era sta amazà sier Alvise Donado qu. sier Francesco da’ villani, et ferito uno suo parente da cha’ Bolani, e questo a una festa, volendo meter di mezo a certa custion si feva tra villani. * A dì 26. La malina, essendo el Principe in Colegio, vene Zuan di Saxadello, conduto novamente, et parlò con li Cai di X, mandati il resto fuora, et siete molto; legno parlasse zercha Ravena e Zervia. Da Milan, fo teiere dii secretario nostro Caroldo, di 21. Come a di 18 scrisse, poi eri ricevete do Ielere di 16, una drizala a l’Oralor in Pranza, qual à expedita per le poste regie, l’altra drizala a lui con li sumarii di nove dii Turcho, et debbi continuar ancora in slar lì a Milán secretario nostro con il signor Zuan Jacomo, che ringralia molto di la bona existimalion si fa de lui. È stato dal signor Zuan Jacomo, e comunicatoli dite novo lurchesche. Soa signoria disse aver questo ¡stesso per uno di Rodi, partito zà 18 zorni, e più che il re di Tunis havia mandalo a dar ubedientia al dito Signor turcho ; et disse che è da temer di la fede di esso Turcho e di la pocha provisione fa christiani, dicendo quella Signoria faza provisione di galic, e munir l’arsenal vostro. Rispose esso Secretano, la Illustrissima Signoria non inanellarla far dii canlo suo, purché li altri principi facesse il dover suo. Etiam comunichoe dite nove a monsignor di Seul, e il suo locolenente si parie doman per andar in Romagna con parte de le sue lanze in aiuto del Papa, et il resto o lui vi anderà driedo; ma prima voi aspetar ordene dii Legalo, sicome scrive. Monsignor di Sisa è in dito campo dii Papa; qual scrive che di acordo si tratava con Francesco Maria non è per seguir. Et Camilo Triulzi, per diferenlia venula con il conte Hugo ili Popoli, con la sua compagnia è partito di Romagna, e questo perchè dito monsignor di Sisa favorizava diio conio Rugo ; et vien de qui a Milan. Item, manda una lelera con avisi di Pranza, scribi al signor Zuaii Jacomo, per uno ch’è a Paris, e pralicha in dia’ del Gran can-zelier. Item, scrivo à ’uto nostre lelere zercha le querele di brexani per le inovation fanno cremonesi nel fiume di Ojo. Dice per avanti di questo parlò a l’illustrissimo Lulrech, qual fo contento si mandasse uno del Senato de qui e uno per la Signoria nostra sopra luogo a rimover le novità fale ; et cussi, a richiesta di uno brexan fo lì, nominalo Zuan Baplista Dalbiano, richiese non fosse milanese ma francese, pur dii Senato, dimandando monsignor di la Rozela; e cussi questo lo depu-lado. Poi brexani non li [»arse far allro. Et manda la letera li scrisse, a dì primo di questo, li relori di Brexa in questa materia, e sopra questo scrive longo, ut in litteris. Sempre farà cavalchar questo deputalo per il Stado di Milan supra loco, a lai1 quanto è dito di sopra. Vene l’oralor di Pranza con li Cai di X; tra-tano certa materia, credo intervenendo le cose dii Papa e dii dueba di Urbin etc. La copia di la letera di Franza sarà scrita qui di solo, et però non noterò il sumario; è assao avisi degni di saper. Fo assolto e rimesso a far l’arte di nodaria, per tutti 6 Consieri, Borlolamio di Pedreli nodaro, a-tenlo la povertà sua; qual a di 10 fo casso.