421 MDXVII, LUGLIO. 422 era hore 22, et non si potè concluder nulla. Erano in lista numero 27. Sichè il Concistorio fu disciolto; et zà quelli che ’1 Papa havia promesso farli erano a Palazo venuti, e alcuni fatosi zà la chierega, e portato le barde in seno e tajato li capelli, e zà poste le arme di questi cardenali per Roma con il capello di sopra; sichò è restati con fastidio. Di che il Papa è alterato, e voi farli omnino, se non tutti, almen 12, overo 13. E Mercore, a dì ..., sarà concistorio per questa cossa, et non farà alcun nostro vendian. L i mazor parte di chi è eleti, sono per danari. Lui Orator non mancherà far il tutto col Papa avanti Mercore ne fazi qualche vendo, licei la Signoria non habbi scrito mai di questo far cardenali, come lui Orator ha richiesto, perchè saria bona cosa poter mostrar al Papa dite lelere. Quel nonlio dii re Chri-stianissimo zonto ozi, èstà dal Papa con l’orator dii Re predilo et uno di la comunità di Zenoa, per la liberation dii cardenal Sauli. Esso orator di Pranza à ’ulo ¡etere di la corte, di 15, da Mians. Come a l’ultimo del mese il Re saria a Itoan ; né ha altro di novo. Francesco Maria è a Osino d in quelli contorni. Le zenle dii Papa col Legato sono ite a Monte Feltro brusando eie.; conira le qual ditto Francesco Maria ha mandato alcune bandiere di fanti. Il Papa, dize, ha ’ulo lelere, come li vien in suo ajuto il Viceré di Napoli, e quest’allra setimana sarà; e quel don Hugo di Monchada parli col ducila Lorenzo e andono in campo dii Papa, spera aver li spagnoli sono in campo di Francesco Maria, ltem, scrive, questa matina sopra uno caro è stà menali per Roma quel Zuan Balista da Verzei e Marco Antonio maistro di caxa dii cardenal olivi di Siena, e conduti per alcuni lochi e con tenaje afoeliate erano tanajati, et poi conduti apresso ponte Santo Anzolo fono api-chali, et poi tirati zoso e squartali, e i loro quarti 239 posti sopra dille forche, dove barano a slar tre zornk Et uno Paulo Aguslini, è stà in queste pratiche con diio Marco Antonio maistro di casa di Sauli, è slà confinato in galia. Le pratiche continuano di trar a grafia li do. Li beneficii di do cardenali non è slà dati via ancora; ma ben ha dato quelli dii cardenal olivi di Siena, d domino Petro Bembo à ’uto la badia di Villa Nuova in veronese. Scrive, è stato dal cardenal dii Flisco per exequir le letere di la Signoria nostra scritoli per li frati di San Zane Polo; il qual prima crete la Signoria volesse fusscno in observan-tia, poi, inteso la conlinentia di la letera predila, disse manderia per il zeneral, al qual parlerà. E perchè dito zeneral è di nominati a esser cardenal eleclo, non è tempo di parlarli di questo ; et essendo fato cardenal, mancherà dii zenerafcito. Itevi, domino Agustin Gixi lo ha pregato la Signoria l’habi per ri-comandato per li aiumi vien a Venecia, e non li vien observati li soi capitoli, et cadauno ne porla alumi. Di Napoli, di Limar do Anseimi consolo nostro, di 20. Come è letere di Corfù de lì, il Signor lurcho esser stà rebatù dal Cayro dal signor Soldati, tamen si ha poi il contrario; e che ’1 re di Tunis li dava ubedientia, e averli mandato danari. Itevi, il Viceré, di ordene del re Catholico, va in ajulo dii Papa con le zente ; anderà in l’Aquila. Item, è zonlo de qui Basilio di la Scuola, come scrisse dovea venir. Da Milan, dii secretano Caroldo, di 27. Come ha ricevuto nostre letere, qual l’ha mandate in Pranza, ltem, eri il signor Zuan Jacomo li disse esser zonti do capitani di sguizari a dirli venivano 6000 sguizari venturieri per andar a servir il Papa, e sariano fin 8 zorni a Pavia ; e che si leniva una dieta a Bada, dove tratavano venir 10 milia, e voleno esser con le zente francese uniti etc. Di Udene, di sier Jacomo Corner luogotenente di la Patria, di 19. Come, havendo recevu-do le lelere de la Signoria nostra col Senato dovese far proclamar tutti li contadini pagaseno li afilli e desseno le intrade a i loro patroni sotto pena de pagar un’allra volta, e cussi fe’ publicar lì a Udene, Cividal e altro in dila Patria; mule è venuti molli di dilli contadini a dir per loro non mancherano di darle. Et li hanno portati do mandali (aioli per li commessari cesarei, sono in Gradiscila e in Gorizia, che li comandano debano portar dille intrade in Gradiscila, suiposna de., come hanno fato l’anno passalo; li qual mandali mandano inclusi: uno fato a li homeni di la Villa Visentina, l’altro a li homeni di la villa de......Per tanto suplica la Signoria voy avisarlo come si habbi a governar. In questo zorno, a hore 21, in Venelia fo uno calivissimo tempo di pioza, vento e tempesta, e durò fin hore 23, poi si aquetò; ma cazete una grandissima aqua sopra la terra. A dì 2, fo la Madona. Fo grandissima pioza 239* la malina, pur Colegio si reduse, et nulla fu da conto. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-lendum. Di Candia, /o leto letere, venute l’altro cri, vechie, di sier Marco Orio ducha e sier Marco Dandolo dolor et cavalicr capitanio, di 21 Mazo. Come, per la nave patron Andrea Negro, Si-