MOXVII, GIUGNO. 400 mia 12 lontan di Corfù, pessimo ajorc, non è da spender in fortificarlo eie. Li rispose sier Andrea Orili procura tor, savio dii Gonscjo. Poi parlò sier Antonio Grimani procurator, qual non lauda si spenda un soldo se prima non si compie Castel Nuovo di Corfù, ch’è la chiave di quella isola, e saria bon minar il Bulinino e far lì uno caxon. linde, sier Lu-nardo Venier, sier Silvestro Memo, sier Francesco Landò savii ai Ordeni messeno risponderli, che compito la fabbrica di Castel Nuovo, si provederà di riparar dito loco dii Butiutrù ; in reliquis voleno la parte di Savii. Andò le parte : una di non sincere, 4 di no, 70 di Savii, 104 di tre Savii ai ordeni; e questa fu presa. Fu poi balotato li altri capitoli di Corphù in volle... e risposto; qual si andava aconzando secondo era aricordato ai Savii. Et dii castello di Santo An-zolo, ch’è su l’isola, clic poi la morte di uno Eugenio castelan, qual è in vita conferma per il Gonscjo di X, 228* che scino conienti loro elezino dito castelan per il suo Consejo. Item, elezino il Camerlengo va a scuo-der per l’isola, con salario di ducati 20 a l’anno. Item, loro fazino i sopracomiti, olirà quelli confir-madi per questo Consejo, e altri capitoli. E uno capitolo voleano di l’interprete liavia ducati 50, qual per sier Antonio Condolmer synicho li lo tolto tal salario eie., li fo risposto per adesso non ne par de e-xaudirli. Et cussi tutti 15 capitoli fo presi con gran fastidio dii Consejo. Fu posto, per li Consicri, Cai di XL e Savii ai Ordeni, mandar ducati G00, da esser trati di le camere nostre, a Corphù a quel rezimento, e farti in tornesi da esser dati et spesi in la fabrieba di Castel Nuovo et la cavazione dii porto : 7 di no, et fu presa. Et fono invidati a compagnar la Signoria in chiesa a messa Zuoba, a dì 26, ch’è il zorno di San Marco, li deputati a compagnarla; et licentiato il Pregadi a bore 22 in zereha. Nota. Li Provedadori sora l’Arsenal sier Stefano Contarmi et sier Alvise di Prioli, voleano meter alcune parte di luor danari da le camere per bisogni di l’Arsenal, et li Savii non volseno mctesso. In questa matina, in tre Quarantie, reduti per il caso di scrivani di le Cazude, Alvise di le Carle, Ga-sparin et Nicolò di le Carle; et sier Marco Antonio Oriti qu. sier Homobon et sier Lion Venier qu. sier Andrea provedador absenti, e li Avogadori di co-mun et li Provedadori sora i ofìcii e cose dii regno di Cypri, sier Zuan Francesco Badoer di sier Jaco-mo, sier Marco Antonio Bon qu. sier Michiel, et sier Piero Morexini qu. sier Francesco, parloe primo sier Nicolò Salamon l’avogador, et fe’ una bona rcn-ga, et fo dà principio a lezer le scriture. Sono processi di carte ...... Si anderà ogni matina continuando tal caso. A dì 23. La matina, il Doxe non fo in Colegio, tamen non sta mal. Vene sier Vetor Michiel, venuto podestà di Bergamo, vestito damaschili cremexin, in locho dii qual è andato sier Zuan Francesco Griti, et referì dii suo rezimento. Fo laudalo, de more, da sier Francesco di Garzoni vicedoxe. Vene uno orator dii marchese di Mantoa, nominato domino Donato di Proti, conte et cavalier, con letere di credenza a la Signoria. Prima ringratioe di l’honor fato a suo Ilo), de che resta illegalissimo a questa Signoria ; l’altra perchè la Signoria mandò a questi zorni passati de lì Lorenzo Trivixan secretano, con suo letere per il caso di la posession havea ile lì Michiel Malumbra citadin de qui e fato citadin mantoan e de lì abitava, comprarla per ducati 3000 da esso marchese, qual è morto, e il signor l’à tolta in sì, dicendo à il statuto di Mantoa che voi non si nossi, morendo, lassar beni stabeli ad altri che man-toani; sichè è venuto qui per star a raxon eie. Vencno li oratori di Corfù, ai qual fo leto li capitoli presi ; ringrationo la Signoria di la expedilione. Fono expedite letere, per Colegio, a Padoa,justa il breve dii Papa, di 12 di questo, che debano su-spender l’intrada di Santa Maria Madalena di Padoa di l’ordene di Frali alcmani, aleuto che quelli di Mara n non lassa scuoder le intrade di Persenise al reverendo domino Andrea Lipomano di sier Iiironimo, prior di la Trinità etc. Per tanto li redori debano dir a quelli, che se dito Lipomano non haverà lo soo intrade di Persenise, se li darà di quelle di Padoa. Etimi fo scrito a Udene, il Locotenente mandi a intimar tal breve al capitanio di Maran et mostrarli la copia, aziò, non lassando aver l’intrade predicle, se li darà di quelle di Padoa, justa il breve dii Pontifico. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta sopra far il Consejo di la cita di Verona, e steteno longa-rnente suso fino boro 23, et expediteno. Quello ler-minono noterò poi di solo, inteso l’habi. Achadetc ozi, che volendo andar nel Consejo di X, per esser di la Zonta, sier Marco Bolani proeura-tor vechio, di anni 86, el più vechio zenlilhomo di Venezia, si non primo il secondo; il qual è più mexi non vi è stato in dito Consejo di X; et andando suso la scala del pozuol per andar in Gran Consejo, dove si reduse el dito Consejo di X, cadete indrio copa alcuni scalini, facendose non podio mal. Fo portato