125 MDXVII, MARZO. 126 In Gran Consejo. Podestà a Verona. f Sier Alvixe Contarmi, fo consier, qu. sier Andrea....... 829.34-4 Sier Lunardo Emo, el consier, qu. sier Zuan el cavalier .... 551.602 Sier Piero Badoer, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Albertin dolor. . 326.825 Non. Sier Andrea Magno, fo consier, qu. sier Stefano . . . . ........ Non. Sier Zuan Badoer dolor el cavalier, è ambasador in Pranza......... Et sei altre voxe fo fate. Fo posto, perii Consieri, una parto, decliiaration di la parte di le oblation; la copia de la qual sarà scrita qui avanti, lela per Borlolamio Cornili secretano, et ave 94 non sincere, 99 di no, 651 de si; et fu presa. Fu posto, per tre Consieri, sier Fauslin Barbo avogador, sier Vicenzo Zorzi, sier Zuan Batista da cha’ da Pesaro auditori nuovi in loco di cazadi: atento fusse intromesso per sier Cornelio Barbaro et sier Zuan Francesco Mozenigo auditori vecbii, una sentenlia fata al zudegà di procuratori in favor di sier Piero da Canal qu. sier Nicolò dolor e altri consorti, e contra sier Troylo Marzelo e altri consorti, però sia preso, per esser caso di gran impor-laulia, li sia dato le do Quarantie civil ogni volta si veguirano a scontrar, ut in parte; et sier Zuan Francesco Mozenigo, l’auditor veehio, andò in renga per contradir se li loleva la soa jurisditione; ma per non impedir il Consejo, fu posto una al contrario. Di Corphù, di sier Alvise di Garzoni baylo, et Consieri, di 15 Fevrer. Come, per uno galion vien di Cypro con formenti di raxon di la Signoria nostra, patrono Piero Vasallo, venuti per far biscoto; lì qual è zorni 20 partì di Cypro, dice che a Millo à parlato a uno paron di uno schierazo trovalo de lì, qual li ha ditto aver visto a Galipoli 40 galie dii Signor turco armate a Costantinopoli, el si adunava con 30 vele di Curtogoli corsaro; et che a Galipoli era sta retenute tulle nave e navilii per cargar di ferri da cavallo e altre monition per il campo dii Signor turcho; tra le qual nave era la nave di Coresi. Item, dice era a Tenedo galie 30, capitanio Curtogoli, over vele, le qual aspetava la dita armada per unirsi insieme. Dii dito regimentó, di 17. Scrivono zerclia la nave di Nicolosi presa per ¡I galion di Messina a- presso a......et mandano un capìtolo de nove scrìte por Nicolò Soliano citadin corfuato, da Rosela, di 2 Dezembrio, recevute in quel zornò 17, drízate a suo zenero domino Batista Pelretin el cavalier, il qual capitolo è questo. Il Gran turco è col campo a Damasco; il Soldán asuna danari quanto el poi per far exercito e andar contra dito Signor a li passi di Sait et Malatia, dove era 20 milia arabi con 1000 mamaluchi a custodia; et erano arabi assai in so’ favor, e ne dia ussir di altri con fama non solum vo-leno devedar li passi, ma etiam cazar il Turcho di Damasco; et che al Cayro atendeno a far gran numero di artellarie, zoò bombarde grosse et scliio-peti ; et che nel campo dii Turcho è gran malalie. Poi dito reziiuento scrive saria bon continuar la fabricha di Corfù por ogni respeto, ussendo armata dìi Turcho. Di sier Sebastian Moro provedador di Varmada, date in galia apresso Corfù, a dì 17 Fevrer. Come ha ricevuto nostre letere, con copie di leterediConstantinopoli, zercha ì danni fati per nostri a’ subditi dii Signor turcho, e vadi in l’Arzipiela-go eie. Scrive, è lì solum con quella galia, sopraco-inito sier Zuan Contarini, qual le zurme è in gran calamità, bisogneria darli sovenlione; etzonla sia la galia Marzela, cli’è a Cataro, andera in le aque di Candia per levar qualche galia armata de lì, et exe-quir li comandamenti nostri etc. Dii dito, di 6 Marzo, ivi. Eri zonse la galia Marzela venula di Cataro, et cussi si leva con la dila galia e la Contarina per andar al Zante poi in Candia, e con qualche galia armala lì in Candia andar in l’Arzipelago, sì per onor de la Signoria nostra, come per pericolo di corsari. Poi va a Schiati e Schy-ros etc. Item, dice, lì a Còrfù se ritrova una galia sotìl nuova; sla mal cussi. Item, à inteso l’intrar di la Signoria nostra in Verona ; si ralegra. Dal Zante, di sier Polo Valaressoprovedador, di 17 Fevrer. Come, a Coron e in la Morea è nova il campo dii Signor turco a li passi del deserto per andar al Cayro esser stalo a le man con le zen-te dii signor Soldán, et aver lajà a pezi 12 sanzachi dii Turcho con loro compagnie. Item, il Sophì esser su le arnie e aver buia zoso e tajà 12 ponti a li passi, aziò turchi non possano passar. Item, esser zonti do olachi in la Morea, con comandamenti dii Signor, voleno dì 7 caxe uno homo vadi in campo, over su l’armada si fa a Conslantinopoli; li quali vien spojati e vardati le braze e gambe aziò siano forti ; per il