G41 MDXVII, SETTEMBRE. 642 è sta fato in questo modo : che in campo dove era Francesco Maria, fo el dito convochado in una camera insieme con Federico da Bozolo et lo episcopo Avelino nontio dii Papa ; che in quel mezo spagnoli 362* erano in qualche tumultuazion, donde Francesco ussite di camera lacrimando, dicendo: « Non posso rimaner d’acordo » et loro capitani yspani, partilo, concluseno li capitoli, in li qual el Pontifice asolve di le censure esso Francesco Maria e la soa compagnia ; lassa galder le dote e donazion fate a le done madre et moglie di ditto Francesco Maria, videlicet fate 3 anni avanti. Fi li spagnoli, sono a Santo Ar-chanzolo, il Papa promete dar li danari de le do page in mani di domino Ugo di Monchada lo viceré in Sicilia, e à ’uto che li daghi il Stado di Urbin a li prefati spagnoli, et in questo mezo loro spagnoli va-dino a recuperarli dito Stalo. Et do cause danno li capilanei aversi acordalo: l’una per andar ajutar il suo Calholico re per li tumulti di Napoli e Sicilia ; l’altra per aver domandate do page a Francesco Maria dii suo servito, e lui averli risposto non poter dargele; ma la vera causa é sta per li danari li promete dar il Papa. Li qual spagnoli e capitanio è sta molto vituperati aver fato sifata cossa. Lo episcopo Avelino è zonto qui a Roma con uno, fo zeneral di frali di Chiaravalle, insieme con do capitani yspani, et il Papa ha ratifichato lo acordo sopradito; e il Papa doveva partir per Viterbo e altri lochi a li solili soi piaceri, e non si parie. Francesco Maria mandò a prender li passi va al suo duellato di Urbin, et havia mandato a far zenle su dito duellato, et lia con lui guasconi e lanzinech e li italiani e assa’ cavali lizieri; siehé, si lien, si sarà su le arme; et é sta qualche tumulto fra spagnoli e li altri fanti. Il Papa ave a-viso che, olirà li 4500 lanzinech venuti, ne erano altri 3000 lanzinech che venivano, unde li mandò incontra a far soprasedeseno per lo acordo faclo. L’orator dii Chrislianissimo re à letere, come il car-denal di Syon era con li soi su le arme, et cussi da l’altra parte el Soprasaxo con più numero di sguizari ; si lien sarano a le man, benché li cantoni li habino mandato a dir non fazino, e le loro di-ferentie siano rimesse qui a Roma per esser dipendente di cose ecclesiastiche. E letere di Fiandra, come il re Calholico lino a dì 20 di questo non era montato in nave per passar in Spagna : chi dice per i tempi conlrarii, e chi per scusa una 363 sua sorela era amalata. Item, ha visto letere di la corte di Franga, di 15, di uno agente di uno cardenal è lì a Roma, et per esser copiose di nove, le manda incluse. Scrive diio Orator, esser lì ve-I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIV. nuli alcuni scolari napoletani a domandarli se a Pa-doa si lezerà questo anno nel Studio, perché a Napoli sono molli scolari quali veriano a studiar a Padoa, per esser li do doclori legisti, uno morto l’altro tolto nel Consejo. Scrive, in quella hora ha inteso li capitani spagnoli sono in campo, stali qui, aver dito a Francesco Maria, aver tratà col Papa 10 acordo come oratori di lui Francesco Maria, et Francesco Maria dicea non era il vero, e montoo a cavalo e andò dove erano li guasconi ; li qual, visto venir, di mala voja si messeno tutti in armo et con lui si è reduti nel Stado de Urbin. E al Papa ha mandato a dir diti spagnoli, che si ’1 voi, anderano a tuor quel duellalo di Urbin per Soa Santità ; e il Papa li ha risposto « è contento vadino », e li voi pagar ogni mexe, et auto el Stado, li darà le do page promesse. 11 Papa é di molto mala voja; si vede convenir acresser spexa, che si credeva esser fuora. Item, la letera di Pranza, di quel agente dii Cardenal. ... è a Roan, data a dì 25 Avosto. Scrive, in lo acordo fé’ il re Chrislianissimo con l’Im-perador, fo che desse li beneficii al cardenal Santa f, et quello teniva di la caxa di Foys, e restituirli uno castello in Pampalona el leniva, et il regno di Na-vara al Re l’ha via prima, ch’era di Foys; la Raina fo sorela di monsignor di Foys fo morto a Ravena. Item, come erano slà inlercepte le lelere di lo episcopo di Lodi ; et di questo sguizari scriveva a’ ve-nitiani. Il nontio dii Papa fece una oralion e dele la spada e capelo al Cliristianissimo re; al qual li fo donato scudi 500. Scrive, di monsignor di la Gisa stato orator in Anglia, era tornato; e che monsignor de la Soja ha maridado do soe fiole, una in monsignor di Obigni capitanio di scozesi, l’altra in monsignor de Istach. Il Re fece una brava intrata in Roan. Li fu fato represenlazion e feste, c presentato sia a Soa Maestà, come a la Raina, Gran Maestro, Gran canze-lier, monsignor di Lanson et altri, per assa’ valuta. 11 menor presente é slà ducali 500. Il duella di Geler 363 ' ha roto 300 lanze dii re Calholico, et ha preso la Frixia, et é in llanda. Il re de Anglia ha mandà scudi 100 milia et 8000 lanzinech va in Barbante, li quali voleno il paese per loro. Eri si sposò la (ia di monsignor il Gran maislro in monsignor di ... . 11 re Chrislianissimo è alteralo contro Zenoa per non averlo voluto servir di scudi 150 milia. E letere di Polonia, come quel Re ha dato una rota a’ tartari. 11 ducila di Alba si marida in la qu. raina di Spagna, fo sorela di monsignor di Foys fo amazato nel fato d’arme di Ravena ; siché de raina vien duchessa. 11 conte Francesco Sachedin à preso......; ha dato 41