683 MDXVII, SETTEMBRE. 684 perchè brexani dicono esser in grandissima raxon e aver li inslrumenti che francesi li ha promesso pagar ; per tanto saria boti prender qualche asela-mento. Poi parlono zercha scriver, per il Ilo, al Papa non entri in nova guerra, e li poi bastar questa F ha fato, in la qual ha speso assai ; ma il He voi . prima aver una altra letera di campo per saper il seguito. Item, li disse erano venuti dal Re do vestiti a la spagnola con barba, dicendo erano ambas-satori dii re di Tunis, e li portò una letera scrita in moresco, i qual dissello il Turclio aversi insignorito dii Cayro, et che ’I vuol luor l’impresa con Ira uno di questi tre lochi, o conira . .. . o Italia, o Alemagna ; per il clic lui, re di Tunis, dimandava ajulo a Soa Maestà, prom olendoli restituir tulli li presoni christiani l’ha, che sono assai, et farsi chrislian, el soloposlo a Soa Maestà. Et che la Christianissima Maestà, dubitando non fusse vero, lì ha risposto che quando ditto Re manderà honoralo ambasador richiedendoli questo, li risponderà cosa li sarà agrata. Questo dubita, perchè non si ha lìdato di questi, et li ha fato uno largo salvaconduto per la venuta di diti nmbasadori; i qual do è partiti. Item, il Re ha scrilo a Zenoa non voi il dominio di quella terra, non havendo utilità ; et voi, come ha scrilo a monsignor de Sauri, è governador a Zenoa, voi zenocsi pagi la spesa di la guarda dii castelo, over rocheta, el scudi 30 milia di spesa, et dar a l’anno a Soa Maestà scudi 40 milia. Item, scrive, il re Calholico, per avisi si ha, ancora non è partilo per Spagna. Il Christianissimo re è partilo per Arzenlon. Eliam fono teiere di Franza, di V Orator predito in li Cai di X. Da Milan, dii secretarlo Caroldo, di 19. Come manda teiere di Pranza. Questa malina parlò col signor Zuan Jacorno, qual era mollo aliogro, dicendo aver auto aviso di Pranza, il Re si contenta dii suo governo, e li piace l’honor l’ha falò a l’orator nostro Corner e la dimonstrazion fa verso la Signoria nostra; et lo ringralia di quello à falò, dicendo cussi bisogna far e non come fa monsignor di Lu-trech, che parla conira li oratori di sguizari con gran superbia. Disse, il Re andava a Molines a balezar il lìol dii Gran contoslabde. Li comunicò lui Secretano le nove di Constanlinopoli e Cypri. Li piacque quello disse Forator dii Turco « con amici il suo Signor non 387 stimava danari »; et a questo proposito disse di Lu-Irech, cussi doveva far lui. Poi disse, il cardenal Se-dunense esser parlilo di le terre di sguizari, perchè el si acompagnò con l’ambasador dii Papa, e a questo modo el si salvò; nè ullro scrisse di novo. Po leto una teiera di sier Luca Faìier podestà di Porto JBufolè, di 12. Come, havendo uno per homicidio in le man in presoli, e il podestà di Uder/o voleva fusse solo di lui, hor una note ve-neno zercha 200, scalono le mure dii Iodio, el con forche sopra la loza poste veneno a la lorre dove era in presoli el prefato homicida, e lo Irazeno fuora et mencio via; erano armati tulli de. Per tanto domanda darli taja, per non haver polulo saper chi sono siati. Unde li Consieri e Cai di XL volseno meler darli libertà dar taja ; ma il Consejo li parse di novo essendo tanto numero non si saper chi fusse, et non volseno li Consieri mandar la parte. Fu leto una letera di V Orator nostro in corte, di 5. Come il reverendissimo cardenal Vincula ha rononcià l’abazia di Salila Maria di Cerido a suo fradelo domino Bortholamio de la Rovere zenli-lliomo nostro, con regresso e tenendosi li fruii in vita soa ; prega la Signoria li dagi il posesso. Ftiam il diio Cardinal scrive sopra di questo una bona letera a la Signoria; unde fu posto, per li Consieri, darli il ditto possesso: 10 di no; fu presa ; 147 di si. Fu leto una gratin di sospender i debiti di sier Francesco Zorzi qu. sier Andrea, et posto per i Consieri e Cai di XL e Savii la parte di suspender, ut supra, et fu presa per do anni : 135, 21, 1. Fu poslo etiam suspender i debili con la Signoria di sier Fantin Arimondo qu. sier Zorzi, per li sopraditi, et fu presa : 138, 21, 1. Fu chiamà li do Censori a la Signoria e datoli sacramento di observar le leze per uno scurliniose dia far ozi; li qual sentono al loco dove senta li Avo-gadori a Gran Consejo, perchè il Prega di era reduto a Gran Consejo. Poi sier Zorzi Corner el cavalier procuralor, stalo con sier Andrea Grifi procuralor fuori, come ho scrilo, a Padoa e Verona, andò in renga a far la sua relation, et referì come, justa i mandali di la Signoria nostra, adì 27 dii passalo si parlino per Padoa, dove ora zonto lo illustrissimo signor governador signor Thodaro Triulzi. Et il dì sequenle, la malina, col magnifico capitallio sier Zulian Gradeni-go, el Governador, signor Janus di Campo Fregoso che ballila a Padoa, e signor Troylo Pignatello e altri periti, cavak'horio loro do Procuratori atomo le mure di Padoa, dicendo è redute da la porla di Sanla f fin al Portello in oplima guarda, e questo capitatilo merita laude: ha ateso a far serar li muri. Poi, ila poi disnar, cavalchono dentro via in diio