77 MCCCCCIV, OTTODIÌE. 78 possi esser electo in ogni Iodio, excepto avogador, fo terminato el si bai Iota sse : za questa voxe fu spanta per conseio, adeo el cazele da un zovene. A dì 14. Si intese, le galie di Fiandra capetanio sier Hironimo da cha’ da Pexaro, esser sora porto, et merchadanti et altri in terra. A di 15. Le dite galie intrò con jubillo et campano’, juxta il solito. Noto, bessendo venuto uno nontio di Schander bassa a la Signoria, per aver uno miedego, e condur- lo al suo signor, di’ è amalato e vechio, el la Signoria fu contento, et cussi domino Cahriel Zerbo, leze a Padoa, volse andar per doi mexi, et li fo riservato la lectura, et li coresse salario ; el ha da Schander ducati.....al mexe ; et doniino Andrea Cìrili di qui li promisse. Et questa note partì per Verbossana. Da poi disnar fo pregadi. Fo leto letere di Roma, 0 da conto ; di Eiemagna, di l’orator Capello, di la vitoria conira bohemi, qual è cossa vechia ; et da mar, di sier Hironimo Contarini, provedador di l’armada, da Corfù vecliie, di l’andar di l’armada turcha etc. ; il sumario è questo. Item, da Roma, par il papa si duol aver inteso, el signor di Pexaro voler tuor la Tiepoia, nostra veneta, per moglie; et che la Signoria fa per luor quel stato etc. Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bevi- lo, baylo nostro, di 27 avosto. Cornine il signor era ancora fuora a piazeri ; e havia inteso la morte dii secretano nostro Zorzi Negro ; e si dolleva per che volleva ultimar le cosse di Alexio etc., ut in litteris. Fu posto, per li consieri, che li provedadori sora il cotimo di Damasco possino venir im pregadi fin septembrio: qualli è sier Piero Zen et sier Michiel ili Prioli et sier Nicolò Venier, di’è camerlengo ili co-mun. Et ha ve : 2 non sinceri, 56 di no, 66 di sì ; et fu presa di streto. Fu posto parte, che le galie grosse de estero non si possi dar a ninno, videlicet le vechie, come si devano, fino ad anni cinque, et questa parte dia esser presa e posta a gran consejo; et fu presa. Fu posto, per sier Anzolo Trivixan, olirti podestà di Verona, che li banditi ad inquirendum habi-no tempo ad apresentarsi fino a mexi 16, poi sarano stà banditi, videlicet di Verona et veronese ; e sier Hironimo Donado, dolor, savio dii conseio, e sier Hironimo Capello, savio a terra ferma, messeno a Verona, e cussi se intenda di la Signoria nostra ; et questa fu presa, et fo optima parte tutte altre terre. Fu, da poi fata la relatioue, per el principe, al consejo, di quanto havia exposto li oratori dii re di romani, zercha il restituir le terre di Romagna al papa, posto, per li savij d’acordo, respondferli quelli) che al legato dii papa el a essi oratori sempre è stà risposto, le havemo aquistate justamente etc. . Item, fu preso donar a domino Francesco de Monti,bus, orator dii prefato re di romani, qual si parte, e va a la corte dii re, braza ‘25 di veludo cre-mexin, per farli una vesta. Fu posto, per li consieri, atento el ducila de Nixia dia vegnir di brieve in questa terra, elie li sia fato salvo comluto, che ’l non possi esser astreto per debito alcuno etc. ; el fu presa. Fu posto far creditor sier Fanti» Memo, sialo con una galia in armada, jusla il consueto, revisti li so conti ; et presa. Fu posto, per sier Andrea Dandolo, sier Tliadio Contarini, sier Francesco Duodo, savij sora le pompe di le done, zerta parte di meter niella a l’habito di le done; et fu presa, con certa adilion, che messe sier Marco Antonio Morexini, el cavalier, procurator, savio dii consejo, zercha a le traverse etc. La qual fo publichada in Rialto et butada in slampa, el perhò qui di soto la noterò. A dì 16. Sier Hironimo da cha’ da Pexaro, venuto capetanio di le galie di Fiandra, con barba, vestito ili negro a manege duellai, et è di anni..., referì il suo viazo; e tra le altre cosse è notabile, che li galioti non hanno portalo vin, ma che in Sicilia, inteso la chareslia di fermenti era qui, che vai lire !) il ster la farina, haveano impilo barile e schrigni di fomento e conduto qui. Da poi disnar fo consejo di X. A dì 17. Nulla fo di conto; da poi disnar fo collegio. A dì 18, fo Fan Lnclia. E da poi disnar fo colegio. È da saper, vene a Venecia domino Sonzin Benzoli, condulier nostro, et commesso a li savij ; fo poi expedito et manda a custodia. Item, vene domino Zuan Paulo Manfron, con-dulier nostro, depulato a la custodia di Rimano; etiam fo expedito da li savij di quanto.el dimandava, et rimandato a li alozamenti di lì. A dì 19. Da poi disnar fo consejo di X; el eie-xeno do sora il monte nuovo, in luogo di sier Domenego Trivixam, el cavalier, procurator, et sier Alvixe da Molin andato podestà a Padoa; et resta sier Alvixe Venier. Rimase sier Zorzi Corner, el ca-valier, fo podestà a Padoa, et sier Lunardo Grimani, fo savio dii consejo.