G59 MDXVII, SETTEMBRE. messe eri in Pregadi; ma par sia leze un Cao di XL non poi ineter parie a rincontro se la none presa in Quaranlia prima. Andò le parie: 10 non sincere, 451 di no, 810 di la parie, et fu presa con grandissimo lionor mio, e si dice voler far sier Marco Foscari censor, primo promolor. lo che l’ho vadagnata in Gran Consejo, non so quello sarà, et mi fo tochato la man, come si fosse rornaso in qualche loco. La fortuna volse non son sta tolto o/i; pacientia! Fo stridalo far il primo Gran Consejo do Censori. Di llagusì, fo letere, di 4, particular, per le qual se intese come era morto Carzego bassa, qual era al confili di! Sofì, di una morte naturai, et che ’1 Signor turco era pacificalo col Soldan e partiva dii Cajero per venir in Andernopoli, dove el si aspelava. 373 Excmpì uni. Die 12 Settembris 1517, in Rogatis. Franciscus Foscari eques procurator, sapiens Consilii; Marcus Foscari sapiens terree firniac. Ila usalo sempre ogni Republicha ben instilula proveder con diversi.ordeni et leze, che essendo li honori premio de la virtù, i siano conferiti cum sincerità a quelli che per meriti, probità et bone opera-tione sue li hanno meritalo, et non a quelli che cum inhonesti et pernitiosi modi de ambition li cerchano, et prcecipue in questa nostra cilà, ne la qual se ha cerchalo in diversi tempi remediar a li inconvenienti predicli. Ma non havendo fin bora operato provi-sion alcuna, come a chadaun è nolo, e questo in primis per esser sta commesso la exeeulion de li prelati ordeni a magistrati, i quali impliciti in diversi altri negocii de importantia, non hanno possulo, nè pono incumber a le exeeulion predicte, ita che, per le cause prefate, non se fa provision alcuna, adco • che l’ambilione predila è intanto cresciuta che li zentilhomeni nostri non sotum cum infinite intercessimi de propinqui et amici et altri mezi, el cum incessante pregierie sono aslreti a far eletion cou-tra el voler et conscientia sua ; veruni etiam, per quanto è publica fama, quelli che desiderano rema-ner in qualche magistrato, in quelli prcecipue che si (ano per questo Senato, astringono quelli che li hanno a balolar a farsi promoter la balola sua cum solenne sacramento, ac poi la etiam dà balotazion, quelli de’ pregadi che li vanno a zurar sagramento de haverli voluti, nè parche altramente se presti fede alcuno. Il che, astringendo quelli che desiderano far bona eleclione et satisfar la conscientia sua a far molle volte la election conira il dover, si per il juramento fallo, come per quello etiam che da poi la balotazion se usa far, necessario è che le election procedano compie, cum offension dii nostro Signor Dio, de le conscientie di ciladini e danno gravissimo de questa Repiiblica. linde, essendo necessario proveder a li prefali inconvenienti, però l’anderà parie, che cum el nome del Spirilo Santo, el primo Gran Consejo elezer se debano duo de li primari zentilhomeni de la Republica nostra per seurliniode questo Consejo et 4 man di election, quali siano appell iti Cerisori de la cilà, et possino esser tolti da ogni loco, oficio et Consejo, et provati etiam quelli fusseno debitori, non possino refudar sotto pena de ducali 1000 d’oro da esserli tolta per li Avogadori noslri de commi senza altro Consejo, ultra tutte altre pene statuto conira i refudanli, nò sia aceplala la excu- 373“ sation sua, salvo per li cinque sexli dii nostro Ma-zor Consejo congregalo da 1200 in suso. Durar deba l’oficio suo per anno uno, cl non habino contuma-tia alcuna finito l’olìzio suo; et essendo ne l’oficio, possino esser elecli in chadaun loco; possino venir nel Consejo nostro di Pregadi ponendo balola, el finito, possano etiam venir melendo similiter balola fin a San Michiel subsequente, et possano etiam finito l’ofizio, iterimi esser refati. Haver de-bano in ogni loco il primo grado immediale da poi li Avogadori di Commi et li capi dii Consejo nostro di X; siano ubligati vestir di color, come vanno li predili Avogadori et Capi; haver debano de salario ducati 100 d’oro per uno in tulo l’ofizio suo, e stando men de uno anno, per rata a rasoi! de ducali 100 a l’anno; i qual danari li siano dati de ogni danaro de la Signoria nostra, possendo scontarli in sue angarie et cum ogni dcbilor di la Signoria nostra. Haver debano li predicli Censori da esser elecli, ut supra, praecipuo carico de remediar e li inlio-nesli el pernitiosi modi de ambizion che al presente se usano; et olirà el sacramento da esserli dato per el Serenissimo Principe a l’ingresso del suo magistrato, de observar tulli li ordeni a lor commessi, el quotiescumque se farà olicio, magistrato over altra eletion, sì per scuriimo et election de questo Consejo, come per scurlinio nel nostro Mazor Consejo, siano chiamali li prefali do Censori avanti il Serenissimo Principe el la Signoria nostra, el in