257 MDXVII, MAGGIO. 258 sopra quella isola vele 12 lurchesclie eie., ut in aliis litteris. Dii dito, di 24. Come, per la barelm (ornata di riunito, à ’uto letere di Damasco, di 18, con Fa-viso cerio elio Tomàbeì soldan con 5 in C milia mamaluelii era fuzilo dal Signor dii Saylo; dove erano assa’ arabi, con i qual poiria far assai mitra il Turco rimasto nel Cayro con poca zente; et come lìeneabes, capo di arabi, era cavalehato verso Gazara per unirsi con alcuni capi di arabi. Item, scrive aver letere di Jaiza, di 8. Come veniva assa’ zente di Constantinopoli verso Aleppo in aiuto dii Signor turebo. Et il capitanio di Zerines scrive aver parlalo a doi zerclia l’armata lurcliesca, capitala a Pendaja, come in canal di Rodi si incontrò con l’armata di rodiani et al Cachavo li sopravene fortuna e si separò dal resto di la soa armala di vele 33, et parte è zonla qui a l’isola. Et come vlen altre vele 100, zoè galic tureliesclie et 40 pa-laudarie, qual tutte verano a questa isola, et sarà a mezo il mese futuro di Aprii; per tanto scrive il prelato eapitaneo, è bon si provedi a la segurlà di quella lerra, capo di quel regno, e vede le cose in periculo. À falò far cornandamenlo a li cavalli di stralioti, sono a l’erba, clic li lievino et slagino preparati per poter cavalchar; et altre cose scrive, ut in litteris. Di Damasco, di sier Andrea Arimondo consolo, di... . Marzo. Come in zorni GO vene la nova de lì, per gambeli, coradori et olachi, di F intrar dii Signor turco nel Cayro ; poi fato grandissima bataja con mamaluchi, il Signor esser nitrato domiuator dii Caxro. El a dì 'è ricevete le-lere di la Signoria nostra, come vadi al Signor lur-clio alegrandosi di Faquislo di la Soria, et avisarlo di la elelion di do Oratori. Al qual tempo, za ci Signor turco era partilo di Damasco e andato a • Gazara, e volendo lui Consolo andar a trovarlo, saria con grandissima spesa, però li ha parso so-praslar, et il Consolo di Alexandria potrà far bora questo officio. Ben à spazà letere a la corte di ditto Signor con l’aviso di la eletion di do solenissimi Oratori, et etinm scrito al Consolo di Alexandria fazi l’oficio etc. Scrive, ditti Oratori dieno esser zà parlili; ai qual tien sarà dato conimipsion olegni dal Signor la conlirmalion di comandamenti dii Soldan ; e sapendo dove i siano, lui Consolo li manderà contra uno suo con istruzion di le cosse de 11, percliè de lì non si fa nulla, e le cosse per questa motion stanno "suspese etc. A dì 18. Luni, da matina, vene in Colegio sier I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIV. Antonio Juslinian dolor, eleclo oralor in Pranza, volendo scusarsi non poter andar, et il Principe li disse bisognava l’andasse, era zovene etc. Vene sier Vicenzo di Prioli capitanio di Baralo, tornalo, con li soi parenti. Non era sier Alvixe Pixa-ni procurator, suo suocero, per esser a Padova a piacer. Et relerì il suo viazo, laudando i patroni ole.; e come le galie non havia auto il cargo, el clic essendo la settimana santa verso.....intese F armada lurcliesca, ussida di Constantinopoli, di vele 1G0 era in le aque de......; unde si slargò in mar e con l’ajnto di Dio è zonto a salvamento. Disse di Fama-gosta : come era da fanti G00 e se ne dovea mandar di altri, ma la terra si fusse compita saria fortissima, ma inanellava da la banda di FArsenal da passa 400 di muro a far e fortificar; da la qual parte era molto debile. Laudò alcuni soi oficiali, armirajo, cornilo etc. Il Principe lo laudoo,'justa il consueto. Di Padoa, di rectori, di cri sera. Come stando in aspetation di la venuta dii fiol dii marchexe di Mantoa de lì per honorarlo, hanno inleso certissimo il ditto venir per Po; sicliò sarà a Cliioza, dove è bon ordinar di honorarlo. Et por Colegio lo scrito a Cliioza lo lionori e fazi le spese ; et questa malina sono parlili li 15zovenl zentilbomeni andati li a Cliioza per incontrarlo et honorarlo. Et fo terminato, per Colegio, venendo dito signor ben in ordine, revocar F ordine posto eri a Gran Consejo, che fono chiamali da 20 zoveni per mandar a Cliioza, e questi è andati, e altri 30 cavalieri, dolori c altri, tra i qual lo Marin Sanudo, elio si andasse a San Zorzi di Alega a incontrarlo et levarlo con li piali e condurlo a la caxa dii Marchese. Bora fo terminato non mandar niun a San Zorzi, solum G dolori a Malamocho, el clic doman, poi nona, 1 li vadi la Signoria con li piali incoiliro a San Chi-rnenlo. Et cussi ozi in Pregadi se inviderà patricii vengano aeompagnar dita Signoria. Da poi disnar aduncha, fo Pregadi el loto le sopradite letere tutte, excopto quelle di F Oralor di Ingaltera. Di, Vicenza, di sier Marco Vendramin capifanio fo leto una 1etera, di 14. Come, haven-doli scrito li Governadori mandi li danari di le 30 e 40 per conio, et tunse al suo ofieio, scrive che la Signora poi saper lui è venuto senza salario, però non li par mandar 30 et 40 por 100 di quello non ha to-chalo etc. Fu poi lelo una letera di sier Zuan Batista Morexini podestà di Oderzo. Di certo caso sequilo n