329 mdxix, la paxe fata tra loro Re, e sotoscrisseno a li capitoli senza vederli altramente ; et cussi fece il re Christia-nissimo. Poi andono a pranso diti oratori col Re e il reverendissimo Legato, nè vi fu altri. Poi cenoro-no a casa di monsignor di Barbon, qual li fece uno superbo bancheto. El di sequente andò a visitar la Serenissima Regina, qual era con la illustrissima Madama madre del Re. Et poi vene alcuni cavalli grossi dii Re con pagi suso, quali il Re feli corer per le sbare dove si ara a zostrar, et eorseno certe lanze. Poi eri matina, ditti oratori alditeno messa con la 177 * Serenissima Regina, la qual zuroe il matrimonio de l’illustrissimo Delphino. Poi ditti oratori andono a disnar con monsignor di Lanson cugnato dii Re. Questi anglesi è molto acarezati dal Re e quelli zeu-tilhomeni; pigliandoli a brazo vano per il palazo, et si fano mascarati insieme, el vano a done. Ozi sono andati a la caza col Re; starano doman fuora, e Domenega lornerano a uno honoralo bancheto, e Limi si comenzerano le zostre et altre feste si tarano. 11 Christianlssimo re ha mandato monsignor di Sati-glion a tuor possesso di Tornai. Scrive aver ricevuto nostre, di 29 dii passato et 4 dii presente, una in materia dii Sopraxaso, qual parlerà al Re ; l’altra di falconi si manda al Re et illustrissima Madama. Le letere per Alemagna, di le ville dii Friul, sono stà expedite, el l’oralor dii re Galholico ha scrito in bona forma, dicendo desidera servir la Signoria nostra, et vederà quello farà li comessarii cesarei dieno venir a Verona, perchè voi si condugi questa cosa a fine, justa il poter suo. Esso Orator l’à ringratiato mollo. 11 qual ha dito è bon servitor di la Signoria nostra, e lo fa volentieri per far cossa agrata a la illustrissima Madama, che ge 1’ ha comandà cussi scrivi. Et per queste feste è suspeso il negoliar, però non dirà altro. Ha inteso la elelion dii successor, ma non ha voluto dir nulla per non saper si ’I refuderà o non ; ben prega sia expedito per questo Mazo, acciò possi venir a repalriar. Da Milan, dii secretarlo Caroldo, di ultimo. Come il signor Governador nostro li ha ditto aver letere di 19, di Franza, di l’abate di Santo Antonio, eh’ è di caxa Triulzi. 11 Re aver dato 30 lanze di quelle havia el signor Zuan Jacomo al marchexe di Vegevene so’ nepote, el altre 30 al conte Alexan-dro Triulzi fratello di lo episcopo di Aste ; il resto non 1’ ha date via, e voria darle a Camillo fo fiol naturai di dito signor Zuan Jacomo ; sichè voi lenir la caxa Triulza, la qual è ben contenta di Sua Maestà. E che ’1 Papa ha scrito al Legato in favor di dita caxa ; il qual ha fato optimo oficio. Et che il Re ha gennaio. . 330 scrito per tutte le terre dove passerà il corpo dii preditto signor, ch’è portato a Milan, sia honorato e fate exequie in le chiexie, et acompagnata da zente d’arme etc. ; e cussi si farà grandissimo honor di qui di ordine regio. Scrive aver visitato il marchexe, eh’ è zenero dii signor Tbodaro governador nostro, è di anni ..., sicome li ha scrito la Signoria nostra ; qual ha ditto si ben li è morto il padre, ha trovato uno altro, eh’ è il signor Governador etc. Nè altro fo leto in Pregadi. Nota. In dite letere è coloquii aulì con l’orator di Ferara, qual li ha dito il Ducha è andato in Franza, non tanto per esser a l’intrata di oratori anglici, quanto per consultar de la impresa dii reame, et voi sia solo monsignor di Lutrech. In lelere dii Provedador di l’armada, dimanda, si li oratori mori volesseno montar su la galia sotil per condurli a la Valona, si li dia levar. Exemplum. 1 Sumario di una letera di l’ Orator nostro in Franza, data a Paris a dì 17 Dezembrio 1518, ricevuta a dì primo Zener. Serenissime Princeps etc. Per le ultime mie, de’ 11, scrissi a Vostra Serenità il gionger de li oratori anglici, et che la Maestà dii Re non era in la terra, el quale quella medema sera vene et intrò molto ordinatamente oltra il consueto, acompagnato da tuli de la corte, et andò a smontar al palazo regio, dove il giorno sequente dete la prima audientia et publica a li prefati oratori, sentala in maestà; a la qual, oltra tutti i principi del regno et luta la nobiltà richissimamente vestili, vi intervenero el re de Navara, il reverendissimo Legato cum altri 4 cardenali, Boysi, Burges, Ara Celi et Vandomo, li oratori, gran quantità di vescovi et altri prelati. Longo saria et tedioso a Vostra Serenità scriverli tuto l’ordine, il quale sarà scrito per letere de altri che andarano per piaza forsi stampate, et potrà esser veduto da ogniuno che vorà vederlo. 11 reverendo episcopo Cliense, uno de li 4 oratori, recitò una oration latina apropriata a la materia, a la qual fu risposto per il magnifico Gran canzelier ; et altro non fu fato per quel giorno che cerimonie de abrazamenti, et tocar de mano. A li 14 poi fu cantala una solenne messa per il reverendissimo eardenal Boysi in chiesia di Nostra Dona cathedral di questa cita, dove intervenero tutti quelli ch’è a la prima audientia. La qual finita et data la beneditione per il