185 MDXVW, NOVEMBRE, 186 Di Pranza, di V Orator nostro fo leto le letere vechie, di 6 Octobre, da Lansenis. Come, essendo venule letere di Spagna et Ingaltera, fo da Madama. Li disse era nove di Spagna il re Catholico aver inteso la morte di madama Loysa, era contento luor la seconda, eh’ è madama Cariota, e dimandò a monsignor di Clevers quanto l’havia manco di la defunta; disse mexi 11. Qual He disse era contento luorla per esser amico, parente e bon Gol dii re Chrislianissimo. Poi li disse il Chrislianissimo re non havia ancora sapulo la morte. Ozi la dovea saper con questa altra bona nova, et dovea intrar in Renes; li saria monsignor il Gran maestro, il Gran eahzelier e l’oralor dii Ve Catholico presenti quando li dirano la nova di la morte, et fin 3 zorni sarà qui Soa Maestà. Item, di Anglia è, come monsignor PAr-miraio havia fata l’intrada mollo honorata, e tutto era d’acordo: restava do picóle dificultà di poca importanza: una si ’l signor Dolfìn moriva avanti fusse Re, la dona avesse la mità dii mobele, ch’è dignità di Regine, e a questo il Chrislianissimo re contenterà; l’altra, che ’1 duca di Albania non iinpazi in le cosse di Scozia, nè vi vadi. A questo li è stà risposto il Re non lo manderà con sua autorità; ma si ’1 volesse andar come da lui, il Re non lo potria tenir. Poi di Alemagna disse era aviso la dieta era risolta, e voleno far Re di romani il re Catholico, et ha 4 eleclori. Al marchexe di Brandiburg, per el Gol, danno per moglie madama Catharina sorela seconda dii re Catholico, con dota 300 milia fiorini, zoè 70 milia adesso, il resto termine 18 mexi ; a l’arziepi-seopo Maguntino danno di presenti 30 milia scudi et uno episcopato in Spagna, li darà altralanta intrada, e confìrmation di certi privilegii ; al conte Palatino scudi 80 milia, e il slado l’ha et che 1’Imperador li voleva tuor li restituisse, et li confirma tutto; al reverendo arziepiscopo Coloniense danno etiam, ma non si sa: e di questo aspetavano li altri do electdri sariano con loro, ma non lo voleno far adesso, ma questo Marzo ; sichè per questo titolo di Imperador che averà il re Catholico, questi si risentono, benché non mostrino eie. Dii dito, di 8. Come ricevete 3 letere, 4, 16, 17 Septembrio con sumarii di Roma, Hongaria etc. ; li comunicherà. E con copie di letere dii Locotenente di la Patria di Frinì zercha le ville dii Frinì, che 99 quelli voleno le sue intrade etc; di che lui Orator scrisse il Re aver expedito, zoè Madama, etiam letere a l’orator suo in Alemagna di questo, tamen solicitará, et maxime essendo slafo quel Hironimo Grumor con Andrea di Franceschi, e di tal ville non aver parlato. Scrive, come le noze dii ducha di Geler in la Gola di monsignor di ... . seguirà, come li ha dito il Gran bastardo fradelo di Madama ; et che lo episcopo di Legre et Ruberto di la Marche si opera, ut in litteris. Et il re Catholico à retifìcato questo; et che l’Imperador vi il obviar il Chrislianissimo re aver i lanzinech. Et scrive che a Mes, terra dii duca di Lorena, il re Christianissimo havia fato preparar 10 milia lanzinech e provederli dii viver ; tamen ha inteso sono solum 4000, a zio non seguendo l’acordo con Anglia, vedesse tuorli Tornai. Scrive, è mexi 13 esso Orator ne serve; suplicha sia electo il suo successor. Dii dito, di, 11, ivi. Come parlò con Madama. Era con la Rezina : li disse aver auto letere dii re Chrislianissimo, era intrato in Renes, et partita la Raina, che andò a’ soi piaceri, disso questa matina dovea saper la morte di la fiola, e li mandava con-tra so’ sorela, madama di Lanson, per temporizar la sua venuta qui. Poi li disse le nove Anglia et Spagna et Alemagna; e di Anglia la reliGchation di noze e paxe era sta fata, come scrive monsignor l’Armi-raio, di 4, di Londra, e li oratori tornavano in Pranza. Laudò il cardenal Eboracense ha fato bon oficio, et si dolse di l’orator yspano voleva disturbar. Poi disse, di Spagna havia auto letere replicate. Il Re voi la seconda fiola dii Re. Scrive coloquii col Gran bastardo di le cose di Alemagna, tien l’Imperador, che non condurà mai a fine. Poi parlando con Madama di le ville dii Frinì, disse : « L’Imperator non ama la Signoria; sapete quel ha fato il Re. Zonto il sia, vui et lo li parleremo di le ville dii Friul. Il Re tien con la Signoria più fiale (mancò) più il poter che la vo-luntà, ma adesso che ’1 Re adatà le sue cosse, potrà scriver a l’Imperador più gajardamente. Scrive colo-qui auli col Gran bastardo, che il Re haverà sguiza-ri etc. Post scrita è uno aviso, il Re è zonfo con cavali 4 da la Raina et madre; domati anderà da lui. Nota. In dite letere di Franza, credo in la prima, è uno aviso. Come questo fiol dii marchese di Brandiburg tratava di tuor per moglie madama Ze-nevre sorela di la raina di Franza; sichè questi si doleno molto di lui eie, Dii dito Orator è queste letere e fresche, date a Pauge a dì 5 Octubrio. Come ricevete letere nostre con lefere vanno ip Anglia e Spagna ; le manderano etc. Coloquii auti col Gran canzelier zer-cha aver expedito le letere in la materia di le ville dii Friul, come ordinò il Chrislianissimo re. Disse averle comesse a uno altro secretano, e sariano fa- 99* eie. Scrive, il cardenal legato Bibiena li ha dato do