55 MDXV1II, SETTEMBRE. 56 pitanio don Hugo di Monchada, andata in Africa per la recuperatoli di Tremissen, e trovato 1’ era sta recuparado, andò a una terra de’ mori nominata Arzilla, in la qual era 80 milia mori, et li fo alorno con artelarie, et amazono 4000 mori, e di spagnoli, per mori, fo morti numero 51. Et visto che non potea far nulla, si levò, et hessendo a quella spiaza, li asaltò una fortuna, adeo 20 barze si rupe et su-merse, ita che ne mancha 6000 fanti di 10 milia che erano su la dila armala, parte anegadi, parte in (erra presi e fatti schiavi, et altri da’ mori su quelle marine amazuti ; et il capitanio con il restante de l’armala si salvò a le ixole di Spagna, ltem, scrive come el signor Galeazo Visconte, primario di Milan, si parte con tutta la fameglia sua, tra le qual do fìe, et va in Pranza ad habitar ; e, si dice, che una di 31 esse è graveda dii re Christianissimo ; et che monsignor di Lutrech ha ditto a esso Secretano eh’ è vergogna di missier Galeazo andar in Pranza etc. La qual parte di missier Galeazo fo ordina non fusse leta in Pregadi. In questo zorno, li Ire cardinali Corner, Cibo et Pixani aridono a veder l’Arsenal con le sue barche et alcuni parenti con loro zoveni ; li fo monstrato il tutto. Qual Arsenal è ben in bordine per il numero di galie lavorate e si lavora. A dì 25. Se intese in questa note Alberto Teal-dini, secretano primo di Colegio, qual inlrava nel Consejo di X, di età di anni . . . , stato 9 zorni a-inalalo da posfumazion in la testa era morto ; et in Colegio, per il Principe e lutti, fo molto laudato. Havia di salario ducati... e da l’oficio di l’Avoga-ria ducati 100. Lassò uno bastardelo et do pule pur bastardele. Po sepulto il zorno sequenle a San Stefano in l’archa dii padre. Vene il Legato dii Papa, domino Altobello di Ave-roldi episcopo di Puola, dicendo esserli slà conduto di Brexa uno prele leteralo, qual andava in slrigezo al monte Tonai et era penlido, et havia deposto a Brexa et a lui Legato: è chiamato pre’ Belin di.. . , di età anni ... Et leto la soa deposition, prima fu fato venir dentro; qual publice, viva voce, disse esserli stalo al monte Tonai per causa di aver una soa morosa li di Valcamouica chiamala Coniina, qual con la polvere butada adosso l’ebe, et ne havea un’ altra, che quel signor di monle Tonai li dete per morosa, nominata Biancha Maria, con la qual la prima volta usò tre volle : una in vaso debito et do in ano. Et cussi lui disse, et la soa deposition, qual avi di Brexa per via di sier Jacomo Michiel capitanio, sarà notada qui avanti. Conclude, si va in anima et in corpo. Hor il Principe e tutta la Signoria, perchè li Savii erano andati a parie, li feno molle inleroga-tion, e lui a tutti rispondeva, dicendo erano diavoli con come in capo et man come pelle di ocha etc. La cosa per el Consejo di X è slà remessa al Legato e li altri. Da poi disnar, fo Pregadi. Leto le letere Roma, Spagna, Ingaltera, Pranza et Milan. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savi!, su-spender i debiti per do anni di sier Andrea Moce-nigo qu. sier Lorenzo l’ha con la Signoria, e fu presa : 140, 3, 0. Fu posto, per li diti lutti, non era sier Hironimo Zane di sier Bernardo, Cao di XL, per esser fuora di la terra, una letera a 1’ Oralor nostro in corle, suplichi dal Pontifice beneficii primi vacanti: uno ca-nonicà a Treviso sotto il Dominio nostro per domino Piero Zane di sier Bernardo per la valuta di ducati 300 d’intrada a l’anno. Et fu presa. Ave 148 di si, 26 di no; tamen è conira le leze; non si poi scriver a Roma per niun parente che si cazi con algun sia di Colegio, e so’ fradello è Cao di XL. Fu posto, per li Savii, scansatoti di fantarie e di 31 ' provision per ducati 17 milia et 600 a l’anno, sico-me noterò di solo : 6 di no, 167 di si. Fu posto, per li diti, limitatoti a le camere per le zenle d’arme, zoè padoan, che ha inlrada adesso ducati 60 milia et 600, se li tuo’ ducati 15 milia a l’anno, e questo sia la limitatoti per pagar le zente d’arme; qual danari di mexe in mexe siano i primi riservali solo pena a li Camerlengi etc., et cussi a le altre camere, come dirò di solo, per ducali 93 milia tulle. El a questo sier Zorzi Emo procuralor andò in renga, dicendo saria bon questi danari salvarli per le cose dii Turco e noti corer cussi a pagar le zente d’arme, ch’è meglio pagate che da niun altro signor de Italia e fuora de Italia. Li rispose sier Alvise da Moliti procurator savio dii Consejo, come è necessario lenir le nostre zente d’ arme per ogni rispeto. Andò la parte : 35 di no, e fu presa. Fu posto, per li diti, la expedilion di l’eslimo di Vicenza, videiicet sia dito a li oratori vicentini di ia cita e dii conia, come volemo l’estimo sia per mila, zoè la mità la terra et la mila il territorio, ex-ceplo ducati 1539 eh’ è dii clero ; e non volendo questo, se refazi l’estimo come in padoana etc. ; fu presa. Ave 150, 16. 3. Et nota. Prima la terra feva un terzo e il territorio do terzi. Fu posto, per li diti, per expedilion di le dife-rentie di Salò, che fu posto per li contrabandi si fa-