151
UDXVI1I, OTTOBRE.
152
     saputo concluder liga in Anglia, qual sempre essendo il Papa per uno di capi si coricludea a Roma. E deteli tante honorate parole, che dito Cardenal si levò, andò a un scagno, trasse la commission li avia dà el Papa di questo e li capitoli, et iexe uno capitolo pertinente a la Signoria nostra ; ma con certa nota, che se in questi anni fusse qualche diferentia tra l’Imperador e la Signoria nostra, il Papa, re di Pranza e re d’Ingaltera dovesseno esser zudexi eie., et quelli non vorano asentir non siano admessi in la liga; per il che parendoli cossa importante questo, lui Orator non li parse dir altro etc. Scrive, li deputati a far l’oration. La prima al juramento per domino Rizardo Panzeo secretano regio primario, et se dia far a dì 3 in chiesia di San Paulo; poi, a di 11, si farà il matrimonio e farà domino Humberlo, suo cordial amico e consiliario regio. Scrive, voleva andar a parlar al reverendo Parisiense orator dii re Christianissimo, per intender qualcossa, ma perchè lui è quello fa l’oration a l’audientia publica al Re, non à voluto darli molestie. Et scrive et ringra-tia di esser stà electo Consier di Venecia con belle e savie parole, oferendosi la vita per questo excellen-tissimo Stado. Suplicha sia expedito il suo successor acciò possi repatriar.
         Dii dito, di 27. Scrive l’audienlia data a li oratori francesi, come diffuse dirò di soto. Scrive aver inteso di la morie di domino Andrea di Prioli ca-pilanio di le galie di Fiandra, in Antona. Lo lauda assai ; è stala gran jactura, non solurn a caxa sua, ma a la patria nostra. Replica lo expedir dii suo su-cessor.
SI1' A dì 28, fo San Simion. In Colegio fo ¡etere di Spaiato, di sier Francesco Ceìsi conte, et di Zara, di sier Piero Marcelo conte et sier Zuan Nadal Salamon capitanio, di 20 Octubrio. De incursion fate su quel territorio per alcuni turchi, capo de li qual è quel Piero Pariseto da Sibinico ben nolo, qual. . . , et ha menalo via . . . anime, ut in litteris, et assa’ animali.
       Di Liesna, di sier Zacaria Valaresso conte e provedador, di 18. Come erano ussite di la Valona uno bregantin et una l'usta, capitanio quel moro che ussite l’altra fiata, et ha fato danni a’ nostri, preso uno navilio di uno da Zara, et .manda il reporto ; et il reporto è nota soto la letera. Come verso il monte Sant’Anzolo, in Puia, trovono dito corsaro, li tolse assa’ robe e ducali 10 1’ avea e schiavine eie,, e la meza. Item, che al porto di Manferdonia ha trovà
           (i) La carta 80* è bianca.
uno navilio di Veniexia, patron Zuan Forner, e quello amazato, et afondà ivi dito navilio, e tolto quello hanno poluto tuor.
    Fo termina, per Colegio, far uno presente al Ze-neral ministro di San Francesco observanli, di robe comestibile per ducati 15.
   Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato provedador a Salò et capitanio di le Saline di Cypri, et niun non passò; ma ben le altre voxe tutte passoe. Fo mandato alcuni cavalieri e dotori a visitar il Cardinal.
    A dì 29, Venere. La ma lina, la Signoria, vice-doxe sier Piero Capelo, con altri deputati a compa-gnar la Signoria, andono con li piati a visitar a la Zucca, in cha’ Griti, il reverendissimo Cardinal Santa Praxede, e sleteno assai in diversi coloquii ; et il da poi disnar soa signoria andò con do cavalieri et do dotori a Muran a veder far veri, et a San Stefano a veder li corpi de’ Innocenti.
    Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, et tra le altre cosse che fenno, una moneda si stampa in Bergogna, chiamata Arlabasi, si spendeva per 4 soldi, che de ccetero si spendi per soldi 3 V2. Item, che in Cypro si bati certa moneda ditta Garzia. Item, suspeseno il Colegio l’andata di sier Loreuzo Orio el dolor andava orator in Ilongaria et partiva domali, fino il primo Pregadi, dove si delibererà si ’1 dia andar overo non.
    È da saper, in questi zorni è stà scoperto che il conte Christoforo Frangipani, è ancora in Toresele, voleva scampar.
   A dì 30, Sabado. Fo ordinado eri, per la Si- 81 * gnoria, alcuni patricii che andaseno con li piati et menar il reverendissimo Cardinal a la Signoria ; et cussi si hanno numero 25, i quali sarano nominati qui soto ; et soa signoria reverendissima vene. Era preparato di suso il Colegio, levato la cariega dii Doxe, et il Doxe vestito con manto di velulo cre-mexin, fodrà di armelini. Et intrato il Cardinal, prima, come fu per dismonlar, li veneno contra loco Principis li savii dii Consejo, Terra ferma et Qr-deni ; et poi montato su le scale, ne l’intrar in sala el Principe si fe’ ajutar e vene conira tìu al pe’ dii mastabè cavandosi l’un e l’altro la barela ; et posto a sentar di sora il Doxe. Era il Legato dii Papa e li altri tre episcopi; sentati, parlono insieme. Poi tolto combiato el tocatosi le galte, vene soa signoria con li Savii sopraditi fino in chiexia di San Marco, dove a l’altar grando fece oratione; e visto la palla, andò a veder le zoie, qual viste, li Savii tornono in Colegio. Et soa signoria reverendissima con li deputadi