465 MDXIX, FEBBRAIO. che si observi le parte prese in Pregadi zerclia el comprar pani di sede etc., e terminono la Signoria e il Colegio la letera stesse ben et fusse observala, perchè il Colegio non poi far conira la parte di Pregadi. E se dacieri voi el dazio bene quidein, si non, sia di novo incanlado e si observi adunque la ditta parte. 256 A di li, Limi. Da malina fo mandati zentilho-meni nominali di sopra, et quelli hanno il non davanti non veneno, a levar monsignor dii Talagni e condurlo a la Signoria, et eravi l’oralor di Franza existenle qui, monsignor Zuan PinoTolesano. Et re-duto numero 20 in lutto a San Zorzi Mazor, a hora di terza, poi fu conduto ditto orator a la presenlia di la Signoria in Colegio di suso. El Principe fo levato e li fe’ gran careze, et sentali tulli do oralori, et cussi li altri soi et nui, et la camera era piena di zente. Eravi solum tre procuratori di più dii Colegio: sier Alvise da Molin in negro, sier Andrea Grili in paonazo, sier Lorenzo Loredan in scadalo. Tre Consieri di paonazo: sier Piero Querini, sier Alvise di Prioli, sier Zuan Miani per coroto ; et sier Alvise Contarmi, è malato, etiam lui haria auto paonazo. Li Cai di XL di paonazo: sier Piero Trun, savio di Terra ferma, di negro, et li Savii ai ordeni di paonazo. Hor dito monsignor di Talagni apresentò la letera di credenza dii Re, data in Paris a di 4 Zener di credenza, scrita in bergamena in francese, con boia di cera. La mansion : «e A li nostri grandi amici e aliati el Doxe e Signoria di Venecia ». Scrive come el manda de qui monsignor di Talagni zamberlan, suo consier et maraschal de Rovegna, per exponer alcune cosse, al qual se li dagi ampia fede etc., et a la fin dice: « ldio vi conservi in la soa santa guarda ». Poi dito orator in francese parloe, e fo inter-petre Gasparo di la Vedoa, dicendo sicome di sotto noterò la soa relatione, come sarà referita al Pregadi; et pur non reslarò di dir queste parte succinte che ’1 locoe. Prima, come el Christianissimo re volea mantenir la lianza a questo excelenlissimo Slado, et si ben alcuni havia zercà di meter mal, mai non l’havia creto. Poi disse, che havendo fato paxe perpetua col re de Ingaltera, la mandava viva voce a comunicarla; e tutte le altre paxe fate in diversi tempi tra questi do erano ad tempus, questa è perpetua. Poi, concluso il matrimonio di lo illustrissimo Dolfìn in la fiola di quel Serenissimo re di Anglia. Et in dita paxe havia nominata la Signoria nostra come soa amica e confederata ; et che li era stà restituì la villa di Tornai e Mortaia, et tutto il teritorio che ’1 re de Ingaltera possedeva. Poi disse, il Santo | 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVI. I Padre per Legato cardenal lo havia mandà a rechieder ajuto in favor de la christianità ; el qual si ha oferto dar 300 homeni d’arme, 50 milia fanti, arte-larie al bisogno conira il Turco, etiam bisognando, vegnir in persona; et che essendo domandalo da molti signori quello farìa la Signoria di Venecia, havia risposto che sempre che la Signoria vedesse li principi christiani far li eflbcli, lei etiam dal canto 256* suo faria el dover : però Soa Maestà haveria a caro saper quello vorà far la Signoria con effeclo contra el Turco etc. Et volendo andar drio, per esser piena la sala di brigate, se levò suso sier Andrea Trivixan el cavalier, consier, sier Lunardo Mocenigo e sier Luca Trun savii dii Consejo, andono dal Principe era meglio dar audientia secreta, et feno chiamar li Cai di X, e tulli fo mandati fuora, etiam, Cai di XL, Savii ai ordeni e nui altri 20 tulli di Pregadi; restono loro do soli oralori. Et venuti li Cai di X dentro, seguite la soa exposilione, et stele più de una hora. È da saper: lui eri a sier Andrea Grili procu-rator che lo andò § visitar, disse voleva exponer al Pregadi, però fo chiamati quelli di Pregadi e fati venir li Procuratori; ma tal cossa non ave effecto, come ho dillo. Et compito che dito orator have di parlar, el Principe li usò alcune parole jusla el solito: fusse il ben venuto, si consulteria la risposta e se li responderia con li Consegli. Et poi lo acom-pagnasemo a San Zorzi a la soa habitation dove disnoe l’altro orator et quel di Ferara con lui ; et se divulga per tutto voi farsi Imperator, et il Papa voi farlo et luor il reame di Napoli e dar parlido a questa terra ; ma voi ajulo e meterne in guera. Da poi disnar, fo termenato far Colegio di Savii per consultar tal materia, qual prima si mastegarà nel Consejo di X con la Zonla, poi si verà al Pregadi. Da Milan, fo letere dii Caroldo secretano, di... ; questa matina. Come il re di Franza voi farsi Imperador; ha mandà el Bastardo di Savoia a’ sguizari etc., come dirò di soto. Di Brexa, di rectori sier Zuan Badoer dolor e cavalier, e sier Jacomo Michiel, di ... . Mandano uno aviso aulo di sier Antonio Venier pro-vedador di Anfo, ha per uno todesco venuto di sopra, come era stà fato comandamento a tulli steseno con le arme preparati, e chi non le ha le comprino, perchè sguizari voleano venir a luor il conta’ di Ti-ruol e ’1 ducato di Austria. In questa matina, avanti venisse l’ambasador di Franza novo in Colegio, fo gran dispulation utrum dovesseno aldir li scolari tanti è in questa terra, ve- so