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MDXVIII, SETTEMBRE.
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        Ad instanliatn ipsius diaboli renegavit Deum et fìdem Christi.
       Detulit crucem ad dictum ludum in dicto monte ante dictum diabolum et ipsam crucem pluries pe-dibus conculcavit, et sedit super illa et coivit cum mulieribus super ipsa eruce.
17* Ad dictum ludum hostiam consecratam porlavit et illam ante dictum diabolum sedentem presentavi!.
       Dicto demoni nomine Martinello sibi familiari dedit de oleo sancto et de aqua baptismi.
       Dictus don Donatus existens in manibus officii Inquisitoris, nondum ejus processo complecto qui longe roaiora commisi!, rapit carceros et fugam ar-ripuit.
       In Christi nomine, ego Jacobus Melga publicus imperiali auctoritate notarius, civis et habitator Brixiae ac notarius et scriba officii inquisitionis, et in causa fidei suprascripta omnia ab originali pro-cessu et confessionibus eorum judicialiter factis extraxi, ideo ad fidem me subscripsi cum attestatone consueta.
19,} A dì 12, Domenega. Vene in Colegio il Gover-nador zeneral nostro vestito d’oro con uno zupon damaschili nuovo di sopra, e la insegna di San Michiel li donò il re di Pranza, acompagnato da sier Andrea Griti procurator, sier Andrea Trivixan el cavalier savii dii Consejo, altri cavalieri e dotori, et altri vestiti di scarlato al numero di trenta ; et vene con li piati. Et intrato in Colegio, il Principe si levò e li vene eontra, et postolo a sentar arente disse verta generalia, poi tolse licentia.
        Di Roma, fo le ter e. di l'Orator nostro, di 8. Come de lì non hanno altre nove salvo di quelle da Venetia, et questi disturbi ha il regno di Hongaria ha pur mosso il Papa a mandarli danari, et ha scrito a li principi christiani voglino far il simile per subvenire quel regno. Li Electori de l’imperio, ili-questa dieta fanno, li ha promesso di far provisione di darli socorso di gente al dito regno; ma queste sono previsione da esser fate per uno altro anno ; bisogna aspetar ; la dieta anderà fino a mezo il mexe. Chi debi esser electo Re di romani, è più incerto che prima. È stata grande discensione tra Parziepiscopo Magun-lino et il duca di Saxonia per la precedentia. 11 Maguntino diceva esser decano et a lui aspeetava colligere vota; il Ducha diceva che era vero in absentia de l’Imperatore, ma che presente lo Imperatore aspeetava a lui. Tandem il loco è stato dato
          (1) Le carte 18 e 18* sono bianche.
al Maguntino. Scrive, è venuto di Turchia uno di Salviati, fu preso quando il Signor turco morto aquistò la cita di Modon, dove el ditto si ritrovava.
Ilora è ritornato a la fede christiana. Dice molte cosse di la Porta, dii Signor turco, maxime di artelarie e galee, che l’avea galie 300, ha facto gitar 80 basilischi, vole si fortiisa fino a 100, per meterli sopra galie 100 tra bastarde et grosse. Dice che composto P hnbi le cosse dii Sophì el venirà in Italia. 11 Papa, Sabado, a dì 11, partirà di Roma per andare a li sol soliti piaceri, benché tutli li lochi su questo di Roma sono pieni di amalati per esser stato questo anno uno aere pestifero ; fina qualche giorno anderà seguendo Sua Santità. Le fuste turchesche fanno molti danni circa P insula di Cicilia ; presi alcuni navilii de fomento, et idtimate 8 fuste hanno preso uno galione di Zenoa cargo di fomenti.
    Da poi disnar, fu Gran Consejo. Fu fato do cen- 19 * sori, come è nolà qui soto: sier Marco Foscari cen-sor non volse esser refato; ma sier Gasparo Mali -piero sì, et cazete. Io Marin Sanudo fui nominato per eletion quatruplo ; et per far vechii, sier Moisè Venier rimase. Il scurtinio e chi fo tolti per eletion sarà notadi qui avanti. Fu fato Auditor vechio, et niun passoe. Di Pregadi, 6 vechi cazete: sier Alvise Pasqualigo, fo Cao di X, sier Antonio Bembo, fo Cao di X, sier Antonio Contarmi, fo provedador al Sai, qu. sier Francesco, qu. sier Andrea procurator, e questi è per danari ; et sier Pandolfo Morexini con titolo di savio di lerra ferina.
    Fu posto, per i Consieri e Cai di XL, avendosi a ìnlrodur ai Consegli una intromission fata per sier Lorenzo Orio el dotor, olim avogador, di una lau-dazion lata nel Consejo di XL, di certa termenazion fata per li syndici da Levante cantra alcuni rectori stati in Pisola di Crede; et perchè molti si caza, sia preso di darli le do Quarantie, et queli di XX Savii et XXX dii Consejo di Pregadi e zonta che non si cazi, aziò sia numero assai, ut in parte. Ave 1004,
168, 15 ; fu presa.
        Elee ti do Censori in scurtinio.
  Sier Vidal Vituri elgrando, qu. sier Andrea...........23.136
f Sier Vetor Michiel, fo podestà e provedador a Bergamo, qu. sier Michiel . 81. 71 Sier Marco Antonio Contarini, qu. sier
Michiel, da San Felixe.....23.128
  Sier Francesco Zorzi, fo di Pregadi, qu.
sier Hironimo el cavalier . . . . 37.119