113 XlDXVUI, OTTOBRE. 114 domandar salvocondulo, per tanto sia preso darli salvoconduto per rnexi tre, con questo, in termene uno mexe si vengi a presentar a li capi di creditori, aliter il salvoconduto non vagli ; et quelli è soi creditori, o hanno dii suo, o scrilure, o robe, o altro, si vadino a dar in nota a li capi di creditori sub joce-na etc., ut in parte. Fu presa: 122, 11. Fu leto una letera di sier Polo Domilo podestà di Padoa, di ... . Septembrio. Come Bernardin di Parma, fo conlestabele nostro, fo forilo questo Avosto de do ferite; poi essendo a dì... . Septembrio nel parlatorio de San Beneto, vene Antonio e Bernardin Bologna fìoli di Ilironimo citadi-ni vicentini, e li deteno 16 feride, sichè ’1 morite. Per tanto fu posto, per i Consieri, darli libertà bandirli de Venecia, terre e lochi de la Signoria da torà e da mar, navilii armati et disarmati, con taia lire 1500 chi li darà vivi et 1000 morti, e il suo confiscato e ubligato a la taia. Presa: 144, 9. Fu leto una letera di sier Zuan Francesco Griti capitanio di Bergamo, di 11 Septembrio. Di certo caso seguito di la morte di domino Balsami Corbello citadin de lì, andando a la villa proditorie da uno Antonio da Liango lamejo di uno fradelo Corbolin, suo nepote, homo d’arme, qual da drio li de’ di uno fuselo, poi il cascò de cavalo li de’ .. . feride; sichè de lì poco morite. Per tanto fu posto, per Consieri, darli autorità bandirlo eie., ut supra, con taja lire 1500 vivo et 1000 morto. Ve-rum, si l’acuserà chi l’ha fato far, sia asolto et habi la taja, e il suo sia confiscalo; fu presa. Ave 153, 3, 2. Fo leto una letera di sier Polo Valaresso provedador dii Zante, di 19 Avosto. Scrive di certo asasinamento fato a uno bazarioto Zorzi Albanese in mar, et uno fe’ squartar, l’altro tajarli la tesla, e il patron del navilio è fuzito, ha intromesso i so’ beni. Per lanlo i Consieri messene darli licen-tia bandirlo, ut supra, con taia vivo lire 1000, morto lire 500, e li so’ beni restino confiscali per la taia. Fu presa : 149, 2. Fo lelo le letere dii Baylo, da Constanlinopoli e di Franza, ho scrito di sopra, e di Pranza di l’O-rator nostro, venute eri, date a Lansenis a dì 21 Septembrio. Come fo lì da la Illustrissima Madama, a la qual comunicò li avisi dii Turcho; e lei li disse esser letere di Anglia, come le cosse erano concluse tutte; et che monsignor l’Armirajo passava su l’ixola. Poi disse, el Re suo Gol era andà per veder le nave e barze, che gran quantità ne ha, e proveder a quelli confini, poiché questi verso l’lngal- 1 Viarii di M. Sanuto. — Tom. XX VI. tera è asegurati ; bisogna mo’ asegurarsi de qua. Et T Orator li parlò de le ville dii Frinì etc. Sua ex-celenlia li usò optime parole, e dii bou voler dii Re suo fiol, e non si mancherà in far ogni cossa, e voi duri la intelligentia, imo farne una sia perpetua etiam con el signor Dolfin e la Signoria nostra. E vene a caso el Gran canzelier, al qual essa Madama li ordenò scrivesse in bona forma in Alemagna de questo ; al qual Gran canzelier poi esso Orator li parlò exortandolo facesse l’imperador mandasse comission a li soi agenti fusse con l’Orator di esso re Cristianissimo è apresso la Signoria nostra, an-dasseno super loco a definir etc. Visitò etiam 1’ O-rator la serenissima Raina, dicendoli verba genera-lia, perchè con lei non si trala cose di Sialo. Dii dito, di 24. Ozi vene la nova come madama Loysa, fiola dii re Cristianissimo, era morta in Ambosa ; e volendo l’Orator nostro andar a dolersi da la illustrissima Madama, vene fuora di camera el Gran bastardo suo fradelo, scusando non parlasse a Madama di questo, perché era molto adolorala ; et che questa morte de questei, qual era promessa al re Catoìico, potria seguir gran disturbo, e la Rayna non lo sa, nè li voglino dir per esser graveda. Et cussi intrato da essa Madama madre dii re Cristianissimo, parlono di altro, con dirli avisi di cose lur-chesche eie. Et dito Bastardo li disse esser aviso, l’Armirajo montato in nave per Anglia li saltò una fortuna, adeo perse la conserva su la qual erano molli zentilhomeni francesi, e lui con la sua convene ritornar. Poi Madama li disse averlo dito a monsignor Legato dii Papa dii mal olicio fanno li agenti del Papa sono a’ sguizari et al re Calolico conira el re Christianissimo; el qual Legalo volse justifi-car eie. È stà expedito uno nontio al Papa per aver la legalion, come havia el cardenal Roan, al car-denal de Boysi fradelo di monsignor el Gran maestro etc. Dii dito, di 26, ivi. Come fu da Madama, qual era l’oralor dii re Catholico, e li fe’ dir li parlasse zercha le ville dii Friul, et cussi li parloe; el monsignor Bastardo li disse come in la capitulatione feno col re Catholico è questo capitolo: Se morisse madama Loysa, tolesse la seconda madama Cariota, che ha uno anno mancho; e si quesla morisse, tolesse madama Reniera, fo fiola dii re Alvise e so-rela di la Raina; pertanto el Gran canzelier va a Yanes dal Re, ma prima anderà dal Gran maestro, qual è in certo loco, per veder e consultar come dieno scriver al re Calolico de questo, e a questo se cognoscerà la sua bona voluntà, perchè, avendo 8