453 no boni servitori di Vostra Sublimità. A la Valona intendessemo come el Signor turco se trovava a caze et piaceri, et che lo di avanti avea ordinato le spianade a la volta di la Valona ; tamen che judi-cavano non veniria a quella volta ; et che 1’ havea licentiato tutti quelli sui che andassino ai alogiamenti, el altro non sapeva. Cum non poca displicentia ho inteso la morte di domino Itermolao Grili supra-cornilo, che invero è slà grandissimo peccato, perchè era persona degna et molto a Ilei: lu osa a le cose di Vostra Sublimità : che lo Eterno Dio li doni requie. Io cum lo divin adjuto in quesla bora sono gionto de qui ; et perchè considero Vostra Sublimità sia desiderosa intender el successo di le galie di Barbaria, me è parso expedir la presente, a ciò quanto più presto m’èstà possibile quella el lutto intenda, perchè io convengo dar tempo a questi poveri galioti de cargar le sue robe ; qual expedite che sarano, subito me ne venirò a li piedi di Vostra Celsitudine, cujusgratin devotissime me commendo. Ex triremi in porta, Parentii, quarto Fe-bruarii 1518. 249i) Copia de ima letera di sier■ Alvixe da Canal vice provedador et yovernador di l’armada, data in galia a la Valona a di 26 Zener 1518, ricevuta a dì 6 Fevrer. Serenissime Princeps etc. L’ultime mie furono di 22 dii passalo, al partir nostro di Corfù, insieme scrite con el clarissimo re-zimento; e la provision di far discargar le galie di Alexandria fu oplima per dar socorso a le galie di Barbaria erano a Saragosa, come ne mandò a rechieder, per sue letere di li), a posta mandale per Pelro Paulo patron di la galia Guora, el qual afirmava diti corsari volevano tuor con loro due altre barze de la preda et armar quelle. Sichè si le opere mie apresso Vostra Serenità sono stà acepte, gaudeo, perchè veramente molto più amo la gratia sua che ogni gratia, thesauro; et si altramente l'usse, che non credo, chiedo veniam. 11 viazo noslro dal clarissimo Provedador Vostra Serenità intenderà è stato asprissimo e durò quanto imaginar si possi, ita che resentito l’al-boro, rotta la troza, in manifesto pericolo de perder l’anlena et le vele scoressemo sier Zuan Antonio Tajapiera el io da Cao Sparavento fin a vista di la Zimera ; stessemo in mar giorni 4 el 4 nolle cum tanto mar, pioggia et vento che l’era una cosa spa- (1) La carta 248 * è bianca. 454 ventosa. Infine, Beo favente, tornassemo a Cotron dove conzassemo l’alboro, et scurtato pie tre, subito partissemo de li per sequir il viazo nostro; et essendo a l’isola di Sicilia, havessemo vista dii prefato clarissimo Provedador et fussemo insieme. Dimandai alboro eie. et uno artimon, perchè 1’ arsenal di Corfù è nudo di sinici cose, che doveria esser fornito di tute cose necessarie per ogni occorentia. Letera di sier Piero Michieì capitanio di le galie di Barbaria, data a dì 25 Zener 1518 in golfo di la Valona, ricevuta a dì 5 Fevrer. Serenissime Princeps etc. Scrissi a Vostra Sublimità da Saragosa, de 22 Novembrio, per li mercanti partirno de dito loco per terra per Venecia ; per le qual dinotai el caso séquito de’corsari et ancho le provision fate. Àncora scrissi, de 20 Decembrio, a Vostra Sublimità per via da Palermo, redrizate a missier Pelegrin Vc-nier, che per el primo le dovesse spazar, con darli nolilia sì del partir di corsari di quel contorno, 249* come etiam del ritorno del bregantin, quul per tempi conlrarii fortunevoli non potè passar avanti, ma messe in terra el paron de la mia galia con le letere al clarissimo Provedador di l’armata e a quel rezimento di Corfù. Il qual messo partì per terra a la volta di Otranto, et el bregantino tornò in-drieto et arivò in Siracusa a dì 18 Decembrio. Et parendomi le cosse da Corfù tropo longe, avendo inteso atrovarsi a Messina barze 4, doe englese andavano a Syo mollo riche de robe de’ genoesi, et doe andavano a Constanlinopoli, le qual per dubito de’ diti corsari slavano in ditto loco, dove subito spazai uno messo con mie letere a quel nostro Consolo et a missier Bernardo Pharaone, volesseno veder de far conserva con dille barze fino a Corfù; et prometendoli che gionli a Corfù et atrovandosi el clarissimo Provedador in quel loco, far che li daria due, over tre galie le compagnasino fino a Syo. Risposeno che la nostra conserva seria stata bona sì per loro come per noi ; ma che haveano inteso che il Provedador noslro era andato a disarmar, et che a Corfù non si atrovava galia alcuna, el che da Corfù a Syo era il loro pericolo ; et per tal risposta non voleano nostra conserva. Et essendomi mancalo dito partito, comerizai contratar con la barella di la Religión di Rodi di bote 1200, si alrovava in dillo porlo di Saragosa, mi volesse acompagnar fino a Corfù con darli conveniente stipendio, come per MDXIX, FEBBRAIO.