135 MDXVIII, OTTOBRE. 136 seguito la conclusici! di la confederation dii Roy col re d’Ingalterra ». Et li disse Monsignor illustrissimo, facendoli lezer la luterà li scrive il Re, data a dì 13 apresso Lansenis. Come havia auto letere di soi 72 oratori da Londra, di 4, aveano concluso il tutto; in la qual capitulatione la Signoria nostra era nominata, et baveano fato il juramento in chiesia di San Polo in Londra. Et che monsignor l’Armiraio si preparava di veslirse in nome dii signor Delfino per far certo allo di matrimonio ne la tiola di quel re d’inghiltera. E monsignor li disse Tornai si restituirà al re Chrislianissimo ; et che il re Catholico havia fallo ogni cossa per disturbar questa pratica con esso re d’Ingaltera, et che li rende mal il merito al Roy di quello ha fato per lui. Scrive, lì a Milan si fa feste di campane e trar artellarie eie. Di Vicenza, di sier Sebastian Contarmi el cavalier, podestà, e sier Antonio da cha’ da Pexaro capitatilo, di 15. Come riceveleno la le-tera zerca l’estimo e il voler di la Signoria nostra, el dillo a li deputadi, quali tolseno respeto. Poi sono venuti da loro, dicendoli, ancora che la tera habino auto gran danni, è conienti aceptar el parlido pagar la mità la terra e la mità el contado, deirato el clero etc. ; et cussi è reslà satisfali. Di Brexa, di sier Zuan Badoer dotor et cavalier, podestà, et sier Jacomo Michiel capita-nio, di 17. Come, essendo zonlo de lì el reverendissimo cardenal de Montibus, ti tuli Sanctce Pra-xedee, lui capitanio li andò contra, perchè lui prima era fuora de la terra, el zonse la sera ; el qual poi, la matina, fo da tulli do rectori visitato. Qual rin-gratiò de l’honor fateli, dicendo voleva vegnir incognito, et che l’è bon servilor de questo Stato, et sempre ha falò bon oficio, et al tempo di papa Julio et con questo Pontifice, et voi venir a Venecia. Seri-veno ha a caro esser onorado, se ben dice cussi eie. Fu fato, lelo le lelere, scurtinio di un Savio dii Consejo, che manca. Tolti numero 9, rimase sier Francesco Foscari, fo savio dii Consejo, qu. sier Filippo procuralo!’, qual era Cao di X, et andò zoso avanti l'usse strida rimaso. Si dice refuderà. Fu etiam fato uno Provedador a FArsenal, in luogo di sier Stefano Contarmi, a chi Dio perdoni. Tolti numero 11, rimase sier llironimo da cha’ da Pexaro, fo capitanio a Padoa, qu. sier Beneto pro-curator, e aceptò; tamen è falò con pena. 11 scurli-nio sarà qui solo posto. Fu posto, per i Consieri, Cai di XL e Savii dii Consejo e di Terra ferma, che avendo a venir in questa terra el reverendissimo cardenal de Monti- bus, titilli Sanctce Praxedce, è ben conveniente onorarlo; però la Signoria debi andarli contra con li piati, et per el tempo starà in questa terra li sia dato ducati 15 al zorno per spexe. Ave 33 di no, 123 de si, 2 non sinceri. Nota. Io non la vulsi e dovea contradir, perché era meglio darli el Bucintoro, come a tulli altri car-denali è venuti in questa terra li è sta dato, et cussi sentiva el Consejo, ma per modestia tasiti; de che ne son mollo gramo. Meglio era lassarlo venir incognito che andar la Signoria con li piati solamente, licet al tempo di papa Julio fece questo cardenal, di nation di Arezo, mal officio conira la Signoria nostra. Fu poi chiamati alcuni zentilhomeni et altri, pur 72* di Pregadi, per andar parte a Liza Fusina et parte a San Zorzi quando el verà dito cardenal per hono-rarlo. Et admoniti tulli quelli è ubligati acompagnar la Signoria de andar ben in ordene vestiti, nel numero di qual Io Marin Sanudo fui chiamalo per andar a San Zorzi di Alega. Fu terminato prepararli alozamento a la Zuecha, in cha’ C.riti. Fu posto, per i Consieri, Cai di XL e Savii, che al ministro di San Francesco di Candia, darli il dazio di taole 400 porta in Candia per reparalion dii monastero ,che monta ducati 8, et sia messo a conto di la Signoria; et fu presa. Ave 154, 6. Fu posto, poi lelo una suplichalion de un fra’ Marlin de Pasin, di l’ordene de San Domenego, in la Pairia, e la risposta di sier Lazaro Mocenigo luogo-tenente, atento li soi meriti e di sua madre, qual fu scoperta menava tralato in Maran di darlo a la Signoria nostra et fo brusada viva con altri soi se-guazi etc. Fu posto poi, per i Consieri, Cai di XL e Savii, dar al dito fra’ Martin di provision a la camera di Vicenza ducati 2 al mese; et il Consejo mormorò e fo cresuto ducati 3 al mexe, e tamen in la parte è notà ducali 4 al mexe, e sia scrito al Podestà et capitanio di Treviso chiami el provinzial di l’ordene di San Domenego aziò li lazi dar una camera in li monasteri soi, e la parte diceva a Vizenza ; tamen è stà posto in la parie dove el vorà, ut patet: 145, 15, 5. Scurtinio di uno Savio dii Consejo. Sier Gasparo Malipiero, fo savio a Terra ferma, qu. sier Michiel.....49,121 Sier Alvise Mocenigo el cavalier, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Tomà . . 49.121