377 MDXIX, GENNAIO. 378 queste querele e justifica tute. L’orator è satisfatto. Vi andò missier Luca Trun, migsier Marco Foscari. Questo orator è sta manda per la cosa di Spaudolini, qual è sto provisto li zentilhomeni manderà ducali 1000 adesso ; sichè non bisogna far tal spesa ; meio èdonar solo man che presenti publiei. Poi il Baylo va. suplirà a tutto ; con altre parole, esortando il Consejo a non prender di mandar secretano, e che el 204 Baylo, zonto sia de li, conzerà ogni cossa, perchè non se intende questo impalarsi di Stado ma da privato a privato, dicendo è mal far questa molion di secretano, perdiè li principi ehristiani, che trata far cruciala conira il Turco, vedendo si manda secretano al Turco, farano novi pensieri. Concludendo, tutto è conzo, basla questa letera si scrive, perchè andando secretano non sarà admesso dal Signor si non quando li baserà la man, e convegnirà portar 3 o 4 mijia ducati di presenti ; et mancando nulla, non vo-rano il presente. Poi una infinità che non si pensa di dimandar danni, andando secretano li verano driedo e inciterà nove dimande. È bon sparagnar ]a spesa ; il Baylo suplirà, e tutto è conzo. Poi sier Zuan Francesco Mocenigo tornò suso a risponder a quello l’jbayia dito, parlò pocho eie. Venuto zoso, andò le parie: fo nulla non sinceri, 4 di no, 44 dii Savio ai ordeni, 154 di Savii, et questa fu presa e fo la mala opinion, e comandà credenza. Fu poi posto, per i Savii tulli, donar al predilo orator dii Signor turco ducali 300 venetiani, e vestir lui e la soa fameglia come parerà al Colegio, non exeedendo ducali 200. Ave 189, 4. Fu posto, per i Savii, ha vendo compito l’anno di ferma a dì 7 dii presente el signor Malatesta Bajon, condutjer nostro, e li resta l’anno di rispelo, è bon, per le ocorentie di presenti tempi, confirmarlo; però sia confirmato per dillo anno con lutti i modi l’era l’anno di ferma, ut in parte. Ave 189, 4; fu presa. A dì 19- La malina, nulla fu di novo, solumM Cai di X veneno in Colegio, mandando tutti fuora, per una letera aula di Vicenza, di sier Seba-stìan Contarmi el eavalier, podestà e sier Antonio da cha’ da Pexaro capitanio, di eri. Come haveano la morte di PImperador, utpatet in ht-ter is; il sumario de le qual scriverò di solo. Fo etiam Ietere di Ander napoli, di 17 No-vembrio, parte a la Signoria et parte al Consejo di X scrite; il sumario dirò di solo. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, el leto le letere di Audernopoli, et vene di Milan c di Franza, di . . . ., da Paris, et parte di Franza, dri-rale al Consejo di X in materia dii reame di Na- poli eie. 11 sumario di quelle a la Signoria dirò et scriverò, lete sarano in Pregadi. Di Verona, di sier Andrea Magno podestà e sier Piero Mar zelo capitanio, di eri. Come hanno auto la morte di PImperador a Linz a dì 12, bore 12, per via di Trento, zoè di Roverè, ut in litteris. Fo leto uno capitolo di letere mandato a sier Nicolò Venier'Cao di X, per 11110 todesco nominato .. . .., qual par habi letere da Yilacho, di 17, de la morte dii dito Imperador, ut in ea; sichè dila nova fo creta da quelli dii Consejo di X et ordenato pu-blicarla per la terra; che questa matina non la credendo, lenivano secreta. Fo scrito, per il Consejo di X, in Franza a l’Ora- ^04 tor nostro, nescio quid. Fu preso una grafia di Piero Bagaroto, fo fiol di Domenico Bertuzi che fo apichato in mezo le do Colone, et lecto il processo, fu conosuto era marehe-sco etc., e tamen fu apieato e toltoli ducati 20 rnilia d’intrada; hor fu preso darli ducati 100 a l’anno per il suo viver di danari . . . ., et ave tutte le balde, ergo etc. Soa sorela ha per moglie Nicolò Aurelio, secrelario dii Consejo di X, ergo era marchesa*. Fu preso dar certa autorità a li Provedadori sora la mercadanlia preveder zerca semenze di lin, ut in parte; è cosa di dacii. In questa note che vene, a meza note, domino Hironimo Savorgnan, eli’è qui, ave letere di Friul, qual mandò dal Principe a dir havea la conformità che P Imperador era morto certissimo a Linz a dì 12 dii presente mese. A dì 20, fo San Sebastian. La matina, per tutta la terra fu diio la morte di PImperador esser certissima. Fu predicato a San Stefano per quel maestro di Ferara. Ave gran popolo. Disse alcune profetie : questo anno Italia starà malissimo, do cita è preservale, una di esse è Venecia, volendo far bene. Predicherà anche Domenica, poi anderà a Ferara. Vene in Colegio l’oralor di Franza, al qual fo comunicato la nova si havea di la morte di l'Impera-dor etc. Fo balotà 11110 secretano dia andar fino a Ragusi con l’oralor dii Turco, justa la parte presa. Rimase Alvise Sabadin con ducati 40 al mese per spesa. Fono balotali Andrea di Francesco et Alvise di Piero; ma per aver diio Sabadin auto la fatica in la expedi-lion di l’orator dii Turco, fo proposto a li altri et rimase. La commission si darà per Pregadi, tamen